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<blockquote data-quote="Ponz" data-source="post: 543442" data-attributes="member: 44631"><p>Purtroppo nessuno.</p><p>Si tratta di libera contrattazione, di fatto e la cosa viene confermata dalla doppia firma ex artt. 1341-42 che in teoria sono proprio li a confermare che si è ben compreso e accettato quello che si sottoscrive.</p><p></p><p>Quando io prendo una proposta ci metto dall'ora e mezza alle due ore, di norma, nonostante l'abbia già scritta (le faccio sempre personalizzate) perché so praticamente già tutto quando ci arrivo... molto del tempo è nello spiegare come funziona.</p><p></p><p>Per la scelta tra sospensiva e risolutiva, temo, il tutto nel caso sia legato alle esigenze del mediatore di proteggere il suo """""diritto""""", anche CONTRO (si contro, nel caso, è appropriato) la giusta tutela del cliente incolpevole.</p><p></p><p>La risolutiva io, di principio, la uso prevedendo il caso di quando un fatto certo non è più certo a causa di fatti indipendenti dalla volontà delle parti.</p><p></p><p>Nei casi dove un evento probabile, ma non certo (perché ad oggi non c'è), è importante ai fini dell'affare io uso SEMPRE sospensiva.</p><p></p><p>La uso per i controlli del tecnico (è probabile sia tutto in regola/sappiamo cosa c'è da sistemare, visti i controlli fino ad oggi, ma non si sa mai...) ed a maggior ragione per il mutuo pur avendo quasi sempre pre-profilato i clienti anche da quel punto di vista, non si sa mai, quindi è buona norma, se sei client-oriented e pensi che chiedere compensi solo quando le cose vanno bene (in regime di buona fade di tutti) sia meglio che riscuotere anche quando le cose non funzionano in forza di cavilli...</p><p></p><p>Un mio progetto, che non so se riuscirò a realizzare (anni fa avrei detto che il fallimento era assicurato, oggi molte cose che progetto/ho progettato diventano/sono realtà, incredibilmente), prevede appunto che noi agenti cominciamo a dover comunicare PROPRIO come ci comportiamo in certi frangenti, cioè durante le operazioni VERE che mettiamo in atto quando prendiamo proposta, compresa quella in esame qua.</p><p></p><p>Altro che stelline tipo trip-advisor e recensioni basate sulle sensazioni, un obbrobrio che va bene per una pizza, per un hotel... ma non certo per il lavoro di una agente...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ponz, post: 543442, member: 44631"] Purtroppo nessuno. Si tratta di libera contrattazione, di fatto e la cosa viene confermata dalla doppia firma ex artt. 1341-42 che in teoria sono proprio li a confermare che si è ben compreso e accettato quello che si sottoscrive. Quando io prendo una proposta ci metto dall'ora e mezza alle due ore, di norma, nonostante l'abbia già scritta (le faccio sempre personalizzate) perché so praticamente già tutto quando ci arrivo... molto del tempo è nello spiegare come funziona. Per la scelta tra sospensiva e risolutiva, temo, il tutto nel caso sia legato alle esigenze del mediatore di proteggere il suo """""diritto""""", anche CONTRO (si contro, nel caso, è appropriato) la giusta tutela del cliente incolpevole. La risolutiva io, di principio, la uso prevedendo il caso di quando un fatto certo non è più certo a causa di fatti indipendenti dalla volontà delle parti. Nei casi dove un evento probabile, ma non certo (perché ad oggi non c'è), è importante ai fini dell'affare io uso SEMPRE sospensiva. La uso per i controlli del tecnico (è probabile sia tutto in regola/sappiamo cosa c'è da sistemare, visti i controlli fino ad oggi, ma non si sa mai...) ed a maggior ragione per il mutuo pur avendo quasi sempre pre-profilato i clienti anche da quel punto di vista, non si sa mai, quindi è buona norma, se sei client-oriented e pensi che chiedere compensi solo quando le cose vanno bene (in regime di buona fade di tutti) sia meglio che riscuotere anche quando le cose non funzionano in forza di cavilli... Un mio progetto, che non so se riuscirò a realizzare (anni fa avrei detto che il fallimento era assicurato, oggi molte cose che progetto/ho progettato diventano/sono realtà, incredibilmente), prevede appunto che noi agenti cominciamo a dover comunicare PROPRIO come ci comportiamo in certi frangenti, cioè durante le operazioni VERE che mettiamo in atto quando prendiamo proposta, compresa quella in esame qua. Altro che stelline tipo trip-advisor e recensioni basate sulle sensazioni, un obbrobrio che va bene per una pizza, per un hotel... ma non certo per il lavoro di una agente... [/QUOTE]
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