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<blockquote data-quote="ingelman" data-source="post: 716763" data-attributes="member: 9646"><p>Dalle descrizioni che sommariamente ho citato e leggendo le date soprattutto quelle dell'accatastamento del 1987 la domanda che sorge spontanea è " Avete verificato se esiste una domanda di condono edilizio?</p><p></p><p>Questo spiegerebbe perchè il Notaio nel primo atto ha menzionato il PT che probabilmente era quello, urbanisticamente parlando, legittimato e regolare.</p><p>Questo spiegerebbe anche il fatto che nel preliminare veniva descritto l'immobile nel suo insieme ma il Notaio ha rogitato evitando di includere il piano superiore che forse all'epoca era frutto di una sopraelevazione abusivamente realizzata.</p><p></p><p>OVVIAMENTE STO IPOTIZZANDO</p><p></p><p>(Sarebbe interessante ed utile leggere anche la descrizione degli ambienti riportata nell'atto notarile semmai descritta)</p><p>Come la parte riferita ai titoli urbanistici semmai riportati.</p><p></p><p>La data del secondo accatastamento coincide con il primo condono edilizio.</p><p></p><p>Quindi prima di pensare ad eventuali rettifiche agli atti notarili mi preoccuperei di indagare sull'aspetto Urbanistico e quello che nel tempo si è verificato riguardo l'immobile in oggetto.</p><p></p><p>Il Catasto può dare indizzi, come tirare fuori la prima planimetria d'impianto e le successive, <strong>ma la certezza la può dare solo la verifica urbanistica</strong> anche se l'immobile è un ante 67.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ingelman, post: 716763, member: 9646"] Dalle descrizioni che sommariamente ho citato e leggendo le date soprattutto quelle dell'accatastamento del 1987 la domanda che sorge spontanea è " Avete verificato se esiste una domanda di condono edilizio? Questo spiegerebbe perchè il Notaio nel primo atto ha menzionato il PT che probabilmente era quello, urbanisticamente parlando, legittimato e regolare. Questo spiegerebbe anche il fatto che nel preliminare veniva descritto l'immobile nel suo insieme ma il Notaio ha rogitato evitando di includere il piano superiore che forse all'epoca era frutto di una sopraelevazione abusivamente realizzata. OVVIAMENTE STO IPOTIZZANDO (Sarebbe interessante ed utile leggere anche la descrizione degli ambienti riportata nell'atto notarile semmai descritta) Come la parte riferita ai titoli urbanistici semmai riportati. La data del secondo accatastamento coincide con il primo condono edilizio. Quindi prima di pensare ad eventuali rettifiche agli atti notarili mi preoccuperei di indagare sull'aspetto Urbanistico e quello che nel tempo si è verificato riguardo l'immobile in oggetto. Il Catasto può dare indizzi, come tirare fuori la prima planimetria d'impianto e le successive, [B]ma la certezza la può dare solo la verifica urbanistica[/B] anche se l'immobile è un ante 67. [/QUOTE]
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