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<blockquote data-quote="Gherardo5" data-source="post: 522980" data-attributes="member: 44307"><p>Un bel po' di anni fa lavoravo per una multinazionale americana che mo offriva il benefit di poter acquistare sue azioni con uno sconto rispetto al listino, ovviamente con un valore massimo congruente con il mio stipendio (avrei potuto rivenderle il giorno successivo guadagnando lo sconto).</p><p>Ne avevo accumulate per anni, tenendole depositate, come da Legge dell'epoca presso la COMIT, che provvedeva a farmi pagare le tasse sui dividendi negli USA (in base ad un trattato di reciprocità fra Italia ed USA).</p><p>Un bel giorno mi arriva una "chiamata" dell'Agenzia delle Entrate di Milano (dove avevo vissuto a lungo essendo quindi loro contribuente) che mi accusa di aver evaso le tasse sui guadagni delle mie azioni americane.</p><p>Vado a Milano, faccio una coda di ore e trovo un funzionario in gamba che come vede la mia pratica mi dice : "Ho capito tutto, Lei ha ragione. Purtroppo le dichiarazioni dei redditi vengono verificate da dei giovani assunti "a progetto" che non conoscono gli accordi di reciprocità fra Italia ed USA". Mi cancellò tutto in due minuti e si scusò due volte perché poté verificare che io avevo anche allegato la dichiarazione della Comit che spiegava che avendo pagato in USA non avevo da pagare niente in Italia.</p><p>La cosa si è ripetuta dopo qualche mese in riferimento all'anno successivo e dovetti ritornare a Milano ma questa volta mi misi d'accordo col funzionario con cui trattai che se fosse capitato di nuovo avrei risolto con una semplice telefonata fatta a lui.</p><p>E così è avvenuto per altre due volte, ma risolvendo il tutto con una telefonata ed un invio via mail della copia di quanto mi era arrivato per posta.</p><p>Conclusione : sono colpevoli ma hanno anche delle persone in gamba e disponibili, particolarmente quando si tratta di funzionari con una responsabilità maggiore.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gherardo5, post: 522980, member: 44307"] Un bel po' di anni fa lavoravo per una multinazionale americana che mo offriva il benefit di poter acquistare sue azioni con uno sconto rispetto al listino, ovviamente con un valore massimo congruente con il mio stipendio (avrei potuto rivenderle il giorno successivo guadagnando lo sconto). Ne avevo accumulate per anni, tenendole depositate, come da Legge dell'epoca presso la COMIT, che provvedeva a farmi pagare le tasse sui dividendi negli USA (in base ad un trattato di reciprocità fra Italia ed USA). Un bel giorno mi arriva una "chiamata" dell'Agenzia delle Entrate di Milano (dove avevo vissuto a lungo essendo quindi loro contribuente) che mi accusa di aver evaso le tasse sui guadagni delle mie azioni americane. Vado a Milano, faccio una coda di ore e trovo un funzionario in gamba che come vede la mia pratica mi dice : "Ho capito tutto, Lei ha ragione. Purtroppo le dichiarazioni dei redditi vengono verificate da dei giovani assunti "a progetto" che non conoscono gli accordi di reciprocità fra Italia ed USA". Mi cancellò tutto in due minuti e si scusò due volte perché poté verificare che io avevo anche allegato la dichiarazione della Comit che spiegava che avendo pagato in USA non avevo da pagare niente in Italia. La cosa si è ripetuta dopo qualche mese in riferimento all'anno successivo e dovetti ritornare a Milano ma questa volta mi misi d'accordo col funzionario con cui trattai che se fosse capitato di nuovo avrei risolto con una semplice telefonata fatta a lui. E così è avvenuto per altre due volte, ma risolvendo il tutto con una telefonata ed un invio via mail della copia di quanto mi era arrivato per posta. Conclusione : sono colpevoli ma hanno anche delle persone in gamba e disponibili, particolarmente quando si tratta di funzionari con una responsabilità maggiore. [/QUOTE]
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