V

Valerio Spallina

Ospite
E' la sanatoria amministrativa per le attuali dia per i quali sono gia stati realizzati i lavori in assenza di comunicazione preventiva, contatta un tecnico che in ogni caso occorre che ti assista a tutto l'iter.

ciao salves
Una curiosità : è sanabile qualunque cosa o ci deve essere conformità urbanistica od altro ? Grazie
 

cafelab

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Occorre una DIA (o SCIA o CILA) "in sanatoria" ovvero un ravvedimento oneroso, una multa che si paga per non aver presentato la richiesta in comune all'epoca.

E' sanabile tutto ciò che è conforme alle norme urbanistiche e igieniche attualmente in vigore nel tuo comune.

il costo varia da comune a comune ed è strutturato così:
reversale consegna DIA + multa + reversale variazione catastale
(a roma sarebbero 250+250+50)

+ parcella professionista
 

cafelab

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  • In diretta dal XI municipio di Roma I costi aggior.jpg
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AngeloC

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Occorre una DIA (o SCIA o CILA) "in sanatoria" ovvero un ravvedimento oneroso, una multa che si paga per non aver presentato la richiesta in comune all'epoca.

E' sanabile tutto ciò che è conforme alle norme urbanistiche e igieniche attualmente in vigore nel tuo comune.

il costo varia da comune a comune ed è strutturato così:
reversale consegna DIA + multa + reversale variazione catastale
(a roma sarebbero 250+250+50)

+ parcella professionista


Mi raccomando per la scelta del tecnico! Al di là del costo della parcella, è fondamentale la preparazione e l'onestà (intellettuale?), per non avere brutte sorprese in seguito.
 
V

Valerio Spallina

Ospite
Mi raccomando per la scelta del tecnico! Al di là del costo della parcella, è fondamentale la preparazione e l'onestà (intellettuale?), per non avere brutte sorprese in seguito.
Le brutte sorprese potrebbe averle il tecnico, per certi errori o sviste o false dichiarazioni ci sono Codici Civile e Penale, fino all'arresto del tecnico.

Bisognerebbe che tutti cominciassimo a riflettere che il cliente può invocare la responsabilità professionale, che può avere risvolti penali.
 

cafelab

Moderatore
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Professionista
Le brutte sorprese potrebbe averle il tecnico, per certi errori o sviste o false dichiarazioni ci sono Codici Civile e Penale, fino all'arresto del tecnico.

Sai quante volte il cliente PRETENDE che il tecnico certifichi il FALSO perchè:
  1. qui lo hanno fatto tutti
  2. l'ho comprato così
  3. tanto non se ne accorge nessuno
purtroppo la normativa è molto vasta e articolata e non ha nulla a che vedere con il buon senso comune.
Anche se un professionista può simpatizzare con certe situazioni, non può rischiare sanzioni per risolvere i casini in cui la genete si va a cacciare.
 

Cucci49

Membro Attivo
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Professionista
Scusate, apprezzo veramente molto questo forum e siete tutti molto competenti e seri, ma mi sembra che ci siano alcune confusioni, minimizzazioni e massimizzazioni.

Condono, sanatoria regolarizzazione ecc. sono solo vari modi per denominare vari tipi di pratiche.

La partenza è data dalla L.47/85 (il primo condono)

Il legislatore ha previsto non solo la regolarizzazione delle piccole o grandi difformità del patrimonio edilizio realizzato nel boom edilizio degli anni '60 e '70, distinguendo ciò che era stato edificato con lavori iniziati prima del 1° settembre 1967, in ogni caso sempre lecito (come titolo abilitativo) anche se da regolarizzare e ciò che è stato realizzato successivamente, con regolarizzazioni più onerose e difficili.

Però ha poi anche lasciato per il futuro la possibilità di regolarizzare le dfformità (abusi minori) con vari modi fra cui il famoso art.13 (cd minisanatoria) che suona semplicemente così: gli strumenti urbanistici in vigore quando ho fatto le modifiche me le consentivano e gli strumenti urbanistici oggi me li consentono ed allora l'unico errore che ho fatto è stato di non comunicarlo.

Pago la sanzione e ottengo la concessione in sanatoria (ora si dice "presa d'atto in sanatoria" perchè si tratta di un atto dovuto)

Poi vi sono stati altre leggi sui condoni quali quella della legge 23/12/1994 n° 724 (cd condono 1995) che principalmente verteva sui cambi di destinazione d'uso e il condono "Berlusconi" L. 326/2003 che è stato un po' bloccato dalle Regioni.

In ogni caso il Testo Unico L. 380/01 ha poi ripreso molti temi della L. 47/85 pe cui l'art. 13 della 47/85 è in sintesi l'art. 37 del T.U e l'art. 12 è l'art. 34 ecc. con alcune varianti.

Ma il problema, molto complicato, è sempre lo stesso

Chi realizza un'attività edilizia parzialmente difforme, se non impedito da norme paesistiche o vincoli vari può regolarizzare a condizione che sussistano le due condizioni: le norme in allora,quando ho commesso l'abuso e le norme oggi, che regolarizzo, entrambe mi consentivano di fare ciò che ho messo in essere.

La parola stessa "abuso" spaventa. Ma un conto è un'opera abusiva quale un muro in piùo in meno all'interno di un alloggio ed un conto è un volume in più o addirittura la costruzione di un pur piccolo fabbricato commerciabile separatamente
Diverso è il caso dei vincoli per leggi paesistiche o idrogeologiche o sismiche che determinano la necessità di un parere positivo dell'Ente preposto.

La materia urbanistica (Comunale) , come giustamente dice Cafelab è vastissima e complessa.

Non bisogna demonizzare nulla (è abusivo....) ma nemmeno sottovalutare ( prima opoi ci saràun condono...9

La regolarizzazione catastale è invece più semplice e fattibile, ma un corretto accatastamento non sistema un problema Comunale.

Credo di far cosa gradita a molti allegando uno studio sugli abusi "maggiori e minori" del Consiglio del Notariato con alcune mie evidenziazioni e commenti
 

Allegati

  • STUDIO 5389 NOTARIATO ABUSI MINORI.pdf
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V

Valerio Spallina

Ospite
Sai quante volte il cliente PRETENDE che il tecnico certifichi il FALSO perchè:
  1. qui lo hanno fatto tutti
  2. l'ho comprato così
  3. tanto non se ne accorge nessuno
purtroppo la normativa è molto vasta e articolata e non ha nulla a che vedere con il buon senso comune.

Anche se un professionista può simpatizzare con certe situazioni, non può rischiare sanzioni per risolvere i casini in cui la genete si va a cacciare.
Il cliente può PRETENDERE, ma se il tecnico certifica il FALSO, il tecnico sa che rischia civilmente e penalmente : libero di farlo, un soggiorno al fresco può sempre essere gradito.

Ad esempio, come ora in caso della vendita del bene : i nodi sono venuti al pettine e la pentola sta per essere scoperchiata. Sonni tranquilli per il tecnico ?
 

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