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Non credo al crollo del mercato immobiliare cittadino
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Testo
<blockquote data-quote="Mil" data-source="post: 209935" data-attributes="member: 11414"><p>In generale:</p><p>la drammatizzazione mediatica della crisi, che c'è, non lo metto in dubbio - ma si parla da 40 anni di economia in crisi - porta ad una irrazionale paralisi di tutta l'economia con il risultato di generarla proprio in questo modo, la crisi!!!!!</p><p> </p><p>"<strong><em>Oddio c'è la crisi, la TV non fa che parlarne, adesso non compro più nulla, mi siedo e aspetto che passi...."</em></strong></p><p>non accorgendosi che, comportandosi così, si diventa immediatamente artefici e facitori di quella stessa crisi che si paventa....</p><p> </p><p>Paradosso della società di massa e della civiltà dell'informazione....</p><p><img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/disappointed.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":disappunto:" title="Disappunto :disappunto:" data-shortname=":disappunto:" /></p></blockquote><p></p><p> </p><p> </p><p>Graf, non ti sbilanciare, non me diventà come 'er nano che ce dicea che la crisi era corpa de'giornalisti....</p><p>La psicosi può essere, ma guarda che la gente continua a non comprare sia per il credito che non ha, sia per la propensione all'acquisto dell'immobile, che in molti casi non c'è più, per l'insostenibilità dei prezzi che in parecchie zone è veramente al limite!!A Milano l'osservatorio ha il grafico che parla chiarissimo: fino al 2001 andamento prezzi e offerta erano due rette molto vicine. Anni 2001-2011 la retta dei prezzi è una verticale, la retta della domanda è in picchiata specie dopo il 2007. Disegnano una X, non si intersecano più, capisci? Vuol dire che l'immobiliare ha continuato a crescere di valore come se fosse un bene anelastico, completamente avulso e indipendente da redditi e domanda interna. E la domanda nel frattempo è calata spaventosamente. Ma l'immobiliare non è la benzina, o le sigarette....Ad un certo punto capita che non ci sia proprio più la propensione ad indebitarsi per qualcosa che sì, è importante, ma alla fine sono io acquirente che decido. La gente ha sempre più difficoltà concrete, oltre ad esserci quel fenomeno di cui anche impittaro ha sempre parlato: la saturazione! bene o male una casa in eredità la gente ce l'ha! E chi se lo va a comprare un bilocale nuovo per di più fatto male a più di 200k, con gli stipendi dei giovani di oggi e i mutui che scarseggiano? E' il prezzo con cui fino a 15 anni fa i fratelli maggiori ci si compravano un appartamentone! Non c'è stata gradualità, non c'è stata nessuna corrispondenza con la realtà, si è pensato e si continua a pensare che la gente abbia chissà quale propensione a comprare a tutti i costi, ma non è così!</p><p>L'immobiliare si regge su due fattori: crescita demografica e buon rapporto stipendi/sostenibilità dell'indebitamento (vedi la Germania).</p><p>E' il ceto medio-basso che tira avanti il settore, non lo reggi sulla nicchia i mercato! Le grandi città in passato hanno avuto il boom immobiliare perchè la gente aveva un lavoro in grado di remunerare ragionevolmente in 20 anni una casa. Oggi servirebbero 40 anni, ammesso che si acceda al credito e invece si continua a ragionare a parità di condizioni.</p><p>Io l'ho sempre detto, è vero che in Italia bisogna ragionare per zone, ma in generale ci stiamo avvicinando ai redditi sloveni...tra non molto saranno gli Italiani a comprare oltre confine e vivere bene e forse non faranno più neanche i frontalieri, ma sarà l'inverso! Ma noi continuamo a pensare di essere l'ottava potenza industriale del mondo....Io fossi la 'ndrangheta delocalizzerei, se lo scopo è ripulire denaro e basta.Almeno hai probabilità di vendere maggiori che nella mezza Italia del Nord...</p><p>[/QUOTE]</p>
[QUOTE="Mil, post: 209935, member: 11414"] In generale: la drammatizzazione mediatica della crisi, che c'è, non lo metto in dubbio - ma si parla da 40 anni di economia in crisi - porta ad una irrazionale paralisi di tutta l'economia con il risultato di generarla proprio in questo modo, la crisi!!!!! "[B][I]Oddio c'è la crisi, la TV non fa che parlarne, adesso non compro più nulla, mi siedo e aspetto che passi...."[/I][/B] non accorgendosi che, comportandosi così, si diventa immediatamente artefici e facitori di quella stessa crisi che si paventa.... Paradosso della società di massa e della civiltà dell'informazione.... :wall:[/quote] Graf, non ti sbilanciare, non me diventà come 'er nano che ce dicea che la crisi era corpa de'giornalisti.... La psicosi può essere, ma guarda che la gente continua a non comprare sia per il credito che non ha, sia per la propensione all'acquisto dell'immobile, che in molti casi non c'è più, per l'insostenibilità dei prezzi che in parecchie zone è veramente al limite!!A Milano l'osservatorio ha il grafico che parla chiarissimo: fino al 2001 andamento prezzi e offerta erano due rette molto vicine. Anni 2001-2011 la retta dei prezzi è una verticale, la retta della domanda è in picchiata specie dopo il 2007. Disegnano una X, non si intersecano più, capisci? Vuol dire che l'immobiliare ha continuato a crescere di valore come se fosse un bene anelastico, completamente avulso e indipendente da redditi e domanda interna. E la domanda nel frattempo è calata spaventosamente. Ma l'immobiliare non è la benzina, o le sigarette....Ad un certo punto capita che non ci sia proprio più la propensione ad indebitarsi per qualcosa che sì, è importante, ma alla fine sono io acquirente che decido. La gente ha sempre più difficoltà concrete, oltre ad esserci quel fenomeno di cui anche impittaro ha sempre parlato: la saturazione! bene o male una casa in eredità la gente ce l'ha! E chi se lo va a comprare un bilocale nuovo per di più fatto male a più di 200k, con gli stipendi dei giovani di oggi e i mutui che scarseggiano? E' il prezzo con cui fino a 15 anni fa i fratelli maggiori ci si compravano un appartamentone! Non c'è stata gradualità, non c'è stata nessuna corrispondenza con la realtà, si è pensato e si continua a pensare che la gente abbia chissà quale propensione a comprare a tutti i costi, ma non è così! L'immobiliare si regge su due fattori: crescita demografica e buon rapporto stipendi/sostenibilità dell'indebitamento (vedi la Germania). E' il ceto medio-basso che tira avanti il settore, non lo reggi sulla nicchia i mercato! Le grandi città in passato hanno avuto il boom immobiliare perchè la gente aveva un lavoro in grado di remunerare ragionevolmente in 20 anni una casa. Oggi servirebbero 40 anni, ammesso che si acceda al credito e invece si continua a ragionare a parità di condizioni. Io l'ho sempre detto, è vero che in Italia bisogna ragionare per zone, ma in generale ci stiamo avvicinando ai redditi sloveni...tra non molto saranno gli Italiani a comprare oltre confine e vivere bene e forse non faranno più neanche i frontalieri, ma sarà l'inverso! Ma noi continuamo a pensare di essere l'ottava potenza industriale del mondo....Io fossi la 'ndrangheta delocalizzerei, se lo scopo è ripulire denaro e basta.Almeno hai probabilità di vendere maggiori che nella mezza Italia del Nord... [/QUOTE]
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