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<blockquote data-quote="Ponz" data-source="post: 336382" data-attributes="member: 44631"><p>None... il meccanismo si è inceppato perchè non ci sono soldi a giro, se ci fossero soldi a giro e ci fosse stato il credit crunch sui mutui i prezzi sarebbero comunque calati ecc. il deleveraging non sarebbe stato comunque evitato.</p><p> </p><p>Il concetto di chi enuncia come condizione drogante del mercato le richieste di prezzo è totalmente infondato, o almeno, non comprovabile perchè non c'è mai stata, in passato, una attenzione alla questione e comunque ci sono stati alti e bassi.</p><p>INOLTRE: anche nei mercati trasparenti (leggi usa?) le bolle non si sono evitate...</p><p>QUINDI?</p><p> </p><p>Quindi le semplificazioni, come quella dei prezzi, è dovuta a chi pensa a un mondo perfetto (per se) dove le persone non hanno più bisogno di mediatori, di dottori, di poliziotti ne di combattere guerre <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/stuck_out_tongue.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":p" title="Linguaccia :p" data-shortname=":p" /></p><p> </p><p>Poi ci sono i colleghi che cavalcano le tesi della "gente" per apparirvi in linea... <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p><p> </p><p>Non si potrà mai negare a nessuno la libertà di chiedere quanto vuole per un bene di suo possesso e considerando che spesso si vendono immobili fuori prezzo (a differenza di quelli che dicono il contrario), naturalmente a "prezzo di incontro", a cosa ti serve un mediatore che vende qualcosa che venderesti anche da solo, se il concetto di prezzo giusto è fondato? <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p><p> </p><p>Se fosse fondato, mettere una casa a prezzo giusto significa venderla, invece significa sicuramente avere più possibilità di trovare interessati (e quindi è assolutamente consigliabile) ma il mediatore, l'agente, serve anche per risolvere questioni complicate, altrimenti perché lo paghi?</p><p> </p><p>Un agente fa ragionare un proprietario con un interessato davanti e ha molti più argomenti di un privato che va da solo, perché monitora il mercato esporta la sua esperienza quotidiani.. quindi con una proposta in mano di uno "solvibile" io un proprietario lo faccio ragionare... e concludo.</p><p> </p><p>Prezzo richiesto in linea o no.</p><p> </p><p>Chiaro che mi conviene averli tutti il più in linea possibile.... ma ripeto, io do un servizio, a entrambi, perché dovrei pensare solo al mio comodo e alla mia convenienza?</p><p> </p><p>Inoltre, se fosse vero che a prezzo "giusto" si vende, chi lo definisce il prezzo giusto se non al trattativa?</p><p> </p><p>L'utopia del prezzo di listino, che controllo e metto in giro valido per tutti è una cassata colossale.</p><p> </p><p>La stessa idea di chi definisce il marcato immobiliare un SUK, come fosse dispregiativa, è una idea che nega di per sé la libertà del mercato: si vorrebbe che il mercato avesse dei listini univoci per oggetti che bene o male, sono spesso unici, a volte per questioni indipendenti dalle qualità del fabbricato o perfino dalla posizione ma da altri fattori (la mamma sopra è un chiaro esempio).</p><p> </p><p>Chiaramente ciò non significa che non si deve portare la gente che vende a capire come ve il mercato... <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p><p> </p><p>In passato i mediatori erano pochi, la burocrazia poco invadente, il lavoro sovrabbondante (anche nella crisi il lavoro nero sosteneva le famiglie, oggi non trovi nemmeno a nero <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/grinning.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":D" title="Ghignata :D" data-shortname=":D" />).</p><p> </p><p>Le quotazioni saltavano di palo in frasca anche nella stessa via, il mediatore di allora spessso era solo un praticone che conosceva gente.</p><p> </p><p>Non esistevano monitoraggi seri (infatti che fa vedere grafici del tempo in pratica si affida a stregoni tipo Otelma).</p><p> </p><p>Internet ha permesso a molti luoghi comuni di affermarsi e a molti di coloro che poco sanno del nostro mondo di farsi passare per esperti.</p><p> </p><p>Su una cosa però avevano ragione coloro che indicavano nel credito facile il problema dell'economia, ma ciò è legato all'immobiliare per pura "coincidenza".</p><p> </p><p>Se invece di vivere in edifici l'umanità vivesse all'aperto probabilmente ci sarebbe stato la bolla dei terreni, sempre perchè chi vende denaro, cioè chi vive di finanza di carta, abbisogna di forzare alcune dinamiche economiche per arricchirsi, socializzando le perdite.</p><p> </p><p>Nel caso, la colpa sarebbe stata del creatore? Troppi terreni? <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/stuck_out_tongue.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":p" title="Linguaccia :p" data-shortname=":p" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ponz, post: 336382, member: 44631"] None... il meccanismo si è inceppato perchè non ci sono soldi a giro, se ci fossero soldi a giro e ci fosse stato il credit crunch sui mutui i prezzi sarebbero comunque calati ecc. il deleveraging non sarebbe stato comunque evitato. Il concetto di chi enuncia come condizione drogante del mercato le richieste di prezzo è totalmente infondato, o almeno, non comprovabile perchè non c'è mai stata, in passato, una attenzione alla questione e comunque ci sono stati alti e bassi. INOLTRE: anche nei mercati trasparenti (leggi usa?) le bolle non si sono evitate... QUINDI? Quindi le semplificazioni, come quella dei prezzi, è dovuta a chi pensa a un mondo perfetto (per se) dove le persone non hanno più bisogno di mediatori, di dottori, di poliziotti ne di combattere guerre :-p Poi ci sono i colleghi che cavalcano le tesi della "gente" per apparirvi in linea... ;-) Non si potrà mai negare a nessuno la libertà di chiedere quanto vuole per un bene di suo possesso e considerando che spesso si vendono immobili fuori prezzo (a differenza di quelli che dicono il contrario), naturalmente a "prezzo di incontro", a cosa ti serve un mediatore che vende qualcosa che venderesti anche da solo, se il concetto di prezzo giusto è fondato? ;-) Se fosse fondato, mettere una casa a prezzo giusto significa venderla, invece significa sicuramente avere più possibilità di trovare interessati (e quindi è assolutamente consigliabile) ma il mediatore, l'agente, serve anche per risolvere questioni complicate, altrimenti perché lo paghi? Un agente fa ragionare un proprietario con un interessato davanti e ha molti più argomenti di un privato che va da solo, perché monitora il mercato esporta la sua esperienza quotidiani.. quindi con una proposta in mano di uno "solvibile" io un proprietario lo faccio ragionare... e concludo. Prezzo richiesto in linea o no. Chiaro che mi conviene averli tutti il più in linea possibile.... ma ripeto, io do un servizio, a entrambi, perché dovrei pensare solo al mio comodo e alla mia convenienza? Inoltre, se fosse vero che a prezzo "giusto" si vende, chi lo definisce il prezzo giusto se non al trattativa? L'utopia del prezzo di listino, che controllo e metto in giro valido per tutti è una cassata colossale. La stessa idea di chi definisce il marcato immobiliare un SUK, come fosse dispregiativa, è una idea che nega di per sé la libertà del mercato: si vorrebbe che il mercato avesse dei listini univoci per oggetti che bene o male, sono spesso unici, a volte per questioni indipendenti dalle qualità del fabbricato o perfino dalla posizione ma da altri fattori (la mamma sopra è un chiaro esempio). Chiaramente ciò non significa che non si deve portare la gente che vende a capire come ve il mercato... ;-) In passato i mediatori erano pochi, la burocrazia poco invadente, il lavoro sovrabbondante (anche nella crisi il lavoro nero sosteneva le famiglie, oggi non trovi nemmeno a nero :D). Le quotazioni saltavano di palo in frasca anche nella stessa via, il mediatore di allora spessso era solo un praticone che conosceva gente. Non esistevano monitoraggi seri (infatti che fa vedere grafici del tempo in pratica si affida a stregoni tipo Otelma). Internet ha permesso a molti luoghi comuni di affermarsi e a molti di coloro che poco sanno del nostro mondo di farsi passare per esperti. Su una cosa però avevano ragione coloro che indicavano nel credito facile il problema dell'economia, ma ciò è legato all'immobiliare per pura "coincidenza". Se invece di vivere in edifici l'umanità vivesse all'aperto probabilmente ci sarebbe stato la bolla dei terreni, sempre perchè chi vende denaro, cioè chi vive di finanza di carta, abbisogna di forzare alcune dinamiche economiche per arricchirsi, socializzando le perdite. Nel caso, la colpa sarebbe stata del creatore? Troppi terreni? :-p [/QUOTE]
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