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<blockquote data-quote="leolaz" data-source="post: 475923" data-attributes="member: 54994"><p>[USER=46330]@Rosa1968[/USER] </p><p></p><p>Al grido di “<strong>Dal vivo è molto più tenero</strong>” la <strong><a href="http://www.lav.it/" target="_blank">Lega Antivivisezione</a></strong> e <strong><a href="http://www.animalequality.net/" target="_blank">Animal Equality</a></strong> chiedono che al coniglio venga riconosciuto lo status di animale familiare, al pari di cani e gatti. Questo significa <strong>impedirne macellazione</strong> e vendita, togliendolo quindi dal nostro menù. Sarebbero 800mila i conigli da compagnia in Italia (dati Eurispes 2013).</p><p></p><p>Allo stesso tempo l’Italia produce il 50% della carne di coniglio d’Europa (265mila tonnellate). Secondo la LAV questo tipo di allevamento è tra quelli meno controllati e regolamentati, e quindi meno sicuro, nonché <strong>ultraintensivo</strong> e<strong>crudele</strong> per il coniglio stesso. Una curiosità: la regione italiana che consuma più coniglio è la <strong>Campania</strong>, con 10 kg pro capite.</p><p></p><p>La LAV invita tutti a scendere in piazza sabato 5 e domenica 6 dicembre per <strong>firmare la petizione</strong> che vieterà la macellazione del coniglio. Si può anche firmare online sul sito informativo <strong><a href="http://www.coraggioconiglio.it/" target="_blank">coraggioconiglio.it</a></strong>.</p><p></p><p>«I conigli meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare», ha dichiaratola deputata di Forza Italia <strong>Michela Vittoria Brambilla</strong>, che si batte sia contro la macellazione che contro l’utilizzo della pelliccia. La Brambilla propone una sanzione contro chiunque “allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni”. I colpevoli rischierebbero <strong>da quattro mesi a due anni di carcere</strong> e <strong>una multa da 1.000 a 5mila euro</strong> per ciascun animale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="leolaz, post: 475923, member: 54994"] [USER=46330]@Rosa1968[/USER] Al grido di “[B]Dal vivo è molto più tenero[/B]” la [B][URL='http://www.lav.it/']Lega Antivivisezione[/URL][/B] e [B][URL='http://www.animalequality.net/']Animal Equality[/URL][/B] chiedono che al coniglio venga riconosciuto lo status di animale familiare, al pari di cani e gatti. Questo significa [B]impedirne macellazione[/B] e vendita, togliendolo quindi dal nostro menù. Sarebbero 800mila i conigli da compagnia in Italia (dati Eurispes 2013). Allo stesso tempo l’Italia produce il 50% della carne di coniglio d’Europa (265mila tonnellate). Secondo la LAV questo tipo di allevamento è tra quelli meno controllati e regolamentati, e quindi meno sicuro, nonché [B]ultraintensivo[/B] e[B]crudele[/B] per il coniglio stesso. Una curiosità: la regione italiana che consuma più coniglio è la [B]Campania[/B], con 10 kg pro capite. La LAV invita tutti a scendere in piazza sabato 5 e domenica 6 dicembre per [B]firmare la petizione[/B] che vieterà la macellazione del coniglio. Si può anche firmare online sul sito informativo [B][URL='http://www.coraggioconiglio.it/']coraggioconiglio.it[/URL][/B]. «I conigli meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare», ha dichiaratola deputata di Forza Italia [B]Michela Vittoria Brambilla[/B], che si batte sia contro la macellazione che contro l’utilizzo della pelliccia. La Brambilla propone una sanzione contro chiunque “allevi, esporti, importi, sfrutti economicamente o detenga, trasporti, ceda o riceva a qualunque titolo conigli al fine della macellazione, o commercializzi le loro carni”. I colpevoli rischierebbero [B]da quattro mesi a due anni di carcere[/B] e [B]una multa da 1.000 a 5mila euro[/B] per ciascun animale. [/QUOTE]
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