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<blockquote data-quote="Formatore Agenti" data-source="post: 749222" data-attributes="member: 74848"><p>Il n° di domande proposte all'esame varia da Camera di Commercio a Camera di Commercio, es.: Roma 10+10, Milano 20+20, Napoli 30+15 ecc, ecc.</p><p>Il criterio di per il superamento dell'esame è uguale per tutti ed è disciplinato dal D.M. n.300 del 21.02.1990: sufficienza su entrambi (6/10) e la media di 7/10 tra i 2 gruppi di quiz. </p><p>Per fare il calcolo bisogna fare una proporzione, a ciascun elaborato viene assegnata la votazione risultante dall’applicazione della seguente formula: </p><p><strong>10 : (n.ro di quiz proposti) = X : n.ro risposte esatte</strong></p><p></p><p>Questo è come dovrebbe essere, ma alcune Camere di Commercio si sono inventati di ponderare le risposte attribuendo dei pesi alle risposte come per esempio la CCIAA di Milano che attribuisce un punteggio di 0,50 punti per ogni risposta esatta e una penalizzazione di 0,25 punti per ogni risposta errata e 0 nel caso di nessuna risposta.</p><p>Siccome non applicano la proporzione come descritta sopra e non calcolano la media ponderata, in questo modo non non basterà superare l'esame scritto se hai risposto ad un numero di risposte sufficienti ma devi fare la somma dei punti totalizzati ed una semplice somma dei punteggi che ti porta a dover rispondere correttamente ad un numero maggiore di domande rispetto alle altre CCIAA che non ponderano le risposte! </p><p>Mi spiego meglio, se la norma prevede che per superare l'esame bisogna avere la sufficienza (6/10), significa che su 10 domande ne devo rispondere correttamente a 6, ma se mi applichi dei pesi alle risposte corrette e sbagliate la situazione cambia, se per esempio mi viene attribuito un punteggio di 1 punto alle domande corrette e - 5 a quelle sbagliate allora basterà anche solo una domanda sbagliata per essere bocciato (9-5=4).</p><p></p><p>Sono d'accordo che l'esame debba essere superato da chi è preparato ma sembra strano che lo stesso esame che consente di esercitare su tutto il territorio nazionale sia così diverso nelle modalità di erogazione e di correzione. A Milano si può ripresentare la domanda d'esame dopo 30 giorni dalla bocciatura e a Roma bisogna aspettare 6 mesi, a Milano ponderano le risposte e a Roma no. Capisco che ogni Regione o Provincia ha usi diversi, ma l'esame riguarda normative e leggi che sono uguali in tutta Italia!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Formatore Agenti, post: 749222, member: 74848"] Il n° di domande proposte all'esame varia da Camera di Commercio a Camera di Commercio, es.: Roma 10+10, Milano 20+20, Napoli 30+15 ecc, ecc. Il criterio di per il superamento dell'esame è uguale per tutti ed è disciplinato dal D.M. n.300 del 21.02.1990: sufficienza su entrambi (6/10) e la media di 7/10 tra i 2 gruppi di quiz. Per fare il calcolo bisogna fare una proporzione, a ciascun elaborato viene assegnata la votazione risultante dall’applicazione della seguente formula: [B]10 : (n.ro di quiz proposti) = X : n.ro risposte esatte[/B] Questo è come dovrebbe essere, ma alcune Camere di Commercio si sono inventati di ponderare le risposte attribuendo dei pesi alle risposte come per esempio la CCIAA di Milano che attribuisce un punteggio di 0,50 punti per ogni risposta esatta e una penalizzazione di 0,25 punti per ogni risposta errata e 0 nel caso di nessuna risposta. Siccome non applicano la proporzione come descritta sopra e non calcolano la media ponderata, in questo modo non non basterà superare l'esame scritto se hai risposto ad un numero di risposte sufficienti ma devi fare la somma dei punti totalizzati ed una semplice somma dei punteggi che ti porta a dover rispondere correttamente ad un numero maggiore di domande rispetto alle altre CCIAA che non ponderano le risposte! Mi spiego meglio, se la norma prevede che per superare l'esame bisogna avere la sufficienza (6/10), significa che su 10 domande ne devo rispondere correttamente a 6, ma se mi applichi dei pesi alle risposte corrette e sbagliate la situazione cambia, se per esempio mi viene attribuito un punteggio di 1 punto alle domande corrette e - 5 a quelle sbagliate allora basterà anche solo una domanda sbagliata per essere bocciato (9-5=4). Sono d'accordo che l'esame debba essere superato da chi è preparato ma sembra strano che lo stesso esame che consente di esercitare su tutto il territorio nazionale sia così diverso nelle modalità di erogazione e di correzione. A Milano si può ripresentare la domanda d'esame dopo 30 giorni dalla bocciatura e a Roma bisogna aspettare 6 mesi, a Milano ponderano le risposte e a Roma no. Capisco che ogni Regione o Provincia ha usi diversi, ma l'esame riguarda normative e leggi che sono uguali in tutta Italia! [/QUOTE]
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