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Testo
<blockquote data-quote="pacomar88" data-source="post: 561592" data-attributes="member: 72614"><p>Salve,</p><p>ho fatto una proposta di acquisto immobiliare a giugno 2017, con il seguente iter di pagamento:</p><p>- 5000 caparra (già dato assegno non ancora consegnato al venditore)</p><p>-15000 da dare entro il 15 settembre</p><p>-saldo da dare entro il 30 settembre.</p><p>La proposta è stata subordinata alla delibera del mutuo.</p><p>La perizia è stata effettuata oggi, e sembra che sia andato tutto bene, manca però ancora ufficialità e relazione del perito che dovrebbe consegnarla tra qualche giorno.</p><p>Inizialmente con l'AI ci eravamo detti di fare un preliminare entro il 15 settembre in concomitanza del secondo step di pagamento, ovvero i 15000, però oggi mi ha comunicato l'AI che il venditore dato che ha problemi a venire perché vive fuori vorrebbe fare direttamente il rogito.</p><p>A questo punto, rileggendo in dettaglio la proposta, mi rendo conto che in realtà essa stessa è un preliminare, corredato da tutti gli articoli di rito, dove uno in particolare recita che al momento dell'accettazione del venditore diventa un contratto preliminare. Credo quindi che la richiesta di andare al rogito direttamente sia lecita.</p><p>Però la mia domanda nasce ora. L'AI mi ha detto che alla luce di questo cambiamento di saltare il preliminare, mi dovrà restituire l'assegno di caparra e dovrò fare un bonifico sull'IBAN del venditore (ovviamente dopo la delibera bancaria)...ma si può fare come cosa? Il notaio non vuole vedere l'assegno?</p><p>E i 15000? Non dovrei dargli anche quelli non appena la banca mi dà l'ok del mutuo o quelli se li prende direttamente al rogito?</p><p>Il mio pensiero è...se lui è impossibilitato a venire per un compromesso...non è meglio lasciare l'assegno di caparra così com'è all'AI, magari facendone anche un secondo da 15000, e poi il venditore se li prende non appena può?</p><p></p><p>Spero di essere stato abbastanza chiaro.</p><p>Grazie a tutti</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pacomar88, post: 561592, member: 72614"] Salve, ho fatto una proposta di acquisto immobiliare a giugno 2017, con il seguente iter di pagamento: - 5000 caparra (già dato assegno non ancora consegnato al venditore) -15000 da dare entro il 15 settembre -saldo da dare entro il 30 settembre. La proposta è stata subordinata alla delibera del mutuo. La perizia è stata effettuata oggi, e sembra che sia andato tutto bene, manca però ancora ufficialità e relazione del perito che dovrebbe consegnarla tra qualche giorno. Inizialmente con l'AI ci eravamo detti di fare un preliminare entro il 15 settembre in concomitanza del secondo step di pagamento, ovvero i 15000, però oggi mi ha comunicato l'AI che il venditore dato che ha problemi a venire perché vive fuori vorrebbe fare direttamente il rogito. A questo punto, rileggendo in dettaglio la proposta, mi rendo conto che in realtà essa stessa è un preliminare, corredato da tutti gli articoli di rito, dove uno in particolare recita che al momento dell'accettazione del venditore diventa un contratto preliminare. Credo quindi che la richiesta di andare al rogito direttamente sia lecita. Però la mia domanda nasce ora. L'AI mi ha detto che alla luce di questo cambiamento di saltare il preliminare, mi dovrà restituire l'assegno di caparra e dovrò fare un bonifico sull'IBAN del venditore (ovviamente dopo la delibera bancaria)...ma si può fare come cosa? Il notaio non vuole vedere l'assegno? E i 15000? Non dovrei dargli anche quelli non appena la banca mi dà l'ok del mutuo o quelli se li prende direttamente al rogito? Il mio pensiero è...se lui è impossibilitato a venire per un compromesso...non è meglio lasciare l'assegno di caparra così com'è all'AI, magari facendone anche un secondo da 15000, e poi il venditore se li prende non appena può? Spero di essere stato abbastanza chiaro. Grazie a tutti [/QUOTE]
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