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Lasciare la casa ad uno dei figli: come muoversi?
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Testo
<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 587440" data-attributes="member: 72232"><p>Non comprendo il tuo sconcerto (condito da una punta di sufficienza) rispetto alla mia ipotesi di soluzione.</p><p>Il testamento sarebbe validissimo, e i fratelli (che sono d’accordo , da quanto detto) potrebbero tranquillamente dichiararsi soddisfatti e rinunciare esplicitamente a qualsiasi azione per la lesione della legittima.</p><p>Non mi pare così strano, visto che accade spesso .</p><p></p><p>Perché valore zero ? </p><p>L’obiettivo dichiarato è “lasciare un tetto sulla testa” alla figlia convivente: quale soluzione migliore che lasciarle l’usufrutto, così da permetterle di vivere tutta la vita in quella casa?</p><p></p><p>Dopo la morte dei proprietari, per dare l’usufrutto alla sorella ci vorrebbe un’azione di divisione, con relative imposte.</p><p>Perché fare dopo una cosa che si può fare facilmente prima?</p><p></p><p>Giusto, ma mi pare che genitori e fratelli si preoccupino giustamente della figlia/sorella, non di eventuale coniuge ,per ora non pervenuto.</p><p></p><p>Cosa cambia quanto varrà, visto che i fratelli sarebbero d’accordo?</p><p></p><p>Perché dovrebbe accadere ?</p><p></p><p>Io,ho riflettuto sulla domanda iniziale “vogliono assicurarsi di lasciarmi un tetto sulla testa”. L’usufrutto mi pare logica soluzione.</p><p>Inoltre, alla morte della postante (se ancora nubile senza figli) non sarebbe necessario fare nessuna dichiarazione di successione, poiché l’usufrutto si consoliderebbe alla nuda proprietà automaticamente.</p><p>E i fratelli avrebbero un immobile (quindi comunque un qualche valore) da lasciare ai rispettivi eredi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 587440, member: 72232"] Non comprendo il tuo sconcerto (condito da una punta di sufficienza) rispetto alla mia ipotesi di soluzione. Il testamento sarebbe validissimo, e i fratelli (che sono d’accordo , da quanto detto) potrebbero tranquillamente dichiararsi soddisfatti e rinunciare esplicitamente a qualsiasi azione per la lesione della legittima. Non mi pare così strano, visto che accade spesso . Perché valore zero ? L’obiettivo dichiarato è “lasciare un tetto sulla testa” alla figlia convivente: quale soluzione migliore che lasciarle l’usufrutto, così da permetterle di vivere tutta la vita in quella casa? Dopo la morte dei proprietari, per dare l’usufrutto alla sorella ci vorrebbe un’azione di divisione, con relative imposte. Perché fare dopo una cosa che si può fare facilmente prima? Giusto, ma mi pare che genitori e fratelli si preoccupino giustamente della figlia/sorella, non di eventuale coniuge ,per ora non pervenuto. Cosa cambia quanto varrà, visto che i fratelli sarebbero d’accordo? Perché dovrebbe accadere ? Io,ho riflettuto sulla domanda iniziale “vogliono assicurarsi di lasciarmi un tetto sulla testa”. L’usufrutto mi pare logica soluzione. Inoltre, alla morte della postante (se ancora nubile senza figli) non sarebbe necessario fare nessuna dichiarazione di successione, poiché l’usufrutto si consoliderebbe alla nuda proprietà automaticamente. E i fratelli avrebbero un immobile (quindi comunque un qualche valore) da lasciare ai rispettivi eredi. [/QUOTE]
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