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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 590229" data-attributes="member: 55799"><p>La domanda e’ valida.</p><p></p><p>Del resto non potrebbe essere altrimenti.</p><p></p><p>Il pagamento/obolo, ottemperato a suo tempo, cancella per sempre il dolo.</p><p></p><p>A meno che la domanda, non sia un volgare manomesso (e mi e’ capitato anche quello), L’amministrazione pubblica si dovrebbe ritenere quanto meno in imbarazzo.</p><p></p><p>Ad aver accettato, repertato e rilasciato una ufficiale quietanza, a ristoro della mancata autorizzazione, che doveva essere richiesta pagata e concessa a suo tempo.</p><p></p><p>Cosi’, mentre tutti noi viviamo nel giugno 2O18, sul pianeta amministrativo, tecnico ed urbanistico catastale ove grava l’immobile, il tempo si e’ fermato ad Eboli.</p><p>Febbraio 1985.</p><p>Premier (come lo chiamiamo oggi) La buonanima Bettino Craxi.</p><p></p><p>Da quegli anni, sono centinaia le norme, gli adempimenti, gli enti preposti, soppressi, poi fusi con altre amministrazioni, che hanno regolato e intodotto via via, le più svariate direttive e o deroghe.</p><p>Che prevedevano tasse, tributi, imposte, oneri e tecniche, che si sono aggiunte, susseguite o introdotte, fino ad arrivare agli standard qualitativi dei giorni nostri.</p><p></p><p>Considera che i dettami più importanti, oggigiorno considerati tassativi ed irrinunciabili, meno di dieci anni fa’, non erano neppure stati concepiti.</p><p></p><p>Tutto cio’, rende impossibile quantificare “gli estremi del pagamento”, senza aver ottenuto il rilascio della concessione.</p><p></p><p>Il comune concessionario, non rilascia alcun documento, ne tantomeno pronostici, se non quello relativo alla riscossione del suo credito.</p><p></p><p>In senso figurato, e’ come se si volesse quantificare spese e costi, per istruire un contadino Ebolitano dei tempi di Cristo, preparandolo e dotandolo, pure se volesse andare sulla Luna.</p><p></p><p>Occorre identificare, che cosa e’ diventato “da grande”, quel contadino di Eboli.</p><p></p><p>Se dove c’era, una vecchia capanetta di latta, ora gravano e risultano due Villini.</p><p>Pure con volumi ampliabili, per l’effetto di questa o quella normativa introdotta.</p><p></p><p>Quattro box, un interrato, due laboratori ed un appezzamento di terra edificabilie, il comune rivuole tutti quanti i soldi.</p><p>Maggiorati con sanzioni fino al trenta per cento oltre agli Interessi legali.</p><p></p><p>Come se all’improvviso, una casa concepita con gli standard del 2018, campeggiasse davanti agli occhi del Nazareno, che era li’ in sosta.</p><p></p><p>Su questa scorta, appare stravagante che un notaio, che per definizione cura e tutela l’acquirente, non abbia provveduto o previsto all’inserimento di tale concessione.</p><p></p><p>Dovrai analizzare meglio, i vari passaggi che si sono trascritti e susseguiti nel tempo, per ottenere risposte più compiute.</p><p></p><p>Gli atti, si trascrivono e tramandano negli anni, come fossero anelli di un’unica catena.</p><p></p><p>Pratiche, denunce di attivita’, variazioni, concessioni, si aprono e si chiudono l’uno con l’altro, andando a saldare quella catena, istrumento atto pubblico.</p><p></p><p>Se manca un anello della catena, oppure l’ultimo non si e’ correttamente chiuso con l’altro, non sarebbe stato possibile rogitare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 590229, member: 55799"] La domanda e’ valida. Del resto non potrebbe essere altrimenti. Il pagamento/obolo, ottemperato a suo tempo, cancella per sempre il dolo. A meno che la domanda, non sia un volgare manomesso (e mi e’ capitato anche quello), L’amministrazione pubblica si dovrebbe ritenere quanto meno in imbarazzo. Ad aver accettato, repertato e rilasciato una ufficiale quietanza, a ristoro della mancata autorizzazione, che doveva essere richiesta pagata e concessa a suo tempo. Cosi’, mentre tutti noi viviamo nel giugno 2O18, sul pianeta amministrativo, tecnico ed urbanistico catastale ove grava l’immobile, il tempo si e’ fermato ad Eboli. Febbraio 1985. Premier (come lo chiamiamo oggi) La buonanima Bettino Craxi. Da quegli anni, sono centinaia le norme, gli adempimenti, gli enti preposti, soppressi, poi fusi con altre amministrazioni, che hanno regolato e intodotto via via, le più svariate direttive e o deroghe. Che prevedevano tasse, tributi, imposte, oneri e tecniche, che si sono aggiunte, susseguite o introdotte, fino ad arrivare agli standard qualitativi dei giorni nostri. Considera che i dettami più importanti, oggigiorno considerati tassativi ed irrinunciabili, meno di dieci anni fa’, non erano neppure stati concepiti. Tutto cio’, rende impossibile quantificare “gli estremi del pagamento”, senza aver ottenuto il rilascio della concessione. Il comune concessionario, non rilascia alcun documento, ne tantomeno pronostici, se non quello relativo alla riscossione del suo credito. In senso figurato, e’ come se si volesse quantificare spese e costi, per istruire un contadino Ebolitano dei tempi di Cristo, preparandolo e dotandolo, pure se volesse andare sulla Luna. Occorre identificare, che cosa e’ diventato “da grande”, quel contadino di Eboli. Se dove c’era, una vecchia capanetta di latta, ora gravano e risultano due Villini. Pure con volumi ampliabili, per l’effetto di questa o quella normativa introdotta. Quattro box, un interrato, due laboratori ed un appezzamento di terra edificabilie, il comune rivuole tutti quanti i soldi. Maggiorati con sanzioni fino al trenta per cento oltre agli Interessi legali. Come se all’improvviso, una casa concepita con gli standard del 2018, campeggiasse davanti agli occhi del Nazareno, che era li’ in sosta. Su questa scorta, appare stravagante che un notaio, che per definizione cura e tutela l’acquirente, non abbia provveduto o previsto all’inserimento di tale concessione. Dovrai analizzare meglio, i vari passaggi che si sono trascritti e susseguiti nel tempo, per ottenere risposte più compiute. Gli atti, si trascrivono e tramandano negli anni, come fossero anelli di un’unica catena. Pratiche, denunce di attivita’, variazioni, concessioni, si aprono e si chiudono l’uno con l’altro, andando a saldare quella catena, istrumento atto pubblico. Se manca un anello della catena, oppure l’ultimo non si e’ correttamente chiuso con l’altro, non sarebbe stato possibile rogitare. [/QUOTE]
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