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<blockquote data-quote="desmo" data-source="post: 457497" data-attributes="member: 50294"><p>[USER=8413]@gmp[/USER] secondo me ti stai incartando su dei concetti che lasciano il tempo che trovano. L'innovazione è residuo di pochi, con l'imprenditoria non c'entra nulla. O meglio, posso affermare con cognizione di causa che l'innovazione è la vetta dell'imprenditoria, ma non ne costituisce nè il fondamento nè la ragione di esistere. Potresti innovare brevettando qualcosa che poi terresti a casa tua perchè non hai soldi e capacità per farla produrre, promuovere, distribuire. In tal caso non saresti un imprenditore. In parole povere, pochissimi imprenditori riescono anche ad innovare, i migliori e i più fortunati. Non vuol dire che chi non innova non faccia impresa. Ti ho già descritto come il concetto di capitale sia qualsiasi cosa che apporti valore nell'impresa, anche in termini di capitale di costituzione. Fanno eccezione le spa ma per delle ragioni diverse, e cioè di non facile quantificazione dell'apporto lavoro e quindi per non mettere nei casini stakeholders come gli azionisti quando le spa sono anche quotate.</p><p></p><p>Tu secondo me ti stai riferendo più alla differenza tra impresa e azienda. Io ritengo che le nostre agenzie siano aziende, non imprese. Ma il codice non definisce l'impresa, solo l'imprenditore. Quindi bisogna considerare imprenditore sia chi ha un'azienda sia chi ha un'impresa. Sul profilo economico invece, che è quello che ha più senso considerare a mio avviso, qualunque autonomo è un imprenditore, anche un avvocato.</p><p></p><p>Detto questo, non ho capito a cosa serve questa disquisizione. E' la legge che ci ha definito imprenditori (purtroppo) non noi stessi</p><p></p><p>La consulenza richiede lustri di studio, non scomodiamola per dare un nome a qualche fattura o per giustificare 2 chiacchiere insicure con il cliente giusto per non stare zitti. Noi siamo imprenditori del terziario, e nello specifico ausiliari del commercio chiamati intermediari</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="desmo, post: 457497, member: 50294"] [USER=8413]@gmp[/USER] secondo me ti stai incartando su dei concetti che lasciano il tempo che trovano. L'innovazione è residuo di pochi, con l'imprenditoria non c'entra nulla. O meglio, posso affermare con cognizione di causa che l'innovazione è la vetta dell'imprenditoria, ma non ne costituisce nè il fondamento nè la ragione di esistere. Potresti innovare brevettando qualcosa che poi terresti a casa tua perchè non hai soldi e capacità per farla produrre, promuovere, distribuire. In tal caso non saresti un imprenditore. In parole povere, pochissimi imprenditori riescono anche ad innovare, i migliori e i più fortunati. Non vuol dire che chi non innova non faccia impresa. Ti ho già descritto come il concetto di capitale sia qualsiasi cosa che apporti valore nell'impresa, anche in termini di capitale di costituzione. Fanno eccezione le spa ma per delle ragioni diverse, e cioè di non facile quantificazione dell'apporto lavoro e quindi per non mettere nei casini stakeholders come gli azionisti quando le spa sono anche quotate. Tu secondo me ti stai riferendo più alla differenza tra impresa e azienda. Io ritengo che le nostre agenzie siano aziende, non imprese. Ma il codice non definisce l'impresa, solo l'imprenditore. Quindi bisogna considerare imprenditore sia chi ha un'azienda sia chi ha un'impresa. Sul profilo economico invece, che è quello che ha più senso considerare a mio avviso, qualunque autonomo è un imprenditore, anche un avvocato. Detto questo, non ho capito a cosa serve questa disquisizione. E' la legge che ci ha definito imprenditori (purtroppo) non noi stessi La consulenza richiede lustri di studio, non scomodiamola per dare un nome a qualche fattura o per giustificare 2 chiacchiere insicure con il cliente giusto per non stare zitti. Noi siamo imprenditori del terziario, e nello specifico ausiliari del commercio chiamati intermediari [/QUOTE]
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