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<blockquote data-quote="ngrz" data-source="post: 623698" data-attributes="member: 78200"><p>Buongiorno a tutti</p><p>avevo individuato l'immobile per cui ho sottoscritto la proposta d'acquisto. Tale immobile è affetto da difformità urbanistiche e catastali per cui ho firmato un allegato in cui esprimo la volontà di acquistare tale immobile nello stato in cui si trova. L'agenzia e la società di mediazione creditizia non mi avevano informato circa le conseguenze, ossia il fatto che l'immobile non può essere soggetto a mutuo nè a rogito per vie legali, nel senso che questo comporta dichiarazioni mendaci davanti al notaio e sotterfugi con il perito della banca.</p><p>Accettata la proposta da parte del venditore, prendo coscienza delle conseguenze ammve e penali e mando subito una revoca formale con l'esplicita motivazione che tale immobile, appunto non è mutuabile e rogitabile, e richiedo la restituzione del primo assegno che ho dovuto dare (intestato al venditore e depositato in agenzia). il secondo assegno lo avrei dovuto versare allo scioglimento del subordine. C'è scritto sulla proposta che il primo E il secondo assegno costituiscono caparra confirmatoria.</p><p>Inoltre l'altra cosa che mi avevano prospettato è la maggiorazione del dichiarato in atto per ottenere il mutuo e che se il perito avesse dato parere negativo, mi avevano detto che avrei dovuto io stesso provvedere a ripristinare le difformità prima del rogito. Cosa che non mi sembra assolutamente legale.</p><p>Le mie domande sono le seguenti:</p><p>- rischio di perdere la caparra versata col primo assegno?</p><p>- rischio di perdere il secondo assegno non versato?</p><p>- rischio delle conseguenze amministrative e penali?</p><p>Non appena ho preso contezza della situazione mi sono subito tirato indietro per evitare problemi. é la prima volta che acquisto casa e sono inesperto.</p><p></p><p>Grazie</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ngrz, post: 623698, member: 78200"] Buongiorno a tutti avevo individuato l'immobile per cui ho sottoscritto la proposta d'acquisto. Tale immobile è affetto da difformità urbanistiche e catastali per cui ho firmato un allegato in cui esprimo la volontà di acquistare tale immobile nello stato in cui si trova. L'agenzia e la società di mediazione creditizia non mi avevano informato circa le conseguenze, ossia il fatto che l'immobile non può essere soggetto a mutuo nè a rogito per vie legali, nel senso che questo comporta dichiarazioni mendaci davanti al notaio e sotterfugi con il perito della banca. Accettata la proposta da parte del venditore, prendo coscienza delle conseguenze ammve e penali e mando subito una revoca formale con l'esplicita motivazione che tale immobile, appunto non è mutuabile e rogitabile, e richiedo la restituzione del primo assegno che ho dovuto dare (intestato al venditore e depositato in agenzia). il secondo assegno lo avrei dovuto versare allo scioglimento del subordine. C'è scritto sulla proposta che il primo E il secondo assegno costituiscono caparra confirmatoria. Inoltre l'altra cosa che mi avevano prospettato è la maggiorazione del dichiarato in atto per ottenere il mutuo e che se il perito avesse dato parere negativo, mi avevano detto che avrei dovuto io stesso provvedere a ripristinare le difformità prima del rogito. Cosa che non mi sembra assolutamente legale. Le mie domande sono le seguenti: - rischio di perdere la caparra versata col primo assegno? - rischio di perdere il secondo assegno non versato? - rischio delle conseguenze amministrative e penali? Non appena ho preso contezza della situazione mi sono subito tirato indietro per evitare problemi. é la prima volta che acquisto casa e sono inesperto. Grazie [/QUOTE]
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