Salve a tutti,
vorrei un vostro parere. Un mio amico agente immobiliare ha pensato di superare il problema crisi di settore minimizzando i suoi costi nel seguente modo.
Attualmente risulta regolarmente iscritto in CCIAA come agente immobiliare ed è titolare di una piccola agenzia (ditta individuale) in una piccola località del centro Italia. Tra affitto, pubblicità, INPS obbligatoria e spese varie ha costi di gestione per oltre 1.500 Euro al mese non compensati da adeguati ricavi (neanche per copertura costi).
La sua idea sarebbe di operare nel campo immobiliare non più come mediatore ma come consulente immobiliare regolarizzando la sua posizione nel seguente modo:
- cancellandosi dall'attuale ex ruolo CCIAA e parcheggiandosi tra gli agenti immobiliari non operativi;
- cancellandosi dall'INPS sezione commercio (che costa fissa 3.200 Euro l'anno indipendentemente dai ricavi)ed iscrivendosi alla gestione separata INPS come consulente immobiliare e pagando quindi i contributi solo sulla differenza tra costi e ricavi;
- mantenendo l'attuale cod IVA (non ce n'è un'altro) che prevede anche la consulenza immobiliare;
- variando totalmente il suo modo di operare ed effettuando servizi (a costo fisso e non percentuale) e solo per la persona che gli richiede il servizio (es. pubblicità immobile del cliente sul suo sito con riferimenti telefonici o e-mail del proprietario, valutazione immobile del cliente, ricerca di mercato per sua commerciabilità, home-staging, organizzazione di open house ecc, per gli acquirenti invece effettuerebbe la ricerca dell'immobile presso le agenzie interessate inviando poi l'opportuna segnalazione al cliente, oppure l'individuazione delle aree fabbricabili dai piani regolatori, fornirebbe consulenza per la partecipazione alle aste ecc) il tutto con la competenza comunque di un agente immobiliare quale effettivamente è.
Secondo voi è una strada percorribile?
A quali problemi potrebbe andare incontro?
PS Non sta cercando di fare mediazione abusiva perché lui è agente immobiliare (tra l'altro nella cittadina dove abita sono solo tre agenzie e una fa solo affitti) sta solo cercando un modo di continuare a lavorare in maniera regolare e legale con minori costi in attesa che passi la crisi.
Vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte.
vorrei un vostro parere. Un mio amico agente immobiliare ha pensato di superare il problema crisi di settore minimizzando i suoi costi nel seguente modo.
Attualmente risulta regolarmente iscritto in CCIAA come agente immobiliare ed è titolare di una piccola agenzia (ditta individuale) in una piccola località del centro Italia. Tra affitto, pubblicità, INPS obbligatoria e spese varie ha costi di gestione per oltre 1.500 Euro al mese non compensati da adeguati ricavi (neanche per copertura costi).
La sua idea sarebbe di operare nel campo immobiliare non più come mediatore ma come consulente immobiliare regolarizzando la sua posizione nel seguente modo:
- cancellandosi dall'attuale ex ruolo CCIAA e parcheggiandosi tra gli agenti immobiliari non operativi;
- cancellandosi dall'INPS sezione commercio (che costa fissa 3.200 Euro l'anno indipendentemente dai ricavi)ed iscrivendosi alla gestione separata INPS come consulente immobiliare e pagando quindi i contributi solo sulla differenza tra costi e ricavi;
- mantenendo l'attuale cod IVA (non ce n'è un'altro) che prevede anche la consulenza immobiliare;
- variando totalmente il suo modo di operare ed effettuando servizi (a costo fisso e non percentuale) e solo per la persona che gli richiede il servizio (es. pubblicità immobile del cliente sul suo sito con riferimenti telefonici o e-mail del proprietario, valutazione immobile del cliente, ricerca di mercato per sua commerciabilità, home-staging, organizzazione di open house ecc, per gli acquirenti invece effettuerebbe la ricerca dell'immobile presso le agenzie interessate inviando poi l'opportuna segnalazione al cliente, oppure l'individuazione delle aree fabbricabili dai piani regolatori, fornirebbe consulenza per la partecipazione alle aste ecc) il tutto con la competenza comunque di un agente immobiliare quale effettivamente è.
Secondo voi è una strada percorribile?
A quali problemi potrebbe andare incontro?
PS Non sta cercando di fare mediazione abusiva perché lui è agente immobiliare (tra l'altro nella cittadina dove abita sono solo tre agenzie e una fa solo affitti) sta solo cercando un modo di continuare a lavorare in maniera regolare e legale con minori costi in attesa che passi la crisi.
Vi ringrazio anticipatamente per le vostre risposte.