dany1969

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salve, vorremmo procedere all'acquisto ,come prima casa per mio figlio,del primo piano di una abitazione indipendente ,abbiamo pattuito col proprietario che continuerà ad abitare nel restante edificio, un prezzo pari a 12,00 euro , il piano in questione è allo stato grezzo e richiede una ristruttrazione totale, il tecnico geometra incaricato ha proceduto con il frazionamento e il CILa e sembrava essere tutto in regola per procedere alla stipula dell'atto di vendita, ma il notaio mi fa notare che il prezzo di acquisto è di molto inferiore al valore effettivo dell'immobile , quindi nell'atto bisognerà indicare almeno 25000,00 euro che a detta sua sarebbe il valore catastale dell'immobile, facendo così no andremmo incontro ad accertamenti fiscali che scatterebbero sicuramente se findicassimo il prezzo che in realtà effettivamente stiamo pagando, la mia domanda è ma se dichiaro di pagare tot (cioè 25,0000 €) non ci deve essere di contro un assegno o un bonifico di pari valore ? in questo caso l'accertamento no avviene lo stesso , ho letto che si potrebbe allegare una perizia di un tecnico dimostri uno stato tale di valore inferiore ,potrebbe essere una soluzione?
Grazie ancora per l'attenzione porgo cordialità.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
salve, vorremmo procedere all'acquisto ,come prima casa per mio figlio,del primo piano di una abitazione indipendente ,abbiamo pattuito col proprietario che continuerà ad abitare nel restante edificio, un prezzo pari a 12,00 euro , il piano in questione è allo stato grezzo e richiede una ristruttrazione totale, il tecnico geometra incaricato ha proceduto con il frazionamento e il CILa e sembrava essere tutto in regola per procedere alla stipula dell'atto di vendita, ma il notaio mi fa notare che il prezzo di acquisto è di molto inferiore al valore effettivo dell'immobile , quindi nell'atto bisognerà indicare almeno 25000,00 euro che a detta sua sarebbe il valore catastale dell'immobile, facendo così no andremmo incontro ad accertamenti fiscali che scatterebbero sicuramente se findicassimo il prezzo che in realtà effettivamente stiamo pagando, la mia domanda è ma se dichiaro di pagare tot (cioè 25,0000 €) non ci deve essere di contro un assegno o un bonifico di pari valore ? in questo caso l'accertamento no avviene lo stesso , ho letto che si potrebbe allegare una perizia di un tecnico dimostri uno stato tale di valore inferiore ,potrebbe essere una soluzione?
Grazie ancora per l'attenzione porgo cordialità.

Esattamente come accade quando il prezzo è superiore al valore catastale, in regime di imposta di registro, la presenza in atto di un valore maggiore o minore, non incide sulla compravendita.

Il consiglio del notaio di avanzare con le imposte riferite al valore catastale è corretto.
Per non incappare in accertamenti.

Mi pare che per questo genere di eventualità, per giustificare le differenze, alcuni notai inseriscono nell'atto alcune forme speciali, attestando che l'oggetto, in stato di abbandono da anni, ha subito quella svalutazione.

Evitando di allegare perizie e quindi scansando quei costi.
 

vostok1

Membro Ordinario
Professionista
Mi pare che per questo genere di eventualità, per giustificare le differenze, alcuni notai inseriscono nell'atto alcune forme speciali, attestando che l'oggetto, in stato di abbandono da anni, ha subito quella svalutazione.

Evitando di allegare perizie e quindi scansando quei costi.

Sarebbero delle dichiarazioni dei proprietari, scritte in atto;
e chi glielo dice all'ADE, in sede di verifica, che i proprietari stiano bluffando su quanto dichiarato? O che comunque il valore non viene ritenuto congruo e verranno fatti accertamenti? Con la perizia sarebbe già diverso...
 

PyerSilvio

Membro Storico
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Sarebbero delle dichiarazioni dei proprietari, scritte in atto;
e chi glielo dice all'ADE, in sede di verifica, che i proprietari stiano bluffando su quanto dichiarato? O che comunque il valore non viene ritenuto congruo e verranno fatti accertamenti? Con la perizia sarebbe già diverso...

In linea di principio Pur pagandola di meno le imposte le pagano sul valore catastale che, in questo caso, è più alto.
 

dany1969

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Sarebbero delle dichiarazioni dei proprietari, scritte in atto;
e chi glielo dice all'ADE, in sede di verifica, che i proprietari stiano bluffando su quanto dichiarato? O che comunque il valore non viene ritenuto congruo e verranno fatti accertamenti? Con la perizia sarebbe già diverso...
Quindii conviene chiedere al tecnico che ha redatto il Cila di procedere a una perizia in cui asse vera lo stato effettivo dell immobile che giustifichi il prezzo di acquisto inferiore al calore catastale
 

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