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<blockquote data-quote="pensoperme" data-source="post: 120683" data-attributes="member: 17838"><p>E perché dovrei farlo? <img src="/styles/default/xenforo/smilies.emoji/people/slight_smile.emoji.svg" class="smilie" loading="lazy" alt=":)" title="Lieve sorriso :)" data-shortname=":)" /> Non ti pare abbastanza aver portato alla attenzione cose che non non conoscevi? Se avessi delle risposte, non starei a fare la maieutica, le scriverei per esteso, credo. Sinceramente credo che sia importante avere dubbi, più delle certezze. Se riesci a vere dubbi e ad elaborarli, puoi cominciare ad avere il bisogno di cercare nuove idee, soluzioni, progetti e ad abbandonare la passività. Importante è non chiudersi in percorsi mentali che si arrotolano su se stessi, come riconoscerli? Io uso questo principio per me: quando vedi che discuti delle solite cose da più di 6 mesi, probabilmente stai discutendo inutilmente, puoi pure continuare a farlo, ma almeno siine cosciente.</p><p>Dal mio punto di vista parlate molto dei vostri diritti o doveri, ma non provate approcci che siano rivolti al cliente, il solo pensare che i vostri obblighi siano un qualcosa che vi qualifichi automaticamente agli occhi del cliente (siamo noi i professionisti) a mio modesto parere è un limite, un modo di pensare molto rivolto ai vostri interessi, dimenticando spesso che i vostri interessi sono i vostri clienti. Non sentite corpo, non vi sentite responsabili se un vostro collega si comporta male, lo emarginate, ne prendete le distanze, spesso, elevandovi (auto-referenziandovi) e dicendo che voi non fareste mai quegli errori e che non li avete mai fatti. Io che sono dall'altra parte, lo leggo come una difesa a prescindere e una auto-assoluzione. "Sono sempre gli altri, quelli cattivi, a danneggiarci, noi siamo buoni, non sbagliamo, non sporchiamo per terra". Anche se fosse vero non è quello che vogliamo sentirvi dire. Quando uno dei 100 clienti insoddisfatti (su 10mila clienti dei quali 9900 soddisfatti, ok?) si lamenta su un forum di aver firmato una proposta con scadenza 60 giorni non ci deve esser condanna del collega come mela marcia, eccezione, perché per la percezione del cliente l'eccezione non è l'agente scorretto, ma quello corretto che ancora deve trovare.</p><p>Chiaro che nessuno è responsabile dell'azione di altri, ma insieme invece, come categoria, ne siete tutti responsabili.</p><p>Siccome è impossibile pretendere dallo stato italiano che faccia rispettare le leggi e tuteli questi cittadini e chi opera correttamente, visto la sua naturale efficienza, io ritengo che tocchi a voi.</p><p>Come?</p><p>Bellissima domanda, credo che se avessi una risposta certa dovrei come minimo vendervela.</p><p>Voi siete sicuri di esservi mai fatto carico, veramente, di queste cose?</p><p>O vi siete solo preoccupati di prenderne le distanze? (noi siamo buoni, loro sono gli orchi cattivi)</p><p>A chi pensate interessi risolvere queste problematiche davvero, o meglio, a chi pensate dovrebbe interessare?</p><p>Pensate che basti davvero prenderne le distanze e continuare come avete sempre fatto, perché "non tocca certo a voi" sistemare le cose?</p><p>Pensate che basta scrivere sui forum per risolvere i problemi che vi attanaglino, uno su tutti la totale perdita di appeal sulla vostra clientela?</p><p>Voglio chiarirvi che non c'è accusa, non c'è condanna in quanto dico, cerco di mettermi nei vostri panni e di ragionare come ragionerei... ma forse lo faccio perché non sono mai stato un agente immobiliare... si potrebbe pensare.. ma è davvero così importante?</p><p>Queste mie domande non chiedono risposte perché non ne hanno di assolute.</p><p>Ce ne sarebbero altre mille, ma credo che voi che svolgete il vostro lavoro tutti i giorni possiate individuare cosa magari avreste potuto fare, giorno per giorno, per eliminare i problemi dei quali vi lamentate, di sicuro posso solo dirvi che quanto avete fatto fino ad oggi non è sufficiente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pensoperme, post: 120683, member: 17838"] E perché dovrei farlo? :) Non ti pare abbastanza aver portato alla attenzione cose che non non conoscevi? Se avessi delle risposte, non starei a fare la maieutica, le scriverei per esteso, credo. Sinceramente credo che sia importante avere dubbi, più delle certezze. Se riesci a vere dubbi e ad elaborarli, puoi cominciare ad avere il bisogno di cercare nuove idee, soluzioni, progetti e ad abbandonare la passività. Importante è non chiudersi in percorsi mentali che si arrotolano su se stessi, come riconoscerli? Io uso questo principio per me: quando vedi che discuti delle solite cose da più di 6 mesi, probabilmente stai discutendo inutilmente, puoi pure continuare a farlo, ma almeno siine cosciente. Dal mio punto di vista parlate molto dei vostri diritti o doveri, ma non provate approcci che siano rivolti al cliente, il solo pensare che i vostri obblighi siano un qualcosa che vi qualifichi automaticamente agli occhi del cliente (siamo noi i professionisti) a mio modesto parere è un limite, un modo di pensare molto rivolto ai vostri interessi, dimenticando spesso che i vostri interessi sono i vostri clienti. Non sentite corpo, non vi sentite responsabili se un vostro collega si comporta male, lo emarginate, ne prendete le distanze, spesso, elevandovi (auto-referenziandovi) e dicendo che voi non fareste mai quegli errori e che non li avete mai fatti. Io che sono dall'altra parte, lo leggo come una difesa a prescindere e una auto-assoluzione. "Sono sempre gli altri, quelli cattivi, a danneggiarci, noi siamo buoni, non sbagliamo, non sporchiamo per terra". Anche se fosse vero non è quello che vogliamo sentirvi dire. Quando uno dei 100 clienti insoddisfatti (su 10mila clienti dei quali 9900 soddisfatti, ok?) si lamenta su un forum di aver firmato una proposta con scadenza 60 giorni non ci deve esser condanna del collega come mela marcia, eccezione, perché per la percezione del cliente l'eccezione non è l'agente scorretto, ma quello corretto che ancora deve trovare. Chiaro che nessuno è responsabile dell'azione di altri, ma insieme invece, come categoria, ne siete tutti responsabili. Siccome è impossibile pretendere dallo stato italiano che faccia rispettare le leggi e tuteli questi cittadini e chi opera correttamente, visto la sua naturale efficienza, io ritengo che tocchi a voi. Come? Bellissima domanda, credo che se avessi una risposta certa dovrei come minimo vendervela. Voi siete sicuri di esservi mai fatto carico, veramente, di queste cose? O vi siete solo preoccupati di prenderne le distanze? (noi siamo buoni, loro sono gli orchi cattivi) A chi pensate interessi risolvere queste problematiche davvero, o meglio, a chi pensate dovrebbe interessare? Pensate che basti davvero prenderne le distanze e continuare come avete sempre fatto, perché "non tocca certo a voi" sistemare le cose? Pensate che basta scrivere sui forum per risolvere i problemi che vi attanaglino, uno su tutti la totale perdita di appeal sulla vostra clientela? Voglio chiarirvi che non c'è accusa, non c'è condanna in quanto dico, cerco di mettermi nei vostri panni e di ragionare come ragionerei... ma forse lo faccio perché non sono mai stato un agente immobiliare... si potrebbe pensare.. ma è davvero così importante? Queste mie domande non chiedono risposte perché non ne hanno di assolute. Ce ne sarebbero altre mille, ma credo che voi che svolgete il vostro lavoro tutti i giorni possiate individuare cosa magari avreste potuto fare, giorno per giorno, per eliminare i problemi dei quali vi lamentate, di sicuro posso solo dirvi che quanto avete fatto fino ad oggi non è sufficiente. [/QUOTE]
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