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<blockquote data-quote="Aikman" data-source="post: 68485" data-attributes="member: 14212"><p>Bastimento: se chi fa un lavoro ignora le leggi, non e' colpa di chi fa rispettare la legge. A meno che non si dica che la legge e' inutile o stupida. Su questo ti potrei obiettare che c'è in tutta Europa, quindi dovremmo concludere che tutti i legislatori dei vari stati europei sono stupidi.</p><p></p><p>Perchè imporre per decreto una norma tecnica? Forse perchè altrimenti gli acquirenti degli appartamenti "con finiture di pregio" finiscono per sentire i bisogni dei loro vicini, o i rapporti intimi?</p><p></p><p>Quanto al traffico, hai in parte ragione. Distinguiamo tra quel che succede a finestre chiuse e a finestre aperte.</p><p></p><p>Finestre chiuse: il 99% delle facciate nuove non rispetta la normativa, e per tre motivi: 1. nessuno ha fatto un calcoletto per vedere se gli infissi in teoria potevano consentire il rispetto del limite; 2. in sè gli infissi sono di bassa qualità acustica (sia sul lato vetro che sul lato telaio); 3. la posa in opera è anch'essa molto approssimativa, una schiumatina e via.</p><p>Su questo versante quindi, a prescindere dai rumori esterni, si può e si deve fare di più, basta lavorare meglio, anzi, basta lavorare normalmente e non al risparmio (senza un progettista, senza buon materiale, senza buon posatore).</p><p></p><p>Finestre aperte (parliamo sempre di nuovi edifici): la legge prevede che prima del progetto e della costruzione sia necessario fare una misura di clima acustico (= di quanto rumore c'è in zona); sulla base del valore trovato, si deve orientare il progetto in modo che il rumore a finestre aperte rientri nei limiti. Come fare? In certi casi è semplicissimo, in altri molto complesso, soprattutto se ci troviamo in presenza di molto traffico. Ti potrei obiettare che non tutti i luoghi sono adatti ad edifici residenziali: se in una zona c'e' obiettivamente troppo rumore di traffico, tale per cui, anche con tutti gli accorgimenti possibili, il rumore a finestre aperte sarebbe intollerabile, il Comune potrebbe non consentire l'edificabilità, oppure ancora se il limite di legge previsto per il traffico stradale è superato, potrebbe limitare il traffico stesso, o deviarlo in parte, se possibile. Non sono operazioni facili, forse in futuro motori più silenziosi ci daranno una mano in tal senso. In ogni caso, il discorso sull'argomento è ampio e articolato.</p><p></p><p>Ultima nota sul parere di Confedilizia: secondo me non hanno capito niente. Anzichè sottolineare che il rispetto delle norme consente una qualità costruttiva maggiore, che i clienti più avveduti non potranno non apprezzare (e pagare), si punta il dito contro chi fa la legge. Per fortuna qualcuno dei loro membri è "più avanti".</p><p></p><p>Aik</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Aikman, post: 68485, member: 14212"] Bastimento: se chi fa un lavoro ignora le leggi, non e' colpa di chi fa rispettare la legge. A meno che non si dica che la legge e' inutile o stupida. Su questo ti potrei obiettare che c'è in tutta Europa, quindi dovremmo concludere che tutti i legislatori dei vari stati europei sono stupidi. Perchè imporre per decreto una norma tecnica? Forse perchè altrimenti gli acquirenti degli appartamenti "con finiture di pregio" finiscono per sentire i bisogni dei loro vicini, o i rapporti intimi? Quanto al traffico, hai in parte ragione. Distinguiamo tra quel che succede a finestre chiuse e a finestre aperte. Finestre chiuse: il 99% delle facciate nuove non rispetta la normativa, e per tre motivi: 1. nessuno ha fatto un calcoletto per vedere se gli infissi in teoria potevano consentire il rispetto del limite; 2. in sè gli infissi sono di bassa qualità acustica (sia sul lato vetro che sul lato telaio); 3. la posa in opera è anch'essa molto approssimativa, una schiumatina e via. Su questo versante quindi, a prescindere dai rumori esterni, si può e si deve fare di più, basta lavorare meglio, anzi, basta lavorare normalmente e non al risparmio (senza un progettista, senza buon materiale, senza buon posatore). Finestre aperte (parliamo sempre di nuovi edifici): la legge prevede che prima del progetto e della costruzione sia necessario fare una misura di clima acustico (= di quanto rumore c'è in zona); sulla base del valore trovato, si deve orientare il progetto in modo che il rumore a finestre aperte rientri nei limiti. Come fare? In certi casi è semplicissimo, in altri molto complesso, soprattutto se ci troviamo in presenza di molto traffico. Ti potrei obiettare che non tutti i luoghi sono adatti ad edifici residenziali: se in una zona c'e' obiettivamente troppo rumore di traffico, tale per cui, anche con tutti gli accorgimenti possibili, il rumore a finestre aperte sarebbe intollerabile, il Comune potrebbe non consentire l'edificabilità, oppure ancora se il limite di legge previsto per il traffico stradale è superato, potrebbe limitare il traffico stesso, o deviarlo in parte, se possibile. Non sono operazioni facili, forse in futuro motori più silenziosi ci daranno una mano in tal senso. In ogni caso, il discorso sull'argomento è ampio e articolato. Ultima nota sul parere di Confedilizia: secondo me non hanno capito niente. Anzichè sottolineare che il rispetto delle norme consente una qualità costruttiva maggiore, che i clienti più avveduti non potranno non apprezzare (e pagare), si punta il dito contro chi fa la legge. Per fortuna qualcuno dei loro membri è "più avanti". Aik [/QUOTE]
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