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Lieve difformità tra planimetria catastale e stato di fatto
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Testo
<blockquote data-quote="Kokaicoke" data-source="post: 635170" data-attributes="member: 78761"><p>Durante l'ispezione del perito della banca, ho avuto occasione di visitare nuovamente l'immobile e notare due difformità rispetto alla pianta catastale che non erano saltate fuori a colpo d'occhio nella casa ammobiliata. Nello specifico si tratta del residuo di una vecchia tramezza di circa 30 cm da filo muro ed una colonna fatta ad I a planimetra e ad L nella realtà che, non si sa per quale oscura ragione, non siano state incluse nell'aggiornamento post-ristrutturazione che risulta per il resto completo.</p><p>Appena il perito si è congedato, ho segnalato la questione all'Agenti Immobiliari, che ha definito la mia nota un "eccesso di zelo a fronte di cose da nulla" ed alla mia richiesta di eventuale sanatoria mi ha risposto che visto il prezzo da me "spuntato" il proprietario sarebbe stato restio a spendere ancora quattrini, salvo segnalazione del perito.</p><p></p><p>Mi rendo conto che non si siano ricavati vani, soppalchi, finestre o si siano modificati sostanzialmente i volumi ma, a prescindere dalla valutazione più o meno attenta del perito, non ho apprezzaoto la risposta dell'Agenti Immobiliari e mi pare legittimo chiedere che la questione possa essere regolarizzata, o quanto meno chiarita, onde evitare problemi in fase di futura vendita, in cui potrei dovermi trovare a sanare mancanze altrui.</p><p>Leggendo online mi so imbattuta nella circolare 2/2010, ove si contempla la possibilità di evitare l'aggiornamento della planimetria catastale, nel caso in cui le difformità siano grafiche, di lieve entità e soprattutto non sia cambiato il numero di vani catastali. Le differenze sopracitate potrebbero ritenersi tali?</p><p>In ogni caso, avrei pieno diritto di chiedere l'aggiornamento, visto che non mi pare tratti di grosse cifre?</p><p></p><p>Grazie</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Kokaicoke, post: 635170, member: 78761"] Durante l'ispezione del perito della banca, ho avuto occasione di visitare nuovamente l'immobile e notare due difformità rispetto alla pianta catastale che non erano saltate fuori a colpo d'occhio nella casa ammobiliata. Nello specifico si tratta del residuo di una vecchia tramezza di circa 30 cm da filo muro ed una colonna fatta ad I a planimetra e ad L nella realtà che, non si sa per quale oscura ragione, non siano state incluse nell'aggiornamento post-ristrutturazione che risulta per il resto completo. Appena il perito si è congedato, ho segnalato la questione all'Agenti Immobiliari, che ha definito la mia nota un "eccesso di zelo a fronte di cose da nulla" ed alla mia richiesta di eventuale sanatoria mi ha risposto che visto il prezzo da me "spuntato" il proprietario sarebbe stato restio a spendere ancora quattrini, salvo segnalazione del perito. Mi rendo conto che non si siano ricavati vani, soppalchi, finestre o si siano modificati sostanzialmente i volumi ma, a prescindere dalla valutazione più o meno attenta del perito, non ho apprezzaoto la risposta dell'Agenti Immobiliari e mi pare legittimo chiedere che la questione possa essere regolarizzata, o quanto meno chiarita, onde evitare problemi in fase di futura vendita, in cui potrei dovermi trovare a sanare mancanze altrui. Leggendo online mi so imbattuta nella circolare 2/2010, ove si contempla la possibilità di evitare l'aggiornamento della planimetria catastale, nel caso in cui le difformità siano grafiche, di lieve entità e soprattutto non sia cambiato il numero di vani catastali. Le differenze sopracitate potrebbero ritenersi tali? In ogni caso, avrei pieno diritto di chiedere l'aggiornamento, visto che non mi pare tratti di grosse cifre? Grazie [/QUOTE]
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