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Testo
<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 415932" data-attributes="member: 6214"><p>Premesso che non è mia intenzione voler per forza aver ragione, vorrei fare osservare che se le norme sono così precise e chiare, dovremmo senza difficoltà trovare un punto di condivisione, cosa che non sta avvenendo. Quindi forse qualcuno le interpreta a modo suo.</p><p>Senza voler polemizzare, vorrei quindi esporre le obiezioni al ragionamento di H&F.</p><p></p><p>1) Hai inizialmente affermato che trattavasi (o era assimilabile a) di contratto foresteria: Ho precisato che tale contratto non sarebbe stato applicabile con una associazione onlus.</p><p>Non hai commentato il link che avevo postato: posso conoscere cosa ne pensi?</p><p><a href="http://www.blogaffitto.it/categorie/esperto/contratto-ad-uso-foresteria-un-contratto-tanti-punti-di-vista.html" target="_blank">http://www.blogaffitto.it/categorie/esperto/contratto-ad-uso-foresteria-un-contratto-tanti-punti-di-vista.html</a></p><p></p><p>2) Le norme sulla locazione sono state di fatto ricomprese sotto la legge 392/78: tutti i contratti dovevano ricadere sotto questa specie di testo unico. Successivamente sono state introdotte delle deroghe, prima coi cosiddetti contratti "con patti in deroga", poi con la L. 431 che ha normato i contratti "liberi", quelli "concordati", quelli "transitori" e quelli "per studenti".</p><p></p><p>Ritengo che possano considerarsi esclusi da queste 2 leggi, e quindi riconducibili al 1571 c.c. solo poche situazioni: quelle che non riguardano locazioni di <em>immobili ad uso abitativo</em> , ad uso artigianale, industriale, commerciale e di interesse turistico/alberghiero; si aggiungono pure quelli richiamati dall'art. 42 della 392/78 (immobili adibiti ad attività ricreative, assistenziali, culturali.) Secondo me restano fuori pochissimi casi: a mente direi la locazione di box, e il contratto di foresteria, ammesso secondo molti solo se il conduttore è una società di capitali. </p><p></p><p>Nessuna delle condizioni di cui sopra mi sembra far ritenere il contratto in discussione fra quelli che rientrano sotto il solo cod. civile.</p><p></p><p>3) In tema di chiarezza delle norme , gradirei conoscere, a latere, il tuo parere circa le disposizioni relative ai contratti stipulati dallo Stato ed Enti territoriali in qualità di conduttori: si applica l'art. 42 c. 1 della 392/78 o l'art. 1 c. 3 della 431/98? A me sembrano in contrasto parziale tra loro.</p><p></p><p>4) Aggiungerei anche la seguente osservazione: non credo che una Associazione onlus possa rientrare tra gli Enti locali o territoriali che dir si voglia. Essa quindi se loca al fine di subaffittare o concedere in comodato gratuito una <em>abitazione , </em>o rientra tra i casi di locazione a scopo assistenziale (ergo art. 42/392 e relative conseguenze) , o rientra in una locazione abitativa standard. (L. 431) in cui di libero rimarrebeb solo l canone.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 415932, member: 6214"] Premesso che non è mia intenzione voler per forza aver ragione, vorrei fare osservare che se le norme sono così precise e chiare, dovremmo senza difficoltà trovare un punto di condivisione, cosa che non sta avvenendo. Quindi forse qualcuno le interpreta a modo suo. Senza voler polemizzare, vorrei quindi esporre le obiezioni al ragionamento di H&F. 1) Hai inizialmente affermato che trattavasi (o era assimilabile a) di contratto foresteria: Ho precisato che tale contratto non sarebbe stato applicabile con una associazione onlus. Non hai commentato il link che avevo postato: posso conoscere cosa ne pensi? [url]http://www.blogaffitto.it/categorie/esperto/contratto-ad-uso-foresteria-un-contratto-tanti-punti-di-vista.html[/url] 2) Le norme sulla locazione sono state di fatto ricomprese sotto la legge 392/78: tutti i contratti dovevano ricadere sotto questa specie di testo unico. Successivamente sono state introdotte delle deroghe, prima coi cosiddetti contratti "con patti in deroga", poi con la L. 431 che ha normato i contratti "liberi", quelli "concordati", quelli "transitori" e quelli "per studenti". Ritengo che possano considerarsi esclusi da queste 2 leggi, e quindi riconducibili al 1571 c.c. solo poche situazioni: quelle che non riguardano locazioni di [I]immobili ad uso abitativo[/I] , ad uso artigianale, industriale, commerciale e di interesse turistico/alberghiero; si aggiungono pure quelli richiamati dall'art. 42 della 392/78 (immobili adibiti ad attività ricreative, assistenziali, culturali.) Secondo me restano fuori pochissimi casi: a mente direi la locazione di box, e il contratto di foresteria, ammesso secondo molti solo se il conduttore è una società di capitali. Nessuna delle condizioni di cui sopra mi sembra far ritenere il contratto in discussione fra quelli che rientrano sotto il solo cod. civile. 3) In tema di chiarezza delle norme , gradirei conoscere, a latere, il tuo parere circa le disposizioni relative ai contratti stipulati dallo Stato ed Enti territoriali in qualità di conduttori: si applica l'art. 42 c. 1 della 392/78 o l'art. 1 c. 3 della 431/98? A me sembrano in contrasto parziale tra loro. 4) Aggiungerei anche la seguente osservazione: non credo che una Associazione onlus possa rientrare tra gli Enti locali o territoriali che dir si voglia. Essa quindi se loca al fine di subaffittare o concedere in comodato gratuito una [I]abitazione , [/I]o rientra tra i casi di locazione a scopo assistenziale (ergo art. 42/392 e relative conseguenze) , o rientra in una locazione abitativa standard. (L. 431) in cui di libero rimarrebeb solo l canone. [/QUOTE]
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