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<blockquote data-quote="ssimone75" data-source="post: 538684" data-attributes="member: 22195"><p>Interessante recensione.</p><p>Mi pare di capire che alle solite. </p><p>Lavoro quasi quotidianamente con Docfa e Pregeo e affini e sembra impossibile che dei software (nati da almeno 20 anni dico 20, un millenio nell'informatica...) nel 2017 siano in tali condizioni da non avere alcune automazioni che sarebbero semplicissime, diano dei controlli positivi che diventano negativi sul software in dotazione all'Ufficio e addirittura presentino degli errori di ortografia nei menù a tendina.</p><p>Credo a questo punto che questi software siano un chiaro esempio di sperpero pubblico (in tutti i sensi) ma che inoltre generino ulteriore gettito derivante dal rischio errori dovuto al riporto dei dati. Casualmente si accorgono sempre quando l'errore è a loro sfavore e non approvano/respingono/rettificano, difficile che accada il contrario...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ssimone75, post: 538684, member: 22195"] Interessante recensione. Mi pare di capire che alle solite. Lavoro quasi quotidianamente con Docfa e Pregeo e affini e sembra impossibile che dei software (nati da almeno 20 anni dico 20, un millenio nell'informatica...) nel 2017 siano in tali condizioni da non avere alcune automazioni che sarebbero semplicissime, diano dei controlli positivi che diventano negativi sul software in dotazione all'Ufficio e addirittura presentino degli errori di ortografia nei menù a tendina. Credo a questo punto che questi software siano un chiaro esempio di sperpero pubblico (in tutti i sensi) ma che inoltre generino ulteriore gettito derivante dal rischio errori dovuto al riporto dei dati. Casualmente si accorgono sempre quando l'errore è a loro sfavore e non approvano/respingono/rettificano, difficile che accada il contrario... [/QUOTE]
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