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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 772963" data-attributes="member: 55799"><p>Non vedo particolari problemi, se il prezzo che hai spuntato ti va bene e l'oggetto di acquisto, risulta conforme da quanto ti è stato promesso in vendita.</p><p></p><p>Se hanno agito in questo modo, molto probabilmente i mediatori, avevano il titolo per farlo o c'erano le condizioni (sicuramente economiche) per acquisirlo, che non necessariamente deve essere una procura.</p><p></p><p>Procedura che ormai, con la raccolta "a monte", della firma/proposta, tra i due soggetti sarà possibile pure perfezionare "a valle", per il semplice principio che regola i rapporti tra il delegato e il delegante.</p><p>Sempre che riescano ad andare d'accordo fino alla fine..</p><p></p><p>Fossi in te, in questa fase, non mi preoccuperei più di tanto.</p><p>Senza dimenticare di essere cauto.</p><p></p><p>La proposta, rimanda al compromesso e il compromesso rimanderà all'atto definitivo.</p><p></p><p>Tutti campi da giuoco, dove potrai perfezionare e rideterminare ogni aspetto, financo a riuscire a cambiare qualche condizione.</p><p>Comprese quelle che riguardano le provvigioni.</p><p></p><p>Tutte azioni possibili, se procedi nell'acquisto, ma non se finisci in contenzioso.</p><p>Che resta sempre la cosa più antieconomica che uno possa fare.</p><p></p><p>Ti basterà fare una semplice visura, per verificare ed appurare, il vero avente titolo dell'immobile.</p><p></p><p>A quel punto compromesso e rogito, compresa la caparra già versata, tracciabile per legge, dovranno avvenire con quel preciso soggetto, scoprendo il fianco di quell'altro.</p><p></p><p>Avanzando comunque verso la compravendita, potrai avere un quadro fattuale chiaro e ti basterà solamente aspettare, per vedere la società B, versare nella probabile necessità, di una tua connivenza, per poter allineare i dati e concludere correttamente la compravendita, così come si auguravano di fare.</p><p></p><p>Chiaro è, che se c'è stato un doppio giro nella intestazione della proposta, significa che evidentemente, se una società ha l'interesse di vendere, quell'altra avrà un interesse di tipo piu' speculativo.</p><p></p><p>Interessi, probabilmente suscettibili di contrasti, tra le due compagini societarie.</p><p></p><p>Diversamente, avrebbero raccolto subito la proposta intestata al soggetto "originale" e si sarebbero sistemati e liquidati in un secondo momento tra loro, senza doverti coinvolgere con l'intestazione di proposta e caparra imputati ad uno e l'accettazione sottoscritta da quell'altro.</p><p>Evidentemente la fiducia tra i due soggetti soffre un pochino di freddo.</p><p></p><p>Considerato che i soldi, per far quadrare tutta l'economia dell'operazione provengono da te, meglio che fai buon viso a cattivo gioco e vai alleandoti col più forte, mettendo discordia tra i due, cercando di ricavarne un vantaggio economico.</p><p>Piuttosto che scontrarti con entrambi.</p><p></p><p>Perché il mio sospetto è che hai strapagato l'immobile.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 772963, member: 55799"] Non vedo particolari problemi, se il prezzo che hai spuntato ti va bene e l'oggetto di acquisto, risulta conforme da quanto ti è stato promesso in vendita. Se hanno agito in questo modo, molto probabilmente i mediatori, avevano il titolo per farlo o c'erano le condizioni (sicuramente economiche) per acquisirlo, che non necessariamente deve essere una procura. Procedura che ormai, con la raccolta "a monte", della firma/proposta, tra i due soggetti sarà possibile pure perfezionare "a valle", per il semplice principio che regola i rapporti tra il delegato e il delegante. Sempre che riescano ad andare d'accordo fino alla fine.. Fossi in te, in questa fase, non mi preoccuperei più di tanto. Senza dimenticare di essere cauto. La proposta, rimanda al compromesso e il compromesso rimanderà all'atto definitivo. Tutti campi da giuoco, dove potrai perfezionare e rideterminare ogni aspetto, financo a riuscire a cambiare qualche condizione. Comprese quelle che riguardano le provvigioni. Tutte azioni possibili, se procedi nell'acquisto, ma non se finisci in contenzioso. Che resta sempre la cosa più antieconomica che uno possa fare. Ti basterà fare una semplice visura, per verificare ed appurare, il vero avente titolo dell'immobile. A quel punto compromesso e rogito, compresa la caparra già versata, tracciabile per legge, dovranno avvenire con quel preciso soggetto, scoprendo il fianco di quell'altro. Avanzando comunque verso la compravendita, potrai avere un quadro fattuale chiaro e ti basterà solamente aspettare, per vedere la società B, versare nella probabile necessità, di una tua connivenza, per poter allineare i dati e concludere correttamente la compravendita, così come si auguravano di fare. Chiaro è, che se c'è stato un doppio giro nella intestazione della proposta, significa che evidentemente, se una società ha l'interesse di vendere, quell'altra avrà un interesse di tipo piu' speculativo. Interessi, probabilmente suscettibili di contrasti, tra le due compagini societarie. Diversamente, avrebbero raccolto subito la proposta intestata al soggetto "originale" e si sarebbero sistemati e liquidati in un secondo momento tra loro, senza doverti coinvolgere con l'intestazione di proposta e caparra imputati ad uno e l'accettazione sottoscritta da quell'altro. Evidentemente la fiducia tra i due soggetti soffre un pochino di freddo. Considerato che i soldi, per far quadrare tutta l'economia dell'operazione provengono da te, meglio che fai buon viso a cattivo gioco e vai alleandoti col più forte, mettendo discordia tra i due, cercando di ricavarne un vantaggio economico. Piuttosto che scontrarti con entrambi. Perché il mio sospetto è che hai strapagato l'immobile. [/QUOTE]
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