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<blockquote data-quote="Lalivella" data-source="post: 581698" data-attributes="member: 67955"><p>Buongiorno a tutti. Ho un quesito da porvi relativo ad un problema che ha mia zia la quale ha posto in vendita un suo appartamento .</p><p>L'agenzia incaricata le ha presentato ai primi di marzo scorso la proposta di acquisto di un acquirente, accettata da mia zia, nella quale era stata prevista una caparra iniziale di tremila euro ed il resto ( saldo ) al rogito da effettuarsi entro il prossimo 30 aprile.</p><p>Il futuro acquirente ha chiesto in questi giorni all'agenzia di inviare tutti i documenti al notaio scelto, cosa che l'agenzia ha già fatto.</p><p>Fin qui nessun problema. Il problema nasce ieri quando, passando per caso all'agenzia, veniamo a sapere che l'acquirente le aveva appena chiesto, via sms, di fare prima del rogito definitivo un preliminare, lasciando sbalordito anche il responsabile dell'agenzia che lo stava avvertendo che ciò non era stato previsto nella proposta.</p><p>La cosa ci ha fatto pensare a qualche magheggio dell'acquirente. Un contratto preliminare non è stato previsto ( dall'acquirente) nella proposta e quindi neanche un ulteriore caparra visto che è previsto il solo saldo al rogito.</p><p>Qualora mia zia accettasse di fare il preliminare dovrebbe chiedere un ulteriore caparra che non è stata prevista. E se lo facesse senza un 'ulteriore caparra arriveremmo all'assurdo che con sole 3000 euro il futuro acquirente avrebbe in mano un preliminare.</p><p>L'agenzia ci ha detto di chiedere il rispetto della proposta in caso contrario allo scadere del 30 aprile, data prevista per il rogito, trattenere la caparra di tremila euro e rimettere in vendita l'appartamento, cercando acquirenti più seri.</p><p>Che ne pensate? Stiamo su una strada sbagliata oppure no? Ovviamente avremmo il piacere di concludere adesso la vendita. Pensate che stiamo vedendo problemi dove non ci sono. Come facciamo a tutelarci?</p><p>Grazie a chi vorrà illuminarci.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Lalivella, post: 581698, member: 67955"] Buongiorno a tutti. Ho un quesito da porvi relativo ad un problema che ha mia zia la quale ha posto in vendita un suo appartamento . L'agenzia incaricata le ha presentato ai primi di marzo scorso la proposta di acquisto di un acquirente, accettata da mia zia, nella quale era stata prevista una caparra iniziale di tremila euro ed il resto ( saldo ) al rogito da effettuarsi entro il prossimo 30 aprile. Il futuro acquirente ha chiesto in questi giorni all'agenzia di inviare tutti i documenti al notaio scelto, cosa che l'agenzia ha già fatto. Fin qui nessun problema. Il problema nasce ieri quando, passando per caso all'agenzia, veniamo a sapere che l'acquirente le aveva appena chiesto, via sms, di fare prima del rogito definitivo un preliminare, lasciando sbalordito anche il responsabile dell'agenzia che lo stava avvertendo che ciò non era stato previsto nella proposta. La cosa ci ha fatto pensare a qualche magheggio dell'acquirente. Un contratto preliminare non è stato previsto ( dall'acquirente) nella proposta e quindi neanche un ulteriore caparra visto che è previsto il solo saldo al rogito. Qualora mia zia accettasse di fare il preliminare dovrebbe chiedere un ulteriore caparra che non è stata prevista. E se lo facesse senza un 'ulteriore caparra arriveremmo all'assurdo che con sole 3000 euro il futuro acquirente avrebbe in mano un preliminare. L'agenzia ci ha detto di chiedere il rispetto della proposta in caso contrario allo scadere del 30 aprile, data prevista per il rogito, trattenere la caparra di tremila euro e rimettere in vendita l'appartamento, cercando acquirenti più seri. Che ne pensate? Stiamo su una strada sbagliata oppure no? Ovviamente avremmo il piacere di concludere adesso la vendita. Pensate che stiamo vedendo problemi dove non ci sono. Come facciamo a tutelarci? Grazie a chi vorrà illuminarci. [/QUOTE]
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