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Testo
<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 610639" data-attributes="member: 72232"><p>La proposta accettata ( ovvero il contratto preliminare), basta eccome, anzi, non servirebbe nemmeno quella.</p><p> In caso di diritto di prelazione , il venditore deve notificare al titolare del diritto la sua intenzione di vendere a una certa cifra, e a certe condizioni (quelle della proposta accettata, se c'è).</p><p>Se il conduttore è interessato, andrà a rogito lui, e non chi aveva fatto la proposta, alle stesse condizioni.</p><p>Se non si compie questo passaggio, entro sei mesi dalla trascrizione del rogito l’inquilino può riscattare l’immobile dall’acquirente o da altre persone a cui sia stato in seguito venduto mediante l’azione revocatoria, pagando il prezzo entro 30 giorni.</p><p>Stessa possibilità se,comunicato un prezzo all’inquilino, che rinuncia ad esercitare la prelazione, poi vende ad un prezzo inferiore a un estraneo.</p><p>Quindi non serve il rogito, e nemmeno un preliminare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 610639, member: 72232"] La proposta accettata ( ovvero il contratto preliminare), basta eccome, anzi, non servirebbe nemmeno quella. In caso di diritto di prelazione , il venditore deve notificare al titolare del diritto la sua intenzione di vendere a una certa cifra, e a certe condizioni (quelle della proposta accettata, se c'è). Se il conduttore è interessato, andrà a rogito lui, e non chi aveva fatto la proposta, alle stesse condizioni. Se non si compie questo passaggio, entro sei mesi dalla trascrizione del rogito l’inquilino può riscattare l’immobile dall’acquirente o da altre persone a cui sia stato in seguito venduto mediante l’azione revocatoria, pagando il prezzo entro 30 giorni. Stessa possibilità se,comunicato un prezzo all’inquilino, che rinuncia ad esercitare la prelazione, poi vende ad un prezzo inferiore a un estraneo. Quindi non serve il rogito, e nemmeno un preliminare. [/QUOTE]
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