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<blockquote data-quote="Zagonara Emanuele" data-source="post: 587283" data-attributes="member: 70606"><p>Ciò che riporti dal sito Sicet corrisponde a ciò che ho scritto io.</p><p>Mi rendo conto rileggendo il mio intervento (nella prima parte) che ho fatto un pò di confusione citando i contratti concordati stipulati prima del 2017 e definendoli "nuovi accordi territoriali", in realtà quei contratti (stipulati prima del 2017) sono i "vecchi accordi territoriali".</p><p></p><p></p><p>In merito alla questione, concordo con te, nell'affermare che la nostra "professione" è sempre più oggetto di assalti e sconfinamenti da parte di chiunque e che le associazioni sindacali sono spesso inefficaci per non dire assenti.</p><p></p><p>Per quanto riguarda l'onere a carico del proprietario dell'immobile di dover ottenere l'approvazione al contratto stipulato, direi che è una ennesima seccatura ma del tutto superabile.</p><p></p><p>In questo mese ho stipulato 3 contratti a canone concordato.</p><p>Uno è stato approvato dalla Confedilizia nel giro di 10 minuti e al costo di € 30,00, 1 è stato approvato dall'ASPI al costo di € 30,00 ed uno dopo un mese che è sulla scrivania del SUNIA non ha ancora ottenuto l'approvazione.</p><p>Il proprietario dell'immobile per il quale è stato stipulato quest'ultimo contratto è andato proprio questa mattina a riturarlo (non approvato) per portarlo alla Confedilizia per l'approvazione, e conto di averlo domani in giornata.</p><p></p><p>In merito al costo mi sono organizzato in maniera tale da spiegare la normativa ai proprietari dell'immobile, in sede di stipula del contratto e di lasciar decidere a loro come muoversi (alcuni sono già associati e/o tesserati presso i sindacati che hanno partecipato alla firma degli accordi territoriali).</p><p>Se sono tesserati li invito a recarsi presso la loro associazione sindacale, diversamente, li dirotto alla confedelizia che chiede la somma sopra riportata anche per i non tesserati.</p><p></p><p>Qualora il cliente non abbia tempo e/o voglia di andare al sindacato, mi offro di farlo io, chiedendo un extra (semplicemente invio via mail il contratto e l'allegato "N" all'associazione e passo poi a ritirare la "dichiarazione di approvazione" con tutta calma.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Zagonara Emanuele, post: 587283, member: 70606"] Ciò che riporti dal sito Sicet corrisponde a ciò che ho scritto io. Mi rendo conto rileggendo il mio intervento (nella prima parte) che ho fatto un pò di confusione citando i contratti concordati stipulati prima del 2017 e definendoli "nuovi accordi territoriali", in realtà quei contratti (stipulati prima del 2017) sono i "vecchi accordi territoriali". In merito alla questione, concordo con te, nell'affermare che la nostra "professione" è sempre più oggetto di assalti e sconfinamenti da parte di chiunque e che le associazioni sindacali sono spesso inefficaci per non dire assenti. Per quanto riguarda l'onere a carico del proprietario dell'immobile di dover ottenere l'approvazione al contratto stipulato, direi che è una ennesima seccatura ma del tutto superabile. In questo mese ho stipulato 3 contratti a canone concordato. Uno è stato approvato dalla Confedilizia nel giro di 10 minuti e al costo di € 30,00, 1 è stato approvato dall'ASPI al costo di € 30,00 ed uno dopo un mese che è sulla scrivania del SUNIA non ha ancora ottenuto l'approvazione. Il proprietario dell'immobile per il quale è stato stipulato quest'ultimo contratto è andato proprio questa mattina a riturarlo (non approvato) per portarlo alla Confedilizia per l'approvazione, e conto di averlo domani in giornata. In merito al costo mi sono organizzato in maniera tale da spiegare la normativa ai proprietari dell'immobile, in sede di stipula del contratto e di lasciar decidere a loro come muoversi (alcuni sono già associati e/o tesserati presso i sindacati che hanno partecipato alla firma degli accordi territoriali). Se sono tesserati li invito a recarsi presso la loro associazione sindacale, diversamente, li dirotto alla confedelizia che chiede la somma sopra riportata anche per i non tesserati. Qualora il cliente non abbia tempo e/o voglia di andare al sindacato, mi offro di farlo io, chiedendo un extra (semplicemente invio via mail il contratto e l'allegato "N" all'associazione e passo poi a ritirare la "dichiarazione di approvazione" con tutta calma. [/QUOTE]
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