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<blockquote data-quote="Junior" data-source="post: 767714" data-attributes="member: 84219"><p>Buongiorno.</p><p>I contratti con clausole sospensive andrebbero di regola registrati. Dico 'di regola' perché sta nel buon senso dell'agente immobiliare capire cosa sia più conveniente fare. Ad esempio in caso di clausola sospensiva del mutuo è meglio aspettare che l'acquirente abbia avuto conferma del mutuo (solitamente entro un mese dovrebbe avere conferma dalla banca, o per lo meno questi sono i tempi nella mia zona, non so quali siano i tempi di risposta della banca in questione) e poi proseguire con il compromesso e la sua registrazione (per evitare ripensamenti della parte acquirente e quindi 'furbate' in cui il cliente ci ripensa e nemmeno coinvolge la banca potresti inserire nella proposta la clausola che l'acquirente ha l'onere di dimostrare in caso di negazione del mutuo da parte della banca tale negazione. Es. Dichiarazione scritta dalla banca)</p><p>Nel caso invece di 'sospensive' come la consegna dell'immobile libero e quindi senza affittuario considerando le lunghe tempistiche (partendo dal presupposto che sarebbe ovviamente meglio vendere un immobile gia vuoto) è bene non attendere realizzando quindi un compromesso con clausole ben pensate e date precise.</p><p>Per fare questo prima di tutto il proprietario/venditore deve inviare raccomandata all'inquilino per la disdetta del contratto e per chiedere se vuole avvalersi del diritto di prelazione (cosa che si spera abbia già fatto prima di proporlo in vendita). Una volta stabilite le date di consegna la parte acquirente potrebbe volere qualche sicurezza in più e a tal fine si potrebbe inserire una penale per un eventuale ritardo nella consegna. Anche se non so quanto il venditore possa essere conciliante visto che potrebbe pensare che non dipenda da lui il ritardo ma dal suo inquilino. Almeno dovrebbe accettare il rimborso di tutte le spese sostenute dalla parte acquirente in caso di superamento di un limite temporale, termine ultimo ed essenziale (cosa che comunque sarebbe obbligato a dare in caso di richiesta dei danni da parte dell'acquirente).</p><p>Sta a te valutare se qualche soggetto è poco chiaro e/o poco serio e tutelare l'altra parte (che in caso di 'litigate' più serie o nelle peggiori ipotesi 'cause' essendo la parte più ligia sarebbe meglio averla dalla tua parte).</p><p>PER TUTELARE TE ti consiglio di fare TUTTE le comunicazioni di questa trattativa SCRITTE (es via mail) e per le comunicazioni orali ripeterle comunque in forma scritta così da poter dimostrare il tuo operato.</p><p>Infine, non avertene a male e non prenderla come un'aspra critica...è solo un sincero consiglio, per tutelarti davvero dovresti essere ben informata e formata prima di inbarcarti in una proposta del genere. In realtà proposte di questo genere sono piuttosto comuni e in relata piuttosto semplici. Ripeto, non è paer cattiveria, va benissimo chiedere consigli (e come vedi siamo ben lieti di aiutare) ma se ti manda in confusione una situazione del genere può darsi che ti serva ancora un po' di formazione. In fin dei conti ne va della tua reputazione professionale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Junior, post: 767714, member: 84219"] Buongiorno. I contratti con clausole sospensive andrebbero di regola registrati. Dico 'di regola' perché sta nel buon senso dell'agente immobiliare capire cosa sia più conveniente fare. Ad esempio in caso di clausola sospensiva del mutuo è meglio aspettare che l'acquirente abbia avuto conferma del mutuo (solitamente entro un mese dovrebbe avere conferma dalla banca, o per lo meno questi sono i tempi nella mia zona, non so quali siano i tempi di risposta della banca in questione) e poi proseguire con il compromesso e la sua registrazione (per evitare ripensamenti della parte acquirente e quindi 'furbate' in cui il cliente ci ripensa e nemmeno coinvolge la banca potresti inserire nella proposta la clausola che l'acquirente ha l'onere di dimostrare in caso di negazione del mutuo da parte della banca tale negazione. Es. Dichiarazione scritta dalla banca) Nel caso invece di 'sospensive' come la consegna dell'immobile libero e quindi senza affittuario considerando le lunghe tempistiche (partendo dal presupposto che sarebbe ovviamente meglio vendere un immobile gia vuoto) è bene non attendere realizzando quindi un compromesso con clausole ben pensate e date precise. Per fare questo prima di tutto il proprietario/venditore deve inviare raccomandata all'inquilino per la disdetta del contratto e per chiedere se vuole avvalersi del diritto di prelazione (cosa che si spera abbia già fatto prima di proporlo in vendita). Una volta stabilite le date di consegna la parte acquirente potrebbe volere qualche sicurezza in più e a tal fine si potrebbe inserire una penale per un eventuale ritardo nella consegna. Anche se non so quanto il venditore possa essere conciliante visto che potrebbe pensare che non dipenda da lui il ritardo ma dal suo inquilino. Almeno dovrebbe accettare il rimborso di tutte le spese sostenute dalla parte acquirente in caso di superamento di un limite temporale, termine ultimo ed essenziale (cosa che comunque sarebbe obbligato a dare in caso di richiesta dei danni da parte dell'acquirente). Sta a te valutare se qualche soggetto è poco chiaro e/o poco serio e tutelare l'altra parte (che in caso di 'litigate' più serie o nelle peggiori ipotesi 'cause' essendo la parte più ligia sarebbe meglio averla dalla tua parte). PER TUTELARE TE ti consiglio di fare TUTTE le comunicazioni di questa trattativa SCRITTE (es via mail) e per le comunicazioni orali ripeterle comunque in forma scritta così da poter dimostrare il tuo operato. Infine, non avertene a male e non prenderla come un'aspra critica...è solo un sincero consiglio, per tutelarti davvero dovresti essere ben informata e formata prima di inbarcarti in una proposta del genere. In realtà proposte di questo genere sono piuttosto comuni e in relata piuttosto semplici. Ripeto, non è paer cattiveria, va benissimo chiedere consigli (e come vedi siamo ben lieti di aiutare) ma se ti manda in confusione una situazione del genere può darsi che ti serva ancora un po' di formazione. In fin dei conti ne va della tua reputazione professionale. [/QUOTE]
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