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Rinuncia all'eredita', Diritto di abitazione e Trascrizione
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Testo
<blockquote data-quote="Luna_" data-source="post: 480496" data-attributes="member: 47550"><p>Innanzitutto, grazie per le delucidazioni.</p><p>Chiariamo che e' la prima volta che ci occupiamo di cose relative a leggi, CC, catasto, Ade,Conservatoria etc, per cui perdonate termini non appropriati, inesattezze procedurali etc.</p><p>Vorremmo chiarirci le idee riguardo a cosa comporta, in tutti i sensi, anche solo ipoteticamente, essere proprietari di una parte di immobile gravato da diritto di abitazione, come tutelare il piu' possibile tale diritto per ns. padre, come valorizzare al meglio tale proprieta' etc.<strong><span style="color: #ff0000">Non comporta nulla di che. Valorizzare la proprietà gravata da un diritto di abitazione? Nessuno.</span></strong></p><p><strong><span style="color: #ff0000"></span></strong></p><p>I ns dubbi relativi all'opportunita' della trascrizione in voltura del diritto di abitazione nascono alla luce di questi commenti a delle sentenze (<a href="http://www.filodiritto.com/articoli/2013/03/i-diritti-di-abitazione-ed-uso-del-coniuge-superstite-dopo-la-sentenza-della-corte-di-cassazione-a-sezioni-unite-civili-27-febbraio-2013-n-4847" target="_blank">1</a> <a href="http://www.spiaaldiritto.it/articolo.php?id=76" target="_blank">2</a> <a href="http://servizi.cmcatrianerone.pu.it/resources/centroservizi/TRIBUTI/diritto%20abitazione%20540%20trascrizione_definitivo%201.12.2012_2.pdf" target="_blank">3</a> tanto per citarne alcuni), che al di la' dei fatti specifici, suggerirebbero la trascrizione per un pieno e chiaro esercizio del diritto di abitazione etc. .Cio' posto, visto che, a quanto pare, la maniera piu' lineare per la pubblicita' ( la trascrizione al catasto, alla conservatoria, che appaia a terzi in visura) sarebbe stata quella di esplicitare tale diritto in Dichiarazione di Successione (come <a href="https://www.immobilio.it/threads/alla-morte-del-coniuge-il-diritto-di-abitazione.31756/" target="_blank">da thread di Immobilio</a>) per richiamarlo in voltura,</p><p>ci chiedevamo quale puo' essere la maniera meno onerosa per farlo oggi, se integrare ove possibile la Dichiarazione di Successione, se esiste un procedura dell'AdE gia' predisposta , modulistica etc.</p><p><strong><span style="color: #ff0000">Andiamo per gradi. La Dichiarazione di Successione altro non è che un adempimento fiscale e non un atto idoneo ad effettuare trascrizioni. Tuttavia parte di dottrina ammette tale fattispecie, molto minoritaria, stante la scarsa valenza di autenticità di questo mero adempimento fiscale. La trascrizione mediante presentazione dich.di successione non avrebbe alcuna valenza civilistica ma solo funzione di pubblicità-notizia.</span></strong></p><p><strong><span style="color: #ff0000">Altra possibilità: atto notorio e dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Molta diffidenza per questa modalità e utilizzo credo pari a zero.</span></strong></p><p><strong><span style="color: #ff0000">Quindi, come c.c. insegna se non hai un valido titolo idoneo per la trascrizione (atto pubblico, scrittura privata autenticata, sentenza) non puoi fare un fico secco. Tuo padre per assurdo dovrebbe effettuare un'accettazione espressa di questo diritto con evidenti costi notarili.Ma a che pro?</span></strong></p><p><strong><span style="color: #ff0000">Come ho sottolineato sin dall'inizio siamo d'innanzi un legato ex lege, basato quindi su espressa volontà legislativa e non su quella del de cuius. In più manca un titolo idoneo alla trascrizione. Capito adesso?</span></strong></p><p><strong><span style="color: #ff0000">Opporre il diritto di abitazione non necessita di pubblicità alcuna. lo si acquisisce per legge e "ignorantia legis non excusat".</span></strong></p><p><strong><span style="color: #ff0000">Sempre come ho già scritto il solo fatto che il defunto fosse coniugato, cosa che si evince da un banale stato di famiglia, la dice tutta.</span></strong></p><p><strong><span style="color: #ff0000">Quindi, un diritto già forte di suo non ha bisogno di ulteriori. </span></strong></p><p><strong><span style="color: #ff0000">Spero stavolta di essere stata esauriente. (avendo il pc e non lo smart scrivere un papello è venuto molto più semplice)</span></strong></p><p><strong></strong></p><p>Inoltre, qualora si riesca a far apparire in visura il diritto di abitazione, all'estinzione dello stesso</p><p>(implicitamente: cambio di residenza o decesso; esplicitamente: rinuncia al diritto di abitazione) per cancellare tale iscrizione dovrebbe essere necessario notificarlo all'AdE con procedura analoga alla riunione di usufrutto, giusto?<strong><span style="color: #ff0000"> La rinuncia al diritto di abitazione va fatta per atto pubblico. Per il resto nelle altre ipotesi il diritto si estingue e non devi fare nulla di nulla.</span></strong></p><p><strong><span style="color: #ff0000"></span></strong></p><p>Ed infine, se qualcuno avesse bisogno di un prestito,qualora si trovi qualcuno disposto a concederlo</p><p>producendo come garanzia la proprieta' di 1/3 di immobile gravato da diritto di abitazione, il valore di tale parte e' equiparabile a quella di 1/3 della nuda proprieta', giusto?<strong> <span style="color: #ff0000">Su questo non saprei ma credo sia difficile perché non solo stai parlando di una quota e la banca di una quota non se ne fa nulla, ma altresì di una quota gravata da diritto di abitazione. Trai le conclusioni.</span></strong></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Luna_, post: 480496, member: 47550"] Innanzitutto, grazie per le delucidazioni. Chiariamo che e' la prima volta che ci occupiamo di cose relative a leggi, CC, catasto, Ade,Conservatoria etc, per cui perdonate termini non appropriati, inesattezze procedurali etc. Vorremmo chiarirci le idee riguardo a cosa comporta, in tutti i sensi, anche solo ipoteticamente, essere proprietari di una parte di immobile gravato da diritto di abitazione, come tutelare il piu' possibile tale diritto per ns. padre, come valorizzare al meglio tale proprieta' etc.[B][COLOR=#ff0000]Non comporta nulla di che. Valorizzare la proprietà gravata da un diritto di abitazione? Nessuno. [/COLOR][/B] I ns dubbi relativi all'opportunita' della trascrizione in voltura del diritto di abitazione nascono alla luce di questi commenti a delle sentenze ([URL='http://www.filodiritto.com/articoli/2013/03/i-diritti-di-abitazione-ed-uso-del-coniuge-superstite-dopo-la-sentenza-della-corte-di-cassazione-a-sezioni-unite-civili-27-febbraio-2013-n-4847']1[/URL] [URL='http://www.spiaaldiritto.it/articolo.php?id=76']2[/URL] [URL='http://servizi.cmcatrianerone.pu.it/resources/centroservizi/TRIBUTI/diritto%20abitazione%20540%20trascrizione_definitivo%201.12.2012_2.pdf']3[/URL] tanto per citarne alcuni), che al di la' dei fatti specifici, suggerirebbero la trascrizione per un pieno e chiaro esercizio del diritto di abitazione etc. .Cio' posto, visto che, a quanto pare, la maniera piu' lineare per la pubblicita' ( la trascrizione al catasto, alla conservatoria, che appaia a terzi in visura) sarebbe stata quella di esplicitare tale diritto in Dichiarazione di Successione (come [URL='https://www.immobilio.it/threads/alla-morte-del-coniuge-il-diritto-di-abitazione.31756/']da thread di Immobilio[/URL]) per richiamarlo in voltura, ci chiedevamo quale puo' essere la maniera meno onerosa per farlo oggi, se integrare ove possibile la Dichiarazione di Successione, se esiste un procedura dell'AdE gia' predisposta , modulistica etc. [B][COLOR=#ff0000]Andiamo per gradi. La Dichiarazione di Successione altro non è che un adempimento fiscale e non un atto idoneo ad effettuare trascrizioni. Tuttavia parte di dottrina ammette tale fattispecie, molto minoritaria, stante la scarsa valenza di autenticità di questo mero adempimento fiscale. La trascrizione mediante presentazione dich.di successione non avrebbe alcuna valenza civilistica ma solo funzione di pubblicità-notizia. Altra possibilità: atto notorio e dichiarazione sostitutiva di atto notorio. Molta diffidenza per questa modalità e utilizzo credo pari a zero. Quindi, come c.c. insegna se non hai un valido titolo idoneo per la trascrizione (atto pubblico, scrittura privata autenticata, sentenza) non puoi fare un fico secco. Tuo padre per assurdo dovrebbe effettuare un'accettazione espressa di questo diritto con evidenti costi notarili.Ma a che pro? Come ho sottolineato sin dall'inizio siamo d'innanzi un legato ex lege, basato quindi su espressa volontà legislativa e non su quella del de cuius. In più manca un titolo idoneo alla trascrizione. Capito adesso? Opporre il diritto di abitazione non necessita di pubblicità alcuna. lo si acquisisce per legge e "ignorantia legis non excusat". Sempre come ho già scritto il solo fatto che il defunto fosse coniugato, cosa che si evince da un banale stato di famiglia, la dice tutta. Quindi, un diritto già forte di suo non ha bisogno di ulteriori. Spero stavolta di essere stata esauriente. (avendo il pc e non lo smart scrivere un papello è venuto molto più semplice)[/COLOR] [/B] Inoltre, qualora si riesca a far apparire in visura il diritto di abitazione, all'estinzione dello stesso (implicitamente: cambio di residenza o decesso; esplicitamente: rinuncia al diritto di abitazione) per cancellare tale iscrizione dovrebbe essere necessario notificarlo all'AdE con procedura analoga alla riunione di usufrutto, giusto?[B][COLOR=#ff0000] La rinuncia al diritto di abitazione va fatta per atto pubblico. Per il resto nelle altre ipotesi il diritto si estingue e non devi fare nulla di nulla. [/COLOR][/B] Ed infine, se qualcuno avesse bisogno di un prestito,qualora si trovi qualcuno disposto a concederlo producendo come garanzia la proprieta' di 1/3 di immobile gravato da diritto di abitazione, il valore di tale parte e' equiparabile a quella di 1/3 della nuda proprieta', giusto?[B] [COLOR=#ff0000]Su questo non saprei ma credo sia difficile perché non solo stai parlando di una quota e la banca di una quota non se ne fa nulla, ma altresì di una quota gravata da diritto di abitazione. Trai le conclusioni.[/COLOR][/B] [/QUOTE]
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