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Steve Jobs é morto giovane ma ha reso vecchi noi europei
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<blockquote data-quote="Graf" data-source="post: 155734" data-attributes="member: 9824"><p>Steve Jobs è morto di tumore ad appena 56 anni ma l’ Europa non si sente per niente bene, anzi.</p><p>Apple, Macintosh, Microsoft, Intel, Pixar,</p><p> Face book, Google …ecc ecc… sono tutte parole in inglese che hanno conquistato il monopolio linguistico mondiale. Si sono insediate sul trono del diritto esclusivo commerciale, si sono collocate sul piedistallo del management del brand, hanno espugnato, in modo istantaneo, i contrafforti del mercato globale, hanno preso possesso del nostro immaginario collettivo. Sono parole sulle labbra di miliardi di persone e nessuna di esse, ma proprio nessuna, è una parola europea. Nessuna di essa è stata pronunciata, per la prima volta, in un' Università, Centro di ricerca, Azienda o…garage europeo.</p><p>Da questa pioggia scrosciante di innovazioni tecnologiche che hanno cambiato negli ultimi 15 anni la direzione della storia dell’umanità, non solo l’Italia, ma tutto il Continente Europeo è rimasto tagliato fuori. Al massimo ha fatto da spettatore, che applaudiva ed encomiava Steve Jobs, Bill Gates, Mark Zuckerberg.</p><p>Ecco, Steve Jobs ce l’ha fatto capire molto chiaramente: noi europei non abbiamo più la capacità di imporre la nostra concezione della vita e la nostra visione del futuro al resto del mondo. Ormai è il resto del mondo, non solo gli Stati Uniti, che ci impone la sua.</p><p>Credo che l’ Europa abbia ormai perso la sua egemonia economica e autorità culturale nei confronti del consesso mondiale. Esso è ormai un Continente a rimorchio se non alla deriva. E che ha poco o niente da dire, ormai. Per non parlare, poi, dell’ Italia che, al di là della crisi finanziaria e politica, al di là delle difficoltà dell’euro, è probabile che si incagli definitivamente, a breve, sulla difesa ad oltranza dei diritti acquisiti e che si fermi affannata e stanca; completamente immobilizzata da una gerontocrazia di casta ( Napolitano ha 86 anni, Berlusconi 75…) che, a questo punto, si identifica esplicitamente con le stesse Istituzioni e con la stessa Ragion di Stato.</p><p>Siate affamati, siate folli! Diceva Jobs rivolgendosi alle sue affilatissime platee. </p><p>Ma quanto mai la nostra misera e pigra Casta politica è affamata? Per niente, anzi é satolla con gli stipendi che si ritrovano i suoi appartenenti…</p><p>Folli? </p><p>Aha, aha, aha, aha, andate voi avanti che mi scappa da ridere!</p><p> L’unica loro follia è quella di tentare di cambiare il Porcellum con il Mattarellum; comici, goffi, ridicoli ma certamente non FOLLI!</p><p> Ma gli stessi cittadini italiani non sembrano caduti in una completa apatia, nella mancanza di entusiasmo? Santi, poeti, navigatori, …La follia di correre oltre, proiettarsi lontano, di acchiappare il futuro che é padrone del domani…Caro Steve, tutto ciò non appartiene più all’indole italica e tu, con la tua vita desiderata e follemente veloce, ce l’hai fatto capire in modo sbrigativo ma sincero.</p><p>Ora abbiamo aperto gli occhi.</p><p>Potete mai immaginare un ventenne italiano che, nel chiuso di un garage, riversi il suo spirito folle in una creazione che é un ingrandimento a colori della sua anima e fondi un impero industriale grande come una montagna?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Graf, post: 155734, member: 9824"] Steve Jobs è morto di tumore ad appena 56 anni ma l’ Europa non si sente per niente bene, anzi. Apple, Macintosh, Microsoft, Intel, Pixar, Face book, Google …ecc ecc… sono tutte parole in inglese che hanno conquistato il monopolio linguistico mondiale. Si sono insediate sul trono del diritto esclusivo commerciale, si sono collocate sul piedistallo del management del brand, hanno espugnato, in modo istantaneo, i contrafforti del mercato globale, hanno preso possesso del nostro immaginario collettivo. Sono parole sulle labbra di miliardi di persone e nessuna di esse, ma proprio nessuna, è una parola europea. Nessuna di essa è stata pronunciata, per la prima volta, in un' Università, Centro di ricerca, Azienda o…garage europeo. Da questa pioggia scrosciante di innovazioni tecnologiche che hanno cambiato negli ultimi 15 anni la direzione della storia dell’umanità, non solo l’Italia, ma tutto il Continente Europeo è rimasto tagliato fuori. Al massimo ha fatto da spettatore, che applaudiva ed encomiava Steve Jobs, Bill Gates, Mark Zuckerberg. Ecco, Steve Jobs ce l’ha fatto capire molto chiaramente: noi europei non abbiamo più la capacità di imporre la nostra concezione della vita e la nostra visione del futuro al resto del mondo. Ormai è il resto del mondo, non solo gli Stati Uniti, che ci impone la sua. Credo che l’ Europa abbia ormai perso la sua egemonia economica e autorità culturale nei confronti del consesso mondiale. Esso è ormai un Continente a rimorchio se non alla deriva. E che ha poco o niente da dire, ormai. Per non parlare, poi, dell’ Italia che, al di là della crisi finanziaria e politica, al di là delle difficoltà dell’euro, è probabile che si incagli definitivamente, a breve, sulla difesa ad oltranza dei diritti acquisiti e che si fermi affannata e stanca; completamente immobilizzata da una gerontocrazia di casta ( Napolitano ha 86 anni, Berlusconi 75…) che, a questo punto, si identifica esplicitamente con le stesse Istituzioni e con la stessa Ragion di Stato. Siate affamati, siate folli! Diceva Jobs rivolgendosi alle sue affilatissime platee. Ma quanto mai la nostra misera e pigra Casta politica è affamata? Per niente, anzi é satolla con gli stipendi che si ritrovano i suoi appartenenti… Folli? Aha, aha, aha, aha, andate voi avanti che mi scappa da ridere! L’unica loro follia è quella di tentare di cambiare il Porcellum con il Mattarellum; comici, goffi, ridicoli ma certamente non FOLLI! Ma gli stessi cittadini italiani non sembrano caduti in una completa apatia, nella mancanza di entusiasmo? Santi, poeti, navigatori, …La follia di correre oltre, proiettarsi lontano, di acchiappare il futuro che é padrone del domani…Caro Steve, tutto ciò non appartiene più all’indole italica e tu, con la tua vita desiderata e follemente veloce, ce l’hai fatto capire in modo sbrigativo ma sincero. Ora abbiamo aperto gli occhi. Potete mai immaginare un ventenne italiano che, nel chiuso di un garage, riversi il suo spirito folle in una creazione che é un ingrandimento a colori della sua anima e fondi un impero industriale grande come una montagna? [/QUOTE]
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