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L'Esperto Immobiliare Risponde
Catasto Edilizia Urbana Impianti e Certificazioni
Può l'amministratore negare la possibilità di realizzare la messa a terra al singolo condòmino?
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Testo
<blockquote data-quote="Wile" data-source="post: 377335" data-attributes="member: 28968"><p>Suppongo che tu faccia parte della parte "civile" del paese, ovvero dove le leggi si fanno rispettare.</p><p>Sembra un discorso odioso ma tant'e'. E vediamo perche'.</p><p>Con la nuova normativa l'amministratore di condominio e' anche responsabile della sicurezza. Quindi in teoria sarebbe obbligato a chiedere ed imporre a tutti i condòmini la regolarita' degli impianti (sia comuni che privati), a rischio di sanzioni penali in caso di qualsiasi infortunio di natura elettrica che si verificasse nell'intero condominio.</p><p>A livello di parti comuni dovete avere gia' provveduto (lo avete fatto? avete l'impianto codominale a norma?). Senno' in caso di controlli di VVFF e/o ASL sono dolori per tutti il condominio. E soprattutto, l'assicurazione non paga.</p><p>A livello di parti private dovrebbe chiedervi tutte le certificazioni di messa a norma, o quantomeno una autocertificazione (su questo non so se ci sono state ulteriori rievisioni che la escludono) da parte del proprietario nella quale si assume la responsabilita' della conformita' di impianto (con le conseguenze legali riguardo la eventuale falsa dichiarazione).</p><p>Detto cio' a mio parere l'opporsi alla messa a norma di un condomino e' assurdo e perfettamente impugnabile in ogni sede, in quanto vieterebbe un obbligo di legge che tra l'altro e' LUI obbligato e deputato a richiedere e garantire. Puo' solo eccepire dove passare per il decoro della facciata e imporre il ripristino delle parti comuni (traccia e pavimento in cotto lo devi riparare come in origine, niente tagli inestetici lasciati li'), ma se il tecnico lo impone puo' farci ben poco.</p><p></p><p>Questo a norma di legge. Se poi siete nel classico condominio "all'italiana" in cui l'amministratore e' solo il gabelliere tieniconti reesponsabile di tutto e di niente, pronto a deliberare spese assurde, vietare i fiori sui pianerottoli e lasciare i panni stesi gocciolanti alla "sciura maria" perche' c'ha due poppe cosi', allora li' vige la legge della giungla.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Wile, post: 377335, member: 28968"] Suppongo che tu faccia parte della parte "civile" del paese, ovvero dove le leggi si fanno rispettare. Sembra un discorso odioso ma tant'e'. E vediamo perche'. Con la nuova normativa l'amministratore di condominio e' anche responsabile della sicurezza. Quindi in teoria sarebbe obbligato a chiedere ed imporre a tutti i condòmini la regolarita' degli impianti (sia comuni che privati), a rischio di sanzioni penali in caso di qualsiasi infortunio di natura elettrica che si verificasse nell'intero condominio. A livello di parti comuni dovete avere gia' provveduto (lo avete fatto? avete l'impianto codominale a norma?). Senno' in caso di controlli di VVFF e/o ASL sono dolori per tutti il condominio. E soprattutto, l'assicurazione non paga. A livello di parti private dovrebbe chiedervi tutte le certificazioni di messa a norma, o quantomeno una autocertificazione (su questo non so se ci sono state ulteriori rievisioni che la escludono) da parte del proprietario nella quale si assume la responsabilita' della conformita' di impianto (con le conseguenze legali riguardo la eventuale falsa dichiarazione). Detto cio' a mio parere l'opporsi alla messa a norma di un condomino e' assurdo e perfettamente impugnabile in ogni sede, in quanto vieterebbe un obbligo di legge che tra l'altro e' LUI obbligato e deputato a richiedere e garantire. Puo' solo eccepire dove passare per il decoro della facciata e imporre il ripristino delle parti comuni (traccia e pavimento in cotto lo devi riparare come in origine, niente tagli inestetici lasciati li'), ma se il tecnico lo impone puo' farci ben poco. Questo a norma di legge. Se poi siete nel classico condominio "all'italiana" in cui l'amministratore e' solo il gabelliere tieniconti reesponsabile di tutto e di niente, pronto a deliberare spese assurde, vietare i fiori sui pianerottoli e lasciare i panni stesi gocciolanti alla "sciura maria" perche' c'ha due poppe cosi', allora li' vige la legge della giungla. [/QUOTE]
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Può l'amministratore negare la possibilità di realizzare la messa a terra al singolo condòmino?
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