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Problemi per il rogito dovuti al passaggio da ente urbano ad accessorio
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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 172804" data-attributes="member: 6214"><p>Premesso sempre che non sono un tecnico, e che Salves ti ha risposto al meglio, vorrei provare a tranquillizzarti, con quel poco di esperienza che mi sono fatto leggendo libri di pratica catastale, per darmi risposte del tipo di quella che oggi ci esponi. Spero di non dire troppe castronerie sintetizzando la risposta così:</p><p>1) A catasto terreni venivano classificati come ente urbano le particelle che avevano cessato la loro funzione agricola ed erano divenuti di fatto destinati a scopi urbanistici, con la conseguenza di essere passati al catasto edilizio urbano. Rientrano in esso le piazze, i cortili privati associati ma distinti dalle aree edificate vere e proprie, le aree fabbricabili in contesto urbano.</p><p>2) Le riclassificazioni d'ufficio operate dal catasto non possono modificare la titolarità del bene, che si desume solo dagli atti, registrati alla conservatoria. Spesso il catasto al riguardo introduce errori: non per questo dobbiamo noi andare a produrre documenti nuovi. Vuoi un esempio? Ho scoperto che un terreno acquistato dai condomini a fianco del condominio per adibirlo a parcheggio, dopo una serie di compravendite, volture, successioni, e ripartizione di quote tra gli eredi , succedutesi negli anni , sono state registrate in modo coì grossolano che se sommiamo la quota attribuita a ciascun titolare oggi citato in visura ( e ne mancano....) raggiungiamo una frazione di 66/10 ... Il catasto è riuscito a rifare la moltiplicazione dei pani..</p><p>Gli errori originati da errata azione d'ufficio devono essere corretti gratuitamente a semplice richiesta del titolare.</p><p>3) Risolverai la vendita, almeno credo, pretendendo :</p><p>a) la rettifica dell'attuale dato catastale: se originariamente le particelle erano due, due devono rimanere: la fusione di due particelle è tra l'altro possibile solo se i titolari delle due particelle e le relative quote coincidono. Tipico è il caso citato dall'AdTerritorio (Catasto) quando due coniugi acquistano insieme due stanze contigue all'attuale appartamento di proprietà di un solo coniuge: l'u.i. risultante non sarà mai una particella unica fusa, bensì sarà identificata con due nomi di particelle graffate. E' una situazione molto antipatica per i sistemi informatici, che vorrebbero una semplificazione tecnica. Peccato che il diritto sulla proprietà abbia regole più sofisticate.</p><p>b) L'atto di compravendita riguarderà due immobili: l'appartamento condominiale identificato come foglio/particella/subalterno A, e la quota di comproprietà di 1/12 del lotto foglio/particella/subalterno B su cui insiste la stradina oggetto della "comunione" .</p><p></p><p>Prova a parlarne con un professionista veramente esperto di pratica catastale e con il notaio: non fasciarti la testa prima di rompertela, e parti dal principio che una anomalia burocratica (se non è stata originata da vostre iniziative, tipo richiesta sbagliata di fusione) non può e non deve rappresentare un impedimento <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/wink.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Occhiolino ;)" data-shortname=";)" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 172804, member: 6214"] Premesso sempre che non sono un tecnico, e che Salves ti ha risposto al meglio, vorrei provare a tranquillizzarti, con quel poco di esperienza che mi sono fatto leggendo libri di pratica catastale, per darmi risposte del tipo di quella che oggi ci esponi. Spero di non dire troppe castronerie sintetizzando la risposta così: 1) A catasto terreni venivano classificati come ente urbano le particelle che avevano cessato la loro funzione agricola ed erano divenuti di fatto destinati a scopi urbanistici, con la conseguenza di essere passati al catasto edilizio urbano. Rientrano in esso le piazze, i cortili privati associati ma distinti dalle aree edificate vere e proprie, le aree fabbricabili in contesto urbano. 2) Le riclassificazioni d'ufficio operate dal catasto non possono modificare la titolarità del bene, che si desume solo dagli atti, registrati alla conservatoria. Spesso il catasto al riguardo introduce errori: non per questo dobbiamo noi andare a produrre documenti nuovi. Vuoi un esempio? Ho scoperto che un terreno acquistato dai condomini a fianco del condominio per adibirlo a parcheggio, dopo una serie di compravendite, volture, successioni, e ripartizione di quote tra gli eredi , succedutesi negli anni , sono state registrate in modo coì grossolano che se sommiamo la quota attribuita a ciascun titolare oggi citato in visura ( e ne mancano....) raggiungiamo una frazione di 66/10 ... Il catasto è riuscito a rifare la moltiplicazione dei pani.. Gli errori originati da errata azione d'ufficio devono essere corretti gratuitamente a semplice richiesta del titolare. 3) Risolverai la vendita, almeno credo, pretendendo : a) la rettifica dell'attuale dato catastale: se originariamente le particelle erano due, due devono rimanere: la fusione di due particelle è tra l'altro possibile solo se i titolari delle due particelle e le relative quote coincidono. Tipico è il caso citato dall'AdTerritorio (Catasto) quando due coniugi acquistano insieme due stanze contigue all'attuale appartamento di proprietà di un solo coniuge: l'u.i. risultante non sarà mai una particella unica fusa, bensì sarà identificata con due nomi di particelle graffate. E' una situazione molto antipatica per i sistemi informatici, che vorrebbero una semplificazione tecnica. Peccato che il diritto sulla proprietà abbia regole più sofisticate. b) L'atto di compravendita riguarderà due immobili: l'appartamento condominiale identificato come foglio/particella/subalterno A, e la quota di comproprietà di 1/12 del lotto foglio/particella/subalterno B su cui insiste la stradina oggetto della "comunione" . Prova a parlarne con un professionista veramente esperto di pratica catastale e con il notaio: non fasciarti la testa prima di rompertela, e parti dal principio che una anomalia burocratica (se non è stata originata da vostre iniziative, tipo richiesta sbagliata di fusione) non può e non deve rappresentare un impedimento ;) [/QUOTE]
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