Enrico1980

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Buongiorno,
vorrei gentilmente esporVi il mio problema.
Mia madre ha ereditato un paio di anno fa un certo numero di immobili dai miei nonni (alcuni alloggi, qualche garage, un capannone industriale, un magazzino, un negozio e due villette quasi tutti locati) dovendo così pagare delle successioni molto salate. Purtroppo in quel momento non si era posta il problema di suddividerli, in modo da non cumulare il reddito su di un'unica persona, e negli ultimi anni ha dovuto pagare un'enormità di tasse (oltre a 7.500 euro di acconto IMU).
Ora è in procinto di vendere il capannone ed il quesito che ci poniamo è questo:
"può valere la pena investire parte del ricavato per pagare eventuali trasferimenti e/o donazioni?".
Se SI, cosa sarebbe meglio fare?
Sarebbe meglio donare a me e mia sorella (siamo 2 figli) parte degli immobili in modo da dividere il reddito complessivo su 3 soggetti abbattendo l'aliquota ed evitando futui costi di successione oppure sarebbe meglio costituire una società immobiliare (SRL, SAS, SNC o altro?).
In questo caso è possibile costituire una società tra 3 soci dove soltanto uno conferisce dei beni?
E nel caso di decesso di uno dei soci quali sarebbero le conseguenze?
Per darVi modo di valutare meglio il ns. problema Vi do qualche dato in più:
- età proprietaria 62 anni
- figlio 32 anni
- figlia 35 anni
- stima valore globale fabbricati (da rapporto catastale Cerved) euro 1.530.000
- reddito lordo dichiarato negli ultimi 2 anni c.ca 110/120.000 euro
Ringrazio anticipatamente chiunque possa aiutarci a prendere una decisione.
 

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