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<blockquote data-quote="crisocione" data-source="post: 741395" data-attributes="member: 7561"><p>Caro amico, le indicazioni che ti ho dato generosamente, e che do di continuo ai miei clienti, sono il frutto di numerosi anni di esperienza diretta nella professione, nonché della conoscenza della giurisprudenza di settore. Non si tratta di "pensiero comune". Mi stupisco sinceramente ( ma non è un'accusa, semmai una mesta constatazione) che a distanza di tanti anni dalla prima introduzione delle detrazioni fiscali nell'edilizia (1997 mi pare) ancora ci sia chi non sa che gli interventi più semplici e di routine, oggi definiti Edilizia Libera, diano accesso ai benefici fiscali solo se relativi alle parti comuni di un Condominio. E in pochi altri casi. Ti rivelo che effettivamente, a fine anni '90, quando nello stesso periodo nacque la DIA, non tutti i tecnici dei municipi erano concordi nel ritenere che il rifacimento di un bagno fosse Manutenzione Ordinaria, e ci sono voluti anni di dibattiti e sentenze per fissare alcune situazioni tipo ed il loro inquadramento normativo. Perché la battaglia era al contrario, nel senso che molti soggetti (tipo associazioni dei piccoli proprietari) chiedevano che le attività di ordinaria manutenzione nelle abitazioni potessero essere eseguite senza dover necessariamente incaricare e pagare un Tecnico abilitato e senza pagare la reversale al Comune. Alla fine così è stato, ma sono passati anni. Ma il discrimine per avere le detrazioni in questa fattispecie non è mai cambiato. Del resto, che qualcosa non torna te ne eri accorto da solo, quando hai chiesto come facevi a determinare le date di inizio e fine lavori. Questa indicazione è essenziale ai fini fiscali ed è possibile solo se gli interventi hanno una qualche tracciabilità, perciò solo quando è stato depositato un titolo. Qualche volta pagare un Tecnico fa risparmiare, parrà strano... Better call Saul!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="crisocione, post: 741395, member: 7561"] Caro amico, le indicazioni che ti ho dato generosamente, e che do di continuo ai miei clienti, sono il frutto di numerosi anni di esperienza diretta nella professione, nonché della conoscenza della giurisprudenza di settore. Non si tratta di "pensiero comune". Mi stupisco sinceramente ( ma non è un'accusa, semmai una mesta constatazione) che a distanza di tanti anni dalla prima introduzione delle detrazioni fiscali nell'edilizia (1997 mi pare) ancora ci sia chi non sa che gli interventi più semplici e di routine, oggi definiti Edilizia Libera, diano accesso ai benefici fiscali solo se relativi alle parti comuni di un Condominio. E in pochi altri casi. Ti rivelo che effettivamente, a fine anni '90, quando nello stesso periodo nacque la DIA, non tutti i tecnici dei municipi erano concordi nel ritenere che il rifacimento di un bagno fosse Manutenzione Ordinaria, e ci sono voluti anni di dibattiti e sentenze per fissare alcune situazioni tipo ed il loro inquadramento normativo. Perché la battaglia era al contrario, nel senso che molti soggetti (tipo associazioni dei piccoli proprietari) chiedevano che le attività di ordinaria manutenzione nelle abitazioni potessero essere eseguite senza dover necessariamente incaricare e pagare un Tecnico abilitato e senza pagare la reversale al Comune. Alla fine così è stato, ma sono passati anni. Ma il discrimine per avere le detrazioni in questa fattispecie non è mai cambiato. Del resto, che qualcosa non torna te ne eri accorto da solo, quando hai chiesto come facevi a determinare le date di inizio e fine lavori. Questa indicazione è essenziale ai fini fiscali ed è possibile solo se gli interventi hanno una qualche tracciabilità, perciò solo quando è stato depositato un titolo. Qualche volta pagare un Tecnico fa risparmiare, parrà strano... Better call Saul! [/QUOTE]
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