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Le strategie comunicazionali degli Agenti Immobiliari
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<blockquote data-quote="Graf" data-source="post: 123971" data-attributes="member: 9824"><p>L’avvento di internet e del wide world web ha, indubbiamente, sconvolto le strategie comunicative e pubblicitarie delle aziende.</p><p>Moltiplicando, in modo esponenziale, le loro possibilità promozionali e pubblicitarie.</p><p>Gli Agenti Immobiliari, per il loro tipo di lavoro, sono obbligati a far conoscere ad un numero elevato di persone, potenziali acquirenti, gli immobili acquisiti e che propongono in vendita. Pubblicizzare, comunicare, informare, illustrare, far visitare, convincere, far comprare. Questa è l’ essenza del lavoro del mediatore immobiliare.</p><p>Questa la loro catena procedurale che porta all’agognata vendita di una casa. E alla riscossione della provvigione.</p><p>Ma, chiediamoci, qual è la strategia comunicativa migliore al tempo di internet, nell'epoca della connessione globale di tutti con tutti?</p><p>La prima cosa che salta agli occhi è che internet si è AGGIUNTO agli altri mezzi di comunicazione pubblicitaria senza SOSTITUIRSI a nessuno di essi.</p><p>La sua è stata una rivoluzione di “velluto” o dei “garofani” perché non ha “ghigliottinato” nessun metodo propagandistico tradizionale e classico.</p><p>Insomma, le relazioni comunicative si sono moltiplicate e si sono rafforzate nella loro pervasività, creando la possibilità che la notizia che un dato immobile sia in vendita, ad esempio, a Follonica possa giungere direttamente fino in Nuova Zelanda, dove certamente non creerebbe né curiosità né aspettative. Se non in eventuale emigrante nato a Follonica che vorrebbe rientrare alla base per godersi la meritata pensione...</p><p>Il web con la diffusione delle notizie a rete, potenzialmente in tutto il mondo, provoca, quindi, un notevole margine di dispersione e di spreco della forza di divulgazione. Ma questo è un difetto che reputo a costo zero, cioè non inficia, in nessun modo, la realizzazione dell’ obbiettivo basilare della rete delle reti.</p><p>Ma il web non ha cancellato, come dicevo, nessuna delle vecchie, e sempre valide, forme di informazione commerciale.</p><p>Come risulta dalla lettura di un’altra discussione e da un semplice sguardo verso le agenzie che si trovano vicino casa, sulle strade delle nostre città, la vetrina risulta ancora essere, forse, lo strumento d’approccio iniziale più efficace per istaurare una trattativa seria con l’agente immobiliare.</p><p>La vetrina come pubblicità di prossimità. Legata inscindibilmente a rapporti personali ed umani, differente dagli altri mezzi pubblicitari più freddi e, comunque, non coinvolgenti in modo diretto la fonte che trasmette e quella che riceve il messaggio.</p><p>Ma oltre alla bacheca dietro un vetro, con i cartelli fotografici degli immobili allineati e in bella mostra di sé, quale strumento pubblicitario ritenete ancora efficace, per richiamare e stuzzicare l’attenzione di potenziali clienti, al fine di promuovere e dare inizio ad una seria e costruttiva trattativa immobiliare?</p><p>Il “classico” cartello sull’ingresso del portone del palazzo ove si trova l’appartamento vendita? </p><p>Lo striscione sul balcone dell’ appartamento da cedere?</p><p>L’inserzione sul quotidiano della città?</p><p>L’annuncio su i vari giornalini free press che si stampano e rilasciano in distribuzione gratuita in edicole, bar e altri esercizi pubblici?</p><p>La distribuzione di volantini ( strumento, secondo, me sottovalutato…)?</p><p>Oppure l’inserzione sui corposi giornali cittadini di annunci gratuiti che si acquistano in edicola?</p><p>Ovverossia le costose pubblicità in riviste prestigiose e patinate?? Almeno per propagandare la vendita di un immobile di prestigio?</p><p>Ma ritengo, ormai, il “sistema internet”, con annunci ed inserzioni fotografiche nei tanti portali di annunci immobiliari e con siti web personali, il “pubblicitario” principe, anzi re, destinato ad imperare a lungo.</p><p>Ma che possiede, al contempo, un notevole e signorile afflato democratico, in quanto rispettoso delle altrui forme di divulgazione.</p><p></p><p></p><p>In questi periodi di crisi, nei quali occorre abbattere le spese e i costi di gestione, quale potrebbe essere il giusto mix di media (media planning) per garantire all’immobile in vendita una comunicazione “mirata” e poco costosa, ma che assicuri, comunque, un ottimo rapporto costi - contatti?</p><p></p><p>Due domanda finali: quali sono i criteri intelligenti per scegliere il Portale immobiliare giusto?</p><p>Cosa ne pensate dei Portali che accettano le inserzioni immobiliari dei privati?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graf, post: 123971, member: 9824"] L’avvento di internet e del wide world web ha, indubbiamente, sconvolto le strategie comunicative e pubblicitarie delle aziende. Moltiplicando, in modo esponenziale, le loro possibilità promozionali e pubblicitarie. Gli Agenti Immobiliari, per il loro tipo di lavoro, sono obbligati a far conoscere ad un numero elevato di persone, potenziali acquirenti, gli immobili acquisiti e che propongono in vendita. Pubblicizzare, comunicare, informare, illustrare, far visitare, convincere, far comprare. Questa è l’ essenza del lavoro del mediatore immobiliare. Questa la loro catena procedurale che porta all’agognata vendita di una casa. E alla riscossione della provvigione. Ma, chiediamoci, qual è la strategia comunicativa migliore al tempo di internet, nell'epoca della connessione globale di tutti con tutti? La prima cosa che salta agli occhi è che internet si è AGGIUNTO agli altri mezzi di comunicazione pubblicitaria senza SOSTITUIRSI a nessuno di essi. La sua è stata una rivoluzione di “velluto” o dei “garofani” perché non ha “ghigliottinato” nessun metodo propagandistico tradizionale e classico. Insomma, le relazioni comunicative si sono moltiplicate e si sono rafforzate nella loro pervasività, creando la possibilità che la notizia che un dato immobile sia in vendita, ad esempio, a Follonica possa giungere direttamente fino in Nuova Zelanda, dove certamente non creerebbe né curiosità né aspettative. Se non in eventuale emigrante nato a Follonica che vorrebbe rientrare alla base per godersi la meritata pensione... Il web con la diffusione delle notizie a rete, potenzialmente in tutto il mondo, provoca, quindi, un notevole margine di dispersione e di spreco della forza di divulgazione. Ma questo è un difetto che reputo a costo zero, cioè non inficia, in nessun modo, la realizzazione dell’ obbiettivo basilare della rete delle reti. Ma il web non ha cancellato, come dicevo, nessuna delle vecchie, e sempre valide, forme di informazione commerciale. Come risulta dalla lettura di un’altra discussione e da un semplice sguardo verso le agenzie che si trovano vicino casa, sulle strade delle nostre città, la vetrina risulta ancora essere, forse, lo strumento d’approccio iniziale più efficace per istaurare una trattativa seria con l’agente immobiliare. La vetrina come pubblicità di prossimità. Legata inscindibilmente a rapporti personali ed umani, differente dagli altri mezzi pubblicitari più freddi e, comunque, non coinvolgenti in modo diretto la fonte che trasmette e quella che riceve il messaggio. Ma oltre alla bacheca dietro un vetro, con i cartelli fotografici degli immobili allineati e in bella mostra di sé, quale strumento pubblicitario ritenete ancora efficace, per richiamare e stuzzicare l’attenzione di potenziali clienti, al fine di promuovere e dare inizio ad una seria e costruttiva trattativa immobiliare? Il “classico” cartello sull’ingresso del portone del palazzo ove si trova l’appartamento vendita? Lo striscione sul balcone dell’ appartamento da cedere? L’inserzione sul quotidiano della città? L’annuncio su i vari giornalini free press che si stampano e rilasciano in distribuzione gratuita in edicole, bar e altri esercizi pubblici? La distribuzione di volantini ( strumento, secondo, me sottovalutato…)? Oppure l’inserzione sui corposi giornali cittadini di annunci gratuiti che si acquistano in edicola? Ovverossia le costose pubblicità in riviste prestigiose e patinate?? Almeno per propagandare la vendita di un immobile di prestigio? Ma ritengo, ormai, il “sistema internet”, con annunci ed inserzioni fotografiche nei tanti portali di annunci immobiliari e con siti web personali, il “pubblicitario” principe, anzi re, destinato ad imperare a lungo. Ma che possiede, al contempo, un notevole e signorile afflato democratico, in quanto rispettoso delle altrui forme di divulgazione. In questi periodi di crisi, nei quali occorre abbattere le spese e i costi di gestione, quale potrebbe essere il giusto mix di media (media planning) per garantire all’immobile in vendita una comunicazione “mirata” e poco costosa, ma che assicuri, comunque, un ottimo rapporto costi - contatti? Due domanda finali: quali sono i criteri intelligenti per scegliere il Portale immobiliare giusto? Cosa ne pensate dei Portali che accettano le inserzioni immobiliari dei privati? [/QUOTE]
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