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Testo
<blockquote data-quote="francesca63" data-source="post: 584425" data-attributes="member: 72232"><p>In pendenza della condizione sospensiva le parti devono comportarsi secondo buona fede, ed il contratto è perfettamente valido, seppur non efficace.</p><p>Non è previsto un recesso " senza conseguenze".</p><p>Se il venditore vuole tirarsi indietro prima del giorno previsto per l'eventuale avveramento della condizione dovrà pagare le provvigioni.</p><p>L'acquirente dovrebbe pagarle ( e poi richiedere al venditore il risarcimento del danno subito, comprensivo di provvigioni), ma da agente forse a lui non le chiederei.</p><p></p><p>A parte che per la banca potrebbe non essere sufficiente per erogare il mutuo , non è chiaro se l'azione di riduzione è una condizione sospensiva, o una delle obbligazioni assunte.</p><p></p><p></p><p>Il contratto è concluso, valido ma non efficace.</p><p></p><p></p><p>Non dici nulla sui tempi della donazione ( a quanto risale, e se il donante è già morto , e da quanto).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="francesca63, post: 584425, member: 72232"] In pendenza della condizione sospensiva le parti devono comportarsi secondo buona fede, ed il contratto è perfettamente valido, seppur non efficace. Non è previsto un recesso " senza conseguenze". Se il venditore vuole tirarsi indietro prima del giorno previsto per l'eventuale avveramento della condizione dovrà pagare le provvigioni. L'acquirente dovrebbe pagarle ( e poi richiedere al venditore il risarcimento del danno subito, comprensivo di provvigioni), ma da agente forse a lui non le chiederei. A parte che per la banca potrebbe non essere sufficiente per erogare il mutuo , non è chiaro se l'azione di riduzione è una condizione sospensiva, o una delle obbligazioni assunte. Il contratto è concluso, valido ma non efficace. Non dici nulla sui tempi della donazione ( a quanto risale, e se il donante è già morto , e da quanto). [/QUOTE]
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