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Lite Fini Berlusconi: addio alla ripresa del mercato immobiliare?
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<blockquote data-quote="Graf" data-source="post: 88803" data-attributes="member: 9824"><p>Con il ritiro della delegazione finiana dal governo Berlusconi, la maggioranza è entrata in una fase di pre-crisi. Ma il decorso della crisi non sarà rapido, l’approvazione necessaria della Legge di Stabilità e di Bilancio ( per evitare di fornire giustificazioni alla speculazione finanziaria internazionale per scatenarsi contro l’ Italia e il suo enorme debito statale) fissata per il 13 Dicembre, fa intravedere un iter lungo confuso e agitato, anche se, nel mondo politico, si comincia a parlare di elezione politiche persino in inverno.</p><p>Fini punta, in modo chiaro, non ad un sconveniente ribaltone della maggioranza, ma ad un governo con il PDL e la Lega senza Berlusconi. Fini pensa di ottenere questo risultato, se, a Premier sfiduciato dalla Camera e altresì privato dello scudo giudiziario del Legittimo Impedimento, per la pronuncia della Corte Costituzionale, che arriverà lo stessa giorno della sfiducia, il 14 Dicembre, un pezzo consistente del PDL dovesse abbandonare il resto del partito.</p><p>D’altronde il Quirinale punta ad una soluzione di “alto profilo” costituzionale. Non credo che nessuna spericolata operazione di Palazzo possa essere benedetta dal Presidente Napolitano. Qualora Silvio Berlusconi fosse sfiduciato e dimissionato, l’unica possibilità di un nuovo governo, ha la speranza di ricostituirsi nel solo caso in cui vi partecipasse gran parte del PDL e la Lega. Non credo che il Presidente della Repubblica voglia legare il suo settennato al ricordo di un governicchio frutto di una manovra di corridoio. Se non ci saranno possibilità di un nuovo governo con la Lega e PDL dentro, credo che il Quirinale preferirà sciogliere le Camere. </p><p>E qui casca l’asino.</p><p>Provate a pensare, ora, a una crisi di governo al buio, sotto Natale, poi pensate al rito della consultazioni dei segretari di tutti i partiti ricevuti da Napolitano al Quirinale, sotto l’albero natalizio, poi, magari, allo scioglimento delle Camere, poi alla solita campagna elettorale piena di accuse, maldicenze, denigrazioni e di grande maleducazione, indi pensate alla nuove elezioni…… Tutto questo durerà 5 o 6 mesi , e nel frattempo tutto si blocca, le decisioni importanti ( come comprare casa..) vengono sospese, rimandate….</p><p>Rivolgendo l’attenzione al settore immobiliare, credete che il prossimo, annunciato, lungo logoramento politico e governativo, possa danneggiare, sovrappiù, la situazione di un mercato immobiliare già, lungamente e pesantemente compromessa, mercato che sembrava, però, avesse già toccato il suo punto più basso e che fosse, quasi, sul punto di riprendersi?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graf, post: 88803, member: 9824"] Con il ritiro della delegazione finiana dal governo Berlusconi, la maggioranza è entrata in una fase di pre-crisi. Ma il decorso della crisi non sarà rapido, l’approvazione necessaria della Legge di Stabilità e di Bilancio ( per evitare di fornire giustificazioni alla speculazione finanziaria internazionale per scatenarsi contro l’ Italia e il suo enorme debito statale) fissata per il 13 Dicembre, fa intravedere un iter lungo confuso e agitato, anche se, nel mondo politico, si comincia a parlare di elezione politiche persino in inverno. Fini punta, in modo chiaro, non ad un sconveniente ribaltone della maggioranza, ma ad un governo con il PDL e la Lega senza Berlusconi. Fini pensa di ottenere questo risultato, se, a Premier sfiduciato dalla Camera e altresì privato dello scudo giudiziario del Legittimo Impedimento, per la pronuncia della Corte Costituzionale, che arriverà lo stessa giorno della sfiducia, il 14 Dicembre, un pezzo consistente del PDL dovesse abbandonare il resto del partito. D’altronde il Quirinale punta ad una soluzione di “alto profilo” costituzionale. Non credo che nessuna spericolata operazione di Palazzo possa essere benedetta dal Presidente Napolitano. Qualora Silvio Berlusconi fosse sfiduciato e dimissionato, l’unica possibilità di un nuovo governo, ha la speranza di ricostituirsi nel solo caso in cui vi partecipasse gran parte del PDL e la Lega. Non credo che il Presidente della Repubblica voglia legare il suo settennato al ricordo di un governicchio frutto di una manovra di corridoio. Se non ci saranno possibilità di un nuovo governo con la Lega e PDL dentro, credo che il Quirinale preferirà sciogliere le Camere. E qui casca l’asino. Provate a pensare, ora, a una crisi di governo al buio, sotto Natale, poi pensate al rito della consultazioni dei segretari di tutti i partiti ricevuti da Napolitano al Quirinale, sotto l’albero natalizio, poi, magari, allo scioglimento delle Camere, poi alla solita campagna elettorale piena di accuse, maldicenze, denigrazioni e di grande maleducazione, indi pensate alla nuove elezioni…… Tutto questo durerà 5 o 6 mesi , e nel frattempo tutto si blocca, le decisioni importanti ( come comprare casa..) vengono sospese, rimandate…. Rivolgendo l’attenzione al settore immobiliare, credete che il prossimo, annunciato, lungo logoramento politico e governativo, possa danneggiare, sovrappiù, la situazione di un mercato immobiliare già, lungamente e pesantemente compromessa, mercato che sembrava, però, avesse già toccato il suo punto più basso e che fosse, quasi, sul punto di riprendersi? [/QUOTE]
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