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<blockquote data-quote="kolia cassin" data-source="post: 192586" data-attributes="member: 42475"><p>Quando si acquista un immobile all'asta (non vale per tutte le aste giudiziarie, ma per questo caso particolare si) il saldo prezzo non è contestuale con l'emissione del documento che sancisce il passaggio di proprietà (che in questo caso non sarà un atto pubblico di vendita, ma un decreto di trasferimento). In poche parole chi compra un immobile all'asta che ha come origine una lite fra i comproprietari, si aggiudica l'immobile oggi, deve saldare l'acquisizione entro 60 gg (in alcuni casi 30 in altri 90), ed otterà il trasferimento della proprietà dell'immobile dopo 30/120 giorni dopo l'integrale saldo (dipende da com'è organizzata la cancelleria competente e quanto arretrato ha il giudice delgato). Fino al 2004 l'unica Banca che finanziava questo tipo di acquisizioni era la ex Micos Banca (ora CheBanca!), è stata poi seguita dalla Banca San Paolo e poi via via da tutte le altre banche "tradizionali". Nel campo delle acquisizioni giudiziarie (esecuzioni immobiliari e fallimenti) le recenti riforme (2006 per le esecuzioni e 2005 dei fallimenti) ha reso molto più agevole l'intervento dei finanziamenti ipotecari da parte di tutti gli istituti di credito, invece le acquisizioni giudiziarie "più rare" come quelle per eredità giacenti e di divisione (come nel caso in esame) sono delle pratiche meno frequenti che le banche On Line (ING, Fineco ...) e quelle "straniere" tipo Deutsche Bank (che fra l'altro eroga i mutui del Banco Posta) faticano a digerire. Ho notato negli ultimo 6 mesi che anche alcune banche che erogavano mutui per le acquisizioni giudiziarie ultimamente non gradiscono più tali pratiche, credo che tale atteggiamento sia legato al momento di particolare di stratta creditizia, dove i referenti, avendo poco budget da erogare, si concentrano sulle situazioni più semplici e lineari, ma è solo una sensazione.</p><p>Cassin Kolia</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="kolia cassin, post: 192586, member: 42475"] Quando si acquista un immobile all'asta (non vale per tutte le aste giudiziarie, ma per questo caso particolare si) il saldo prezzo non è contestuale con l'emissione del documento che sancisce il passaggio di proprietà (che in questo caso non sarà un atto pubblico di vendita, ma un decreto di trasferimento). In poche parole chi compra un immobile all'asta che ha come origine una lite fra i comproprietari, si aggiudica l'immobile oggi, deve saldare l'acquisizione entro 60 gg (in alcuni casi 30 in altri 90), ed otterà il trasferimento della proprietà dell'immobile dopo 30/120 giorni dopo l'integrale saldo (dipende da com'è organizzata la cancelleria competente e quanto arretrato ha il giudice delgato). Fino al 2004 l'unica Banca che finanziava questo tipo di acquisizioni era la ex Micos Banca (ora CheBanca!), è stata poi seguita dalla Banca San Paolo e poi via via da tutte le altre banche "tradizionali". Nel campo delle acquisizioni giudiziarie (esecuzioni immobiliari e fallimenti) le recenti riforme (2006 per le esecuzioni e 2005 dei fallimenti) ha reso molto più agevole l'intervento dei finanziamenti ipotecari da parte di tutti gli istituti di credito, invece le acquisizioni giudiziarie "più rare" come quelle per eredità giacenti e di divisione (come nel caso in esame) sono delle pratiche meno frequenti che le banche On Line (ING, Fineco ...) e quelle "straniere" tipo Deutsche Bank (che fra l'altro eroga i mutui del Banco Posta) faticano a digerire. Ho notato negli ultimo 6 mesi che anche alcune banche che erogavano mutui per le acquisizioni giudiziarie ultimamente non gradiscono più tali pratiche, credo che tale atteggiamento sia legato al momento di particolare di stratta creditizia, dove i referenti, avendo poco budget da erogare, si concentrano sulle situazioni più semplici e lineari, ma è solo una sensazione. Cassin Kolia [/QUOTE]
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