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<blockquote data-quote="Bastimento" data-source="post: 172835" data-attributes="member: 6214"><p>Il fatto che l'accatastamento sia del 51 conferma quanto pensavo: all'epoca la pratica era cartacea, e non esistevano tecnicismi meccanografici ed informatici limitativi delle possibilità di descrizione dell'assetto proprietario.</p><p>Inoltre il catasto aveva (ha tuttora, anche se si vorrebbe diverso) solo scopi fiscali e non di certificazione proprietaria, delegata alla conservatoria.</p><p>Al catasto , se come penso si tratti di <em>errore formale introdotto d'ufficio a seguito di trasferimento dati dal meccanografico alla banca dati computerizzata</em> , ci si potrebbe rivolgere addirittura in via telematica se sei abilitato a consultare il tuo cassetto fiscale c/o l'AdE (ci vuole un pin rilasciato da AdE): occorre citare i riferimenti dei rogiti ecc.</p><p></p><p>Il vero problema è la complessità nel descrivere il problema, e solitamente il Catasto preferisce parlare, a ragione, con un professionista che per abilitazione conosce procedure e regole di accatastamento, e parla cioè lo stesso linguaggio dell'interlocutore d'ufficio.</p><p></p><p>E' bene quindi che deleghi un tecnico (geom, arch, .. comunque uno abilitato all'accatastamento), come suggerito da Salves.</p><p></p><p>Se posso ti allegherò qualche riferimento utile: io non mi sono <em>istruito.. (parola grossa) ..</em> per sostituirmi ai geometri, ma per sapermi spiegare e chiedere loro una soluzione a ragion veduta. Questo perchè purtroppo nella fretta anche loro non si documentano abbastanza... e pensano di aver sempre a che fare con <em>ignoranti</em> ... (ovviamente in senso etimologico) <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":^^:" title="Sorriso :^^:" data-shortname=":^^:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bastimento, post: 172835, member: 6214"] Il fatto che l'accatastamento sia del 51 conferma quanto pensavo: all'epoca la pratica era cartacea, e non esistevano tecnicismi meccanografici ed informatici limitativi delle possibilità di descrizione dell'assetto proprietario. Inoltre il catasto aveva (ha tuttora, anche se si vorrebbe diverso) solo scopi fiscali e non di certificazione proprietaria, delegata alla conservatoria. Al catasto , se come penso si tratti di [I]errore formale introdotto d'ufficio a seguito di trasferimento dati dal meccanografico alla banca dati computerizzata[/I] , ci si potrebbe rivolgere addirittura in via telematica se sei abilitato a consultare il tuo cassetto fiscale c/o l'AdE (ci vuole un pin rilasciato da AdE): occorre citare i riferimenti dei rogiti ecc. Il vero problema è la complessità nel descrivere il problema, e solitamente il Catasto preferisce parlare, a ragione, con un professionista che per abilitazione conosce procedure e regole di accatastamento, e parla cioè lo stesso linguaggio dell'interlocutore d'ufficio. E' bene quindi che deleghi un tecnico (geom, arch, .. comunque uno abilitato all'accatastamento), come suggerito da Salves. Se posso ti allegherò qualche riferimento utile: io non mi sono [I]istruito.. (parola grossa) ..[/I] per sostituirmi ai geometri, ma per sapermi spiegare e chiedere loro una soluzione a ragion veduta. Questo perchè purtroppo nella fretta anche loro non si documentano abbastanza... e pensano di aver sempre a che fare con [I]ignoranti[/I] ... (ovviamente in senso etimologico) :hi: [/QUOTE]
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