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<blockquote data-quote="Cucci49" data-source="post: 238497" data-attributes="member: 45551"><p>Ti consiglio di approfondire qui</p><p><a href="http://www.notariato.it/it/primo-piano/studi-materiali/studi-materiali/diritto-urbanistico-in-genere/5389.pdf" target="_blank"><span style="color: #6d3f03">http://www.notariato.it/it/primo-pi...eriali/diritto-urbanistico-in-genere/5389.pdf</span></a></p><p> </p><p>In effetti lo studio 5839 del Consiglio del Notariato, nel tuo caso, attaglia perfettamente.</p><p> </p><p>Vi sono alcuni elementi di giudizio che mancano: </p><p> </p><ol> <li data-xf-list-type="ol">lo stabile di cui l'unità fa parte è un immobile ante o post '67 (la cui costruzione è iniziata prima o dopo il 1° settembre 1967)?</li> <li data-xf-list-type="ol">è un abuso minore o maggiore?</li> <li data-xf-list-type="ol">vi sono vincoli paesistici, idrogeologici o architettonici?</li> <li data-xf-list-type="ol">L'unità in vendita è un fabbricato unifamiliare o parte di un fabbricato plurifamiliare?</li> </ol><p>La cosa è purtroppo complicata, come spesso in Italia. Il rischio è di demonizzare troppo o al contrario di prendere con eccessiva leggerezza.</p><p>Una camera in più, interconnessa con l'appartamento, non permette la commercializzazione a parte dell'oggetto di abuso. Un conto è infatti un piccolo fabbricato in corpo staccato che renderebbe possibile la commercializzazione e per tale motivo un atto di vendita è nullo (non solo annullabile) e un conto è un abuso relativo all'ampliamento di un'unità di per se avente titolo abilitativo.</p><p>Con grande approssimazione l'immobile è commercializzabile.</p><p>Perché poi non è sanabile? Un ampliamento potrebbe oggi essere sanato, a determinate condizioni, ai sensi art. 36 L. 380/01</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Cucci49, post: 238497, member: 45551"] Ti consiglio di approfondire qui [URL='http://www.notariato.it/it/primo-piano/studi-materiali/studi-materiali/diritto-urbanistico-in-genere/5389.pdf'][COLOR=#6d3f03]http://www.notariato.it/it/primo-pi...eriali/diritto-urbanistico-in-genere/5389.pdf[/COLOR][/URL] In effetti lo studio 5839 del Consiglio del Notariato, nel tuo caso, attaglia perfettamente. Vi sono alcuni elementi di giudizio che mancano: [LIST=1] [*]lo stabile di cui l'unità fa parte è un immobile ante o post '67 (la cui costruzione è iniziata prima o dopo il 1° settembre 1967)? [*]è un abuso minore o maggiore? [*]vi sono vincoli paesistici, idrogeologici o architettonici? [*]L'unità in vendita è un fabbricato unifamiliare o parte di un fabbricato plurifamiliare? [/LIST] La cosa è purtroppo complicata, come spesso in Italia. Il rischio è di demonizzare troppo o al contrario di prendere con eccessiva leggerezza. Una camera in più, interconnessa con l'appartamento, non permette la commercializzazione a parte dell'oggetto di abuso. Un conto è infatti un piccolo fabbricato in corpo staccato che renderebbe possibile la commercializzazione e per tale motivo un atto di vendita è nullo (non solo annullabile) e un conto è un abuso relativo all'ampliamento di un'unità di per se avente titolo abilitativo. Con grande approssimazione l'immobile è commercializzabile. Perché poi non è sanabile? Un ampliamento potrebbe oggi essere sanato, a determinate condizioni, ai sensi art. 36 L. 380/01 [/QUOTE]
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