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Testo
<blockquote data-quote="SALVES" data-source="post: 259616" data-attributes="member: 29304"><p>No occorre verificare che sia stato depositato il progetto in variante al comune.</p><p> </p><p></p><p> </p><p>non è l'agente immobiliare che presenta la pratica docfa ma il proprietario e si tratterebbe di variazione per diversa dstribuzione a patto che la sagoma dell'edificio gia accatastato è quella realmente esistente altrimenti occorre nuovo tipo mappale e dichiarazione di tutte le unità immobiliari urbane (appartamenti, cantine e garage).</p><p> </p><p></p><p> </p><p>No se la ricerca di cui allla risposta 1) non ha esito positivo occorre procedere a sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 37 comma 4 del d.p.r. 380/01.</p><p> </p><p></p><p> </p><p>Ovviamente si che si dovrebbe correggere tutti i vari sub ma se la sagoma accatastata e uguale a quella esistente allora si può procedere di variare la singola planimetria in quanto trattasi di diversa distribuzione.</p><p> </p><p></p><p> </p><p>Il catasto è l'attuale Agenzia del territorio.</p><p></p><p> </p><p>Dipende cosa avete trascritto nella caparra confirmatoria.</p><p> </p><p></p><p> </p><p>Depositando la variazione il catasto/agenzia del territorio se vuole altre spiegazioni li richiede subito quindi non rilascia planimetria se non è tutto apposto, differente è per il comune che se non risulta progetto di variante occorre intraprendere quanto previsto dall'art. 37 comma 4 del d.p.r. 380/01, quello a cui andrte incontro è che confermando quanto in variazione all'agenzia del territorio e non risolvendo la situazione urbanistica al comune di regolarizzare la variazione se non di già fatto è come se tale variazione l'avreste operata voi e quindi soggetti a sanatoria al momento di un ulteriore vendita da parte tua dell'immobile.</p><p> </p><p>Ciao salves</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="SALVES, post: 259616, member: 29304"] No occorre verificare che sia stato depositato il progetto in variante al comune. non è l'agente immobiliare che presenta la pratica docfa ma il proprietario e si tratterebbe di variazione per diversa dstribuzione a patto che la sagoma dell'edificio gia accatastato è quella realmente esistente altrimenti occorre nuovo tipo mappale e dichiarazione di tutte le unità immobiliari urbane (appartamenti, cantine e garage). No se la ricerca di cui allla risposta 1) non ha esito positivo occorre procedere a sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 37 comma 4 del d.p.r. 380/01. Ovviamente si che si dovrebbe correggere tutti i vari sub ma se la sagoma accatastata e uguale a quella esistente allora si può procedere di variare la singola planimetria in quanto trattasi di diversa distribuzione. Il catasto è l'attuale Agenzia del territorio. Dipende cosa avete trascritto nella caparra confirmatoria. Depositando la variazione il catasto/agenzia del territorio se vuole altre spiegazioni li richiede subito quindi non rilascia planimetria se non è tutto apposto, differente è per il comune che se non risulta progetto di variante occorre intraprendere quanto previsto dall'art. 37 comma 4 del d.p.r. 380/01, quello a cui andrte incontro è che confermando quanto in variazione all'agenzia del territorio e non risolvendo la situazione urbanistica al comune di regolarizzare la variazione se non di già fatto è come se tale variazione l'avreste operata voi e quindi soggetti a sanatoria al momento di un ulteriore vendita da parte tua dell'immobile. Ciao salves [/QUOTE]
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