Credo che ogni contratto possa essere un'arma impropria: chi con leggerezza potrebbe far sottoscrivere una locazione con patto di futura vendita sarebbe con ogni probabilità anche capace di far sottoscrivere una proposta d'acquisto senza subordinazione alla delibera del mutuo ad un lavoratore precario monoreddito.
Tuttavia credo che molte di quelle che vengono chiamate "garanzie" siano, nella realtà, "elementi della libera contrattazione".
Penso, in tutta sincerità, che abbiano un valore economico e che le parti, benché consigliate verso le scelte più prudenti, debbano e possano prendere liberamente le loro decisioni.
Nella mia esperienza di agente immobiliare le fideiussioni bancarie rilasciate agli acquirenti di immobili in costruzione rappresentano una percentuale veramente bassa e, credetemi, spesso e volentieri non per volontà del costruttore o per una cattiva informazione da parte dell'agente immobiliare.
Ora, cercando di tornare sulla questione, ecco 2 riflessioni personali.
- Credo, fermamente, che nessuno nel 2014 possa stabilire, neppure con livelli di approssimazione molto ampi, quello che potrebbe essere il livello del contenzioso legato a queste forme contrattuali quando sottoscritte in un modo piuttosto che non in un altro.
- Credo che garantire alla scadenza del contratto al promissario acquirente di non perdere le somme sino a quel momento versate, possa anche essere un elemento positivo, ma rientri tra gli "elementi della libera contrattazione" (della serie: se il venditore non accetta questa condizione a fronte di una trattativa super vantaggiosa per l'acquirente, sarà pure correttamente un rischio che quest'ultimo dovrà prendersi).
- Credo che, una volta raggiunto un accordo di massima, con l'aiuto di un buon notaio possa essere sottoscritto un contratto dignitoso in grado di rappresentare la volontà delle parti.