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Mercato immobiliare italiano 2016: informazione ufficiale e realtà
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<blockquote data-quote="Mil" data-source="post: 516911" data-attributes="member: 11414"><p>Le case anni '70 non piacciono a mil, piacciono alla gente (a un terzo dei prezzi attualmente proposti ovviamente) NONOSTANTE siano pessime dal punto di vista energetico etc. per il semplice fatto che sono perlomeno RAZIONALI.</p><p>L'errore è stato ed è tuttora nelle nuove costruzioni, dove psicologi infantili sconsigliano di crescere i figli (che devi infornare in 9mq scarsi o sottotetti, altro che scarpe...). Ripeto: si è riusciti in tutta Italia, con picchi di insensatezza nel centro nord, a costruire villette plurilivello inagibili agli occhi di persone cerebralmente sane prima ancora che per i comuni e il catasto, appartamenti loculi e molto altro....tutto in vendita a carissimo prezzo e che sarà edilizia ABBANDONATA per anni, una distesa cimiteriale di invenduto soprattutto nelle grandi e medie città dove la bolla è più marcata.</p><p>Una speculazione insensata di cui si pagano le conseguenze per aver abusato del senso critico delle persone, che nonostante tutto c'è.</p><p>In tutto questo il vero problema è che tra non molto non si riuscirà a vendere più nulla, neanche le case "belle" anni '70 e neppure qualche nuovo ben fatto e a prezzo accettabile perchè la situazione REALE dell'economia rende antieconomico per l'80% delle famiglie un debito ritenuto sproporzionato rispetto a stipendi e prospettive. Le case per lo più si ereditano e la richiesta proprio numerica scende per ragioni economiche e demografiche. E poi c'è la variabile architettonica: e non venitemi a dire che i nonnetti amano le nuove costruzioni, ammesso che venga a loro il desiderio di comprare case.... . .</p><p>Non serve essere dei geni per riproporre schemi abitativi anni '70 con caratteristiche costruttive di ultima generazione ed eliminando il fattore "palazzoni", a prezzo molto contenuto (un terzo dell'attuale). Basterebbe rendersi conto che è l'unico modo per l'edilizia di sopravvivere.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mil, post: 516911, member: 11414"] Le case anni '70 non piacciono a mil, piacciono alla gente (a un terzo dei prezzi attualmente proposti ovviamente) NONOSTANTE siano pessime dal punto di vista energetico etc. per il semplice fatto che sono perlomeno RAZIONALI. L'errore è stato ed è tuttora nelle nuove costruzioni, dove psicologi infantili sconsigliano di crescere i figli (che devi infornare in 9mq scarsi o sottotetti, altro che scarpe...). Ripeto: si è riusciti in tutta Italia, con picchi di insensatezza nel centro nord, a costruire villette plurilivello inagibili agli occhi di persone cerebralmente sane prima ancora che per i comuni e il catasto, appartamenti loculi e molto altro....tutto in vendita a carissimo prezzo e che sarà edilizia ABBANDONATA per anni, una distesa cimiteriale di invenduto soprattutto nelle grandi e medie città dove la bolla è più marcata. Una speculazione insensata di cui si pagano le conseguenze per aver abusato del senso critico delle persone, che nonostante tutto c'è. In tutto questo il vero problema è che tra non molto non si riuscirà a vendere più nulla, neanche le case "belle" anni '70 e neppure qualche nuovo ben fatto e a prezzo accettabile perchè la situazione REALE dell'economia rende antieconomico per l'80% delle famiglie un debito ritenuto sproporzionato rispetto a stipendi e prospettive. Le case per lo più si ereditano e la richiesta proprio numerica scende per ragioni economiche e demografiche. E poi c'è la variabile architettonica: e non venitemi a dire che i nonnetti amano le nuove costruzioni, ammesso che venga a loro il desiderio di comprare case.... . . Non serve essere dei geni per riproporre schemi abitativi anni '70 con caratteristiche costruttive di ultima generazione ed eliminando il fattore "palazzoni", a prezzo molto contenuto (un terzo dell'attuale). Basterebbe rendersi conto che è l'unico modo per l'edilizia di sopravvivere. [/QUOTE]
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