Graf

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Privato Cittadino
Questa sera, una discussione sul fallimento di un portale immobiliare con gli interventi, in proposito, di Bagudi, Umberto Granducato, Antonello, Erikon, Nicos, Boschini, Abakab, Ponz, Panetto, Ingelman, Luca 1978, Robin Hood e di Luciano Pirola, amministratore di un altro portale immobiliare, mi ha particolarmente scosso e messo di cattivo umore....E certamente non per colpa delle opinioni espresse dagli agenti immobiliari di cui sopra....
Ho preso la palla al balzo e, per calmarmi i nervi, ho riscritto in fretta e in furia, riadattato ed integrato alla bisogna, un mio vecchio intervento....
Mi pareva ci andasse bene come il cacio (anzi, come il parmigiano, per omaggiare il "Fondatore" Granducato) sui maccheroni....


I “portaloni” immobiliari su Internet sono insostituibili (nel servizio di visibilità che offrono) oppure insostenibili (nelle tariffe dei prezzi) per i mediatori?
Si fanno strapagare in rapporto alla qualità delle prestazioni che assicurano oppure sono preziosi nel rinforzare la visibilità e quindi la commerciabiltà di una casa?
Più chiaramente, in un periodo di vacche magre anzi, in pelle ed ossa, la spesa che l'agente immobiliare deve sostenere per pubblicare i propri immobili su un "portalone" che va per la maggiore è da valutarsi un investimento con un sicuro ritorno pubblicitario oppure una perdita economica secca?
Più specificatamente, nell’era della comunicazione digitale, i portali specializzati in inserzioni immobiliari sono un inevitabile punto fermo per ogni mediatore oppure hanno delle valide alternative di diffusione pubblicitaria?
Meglio il cartello o l’inserzione internet, preferibile la bacheca nella vetrina dell’agenzia oppure l’annuncio cartaceo?
Ritengo che opporsi alla capillare diffusione e alla forza comunicativa dei portali web specializzati nell’inserzione pubblicitaria degli immobili sia, realisticamente, nel 2013, una velleitaria battaglia di retroguardia. Una difesa disperata della “ridotta della Valtellina”.
Credo che la rete, rettamente valutata e misurata sulle esigenze e le richieste del singolo operatore immobiliare, sia una potente risorsa strategica e di “competizione agonistica”.
E che gli agenti immobiliari, attraverso la loro intelligenza e la loro professionalità, possano rispondere in modo efficace alle sfide che internet e il web pone loro.

Cercare casa avvalendosi di Internet è, ormai, anche in Italia, una pratica diffusa e, anche nel nostro Paese, la Rete sta diventando uno strumento sempre più impiegato dai consumatori per rintracciare notizie di qualsiasi tipo in campo immobiliare e per reperire, quindi, la casa dei propri sogni. Infatti, tramite il Web, grazie ai “portaloni” specializzati nelle inserzioni degli immobili, è sempre più possibile trovare l’appartamento, la villa, il superattico o la casa al mare dei propri sogni nell’attimo di un clic.
Ma la domanda fondamentale, che tutti gli operatori del settore immobiliare si pongono con una certa ansia, e che avrà un carattere sempre più futuribile….” il Web, Internet insomma, sarà una formidabile opportunità per l’ Agente Immobiliare, oppure rappresenterà, per lui, un rischio mortale? Il mediatore attuale diventerà un e- mediatore, riuscendo a coniugare l’hi-tech alla professionalità costruita con l’esperienza sul campo e con la formazione scolastica, oppure, tristemente diverrà un fu-mediatore cioè un ex agente immobiliare, in quanto il web, con le sue infinite possibilità di comunicazione, di informazioni e di contatti tra i clienti privati, lo avrà bypassato e sradicato dalla sua strategica posizione di intermediario?
Io, non sono pessimista, anzi. Penso e dico che nessuna casa si venderà attraverso una transazione su internet. Essa non è un libro, un dvd o una lampada portatile che si possono facilmnte valutare e ordinare on-line da uno dei tanti portali di e-commerce. La casa è l’investimento più importante della nostra vita, non potrà mai essere banalizzato in una transazione on-line. Avete mai visto una casa in vendita sui cataloghi illustrati di Vestro o Postal Market, società di vendita a distanza e tramite corrispondenza che possiamo considerare le pioniere del WEB, se ci pensiamo un po’ sopra? Io no. Acquistare casa non è semplice. Essa richiede una procedura (psicologica, finaziaria e giuridica) complessa che non può essere in nessun modo semplificata ed eseguita a distanza. Quindi niente paura. Il lavoro antico, faticoso ma glorioso del mediatore sopravvivrà alla rivoluzione digitale.
In più, il cliente che deve comprare casa ha bisogno di tante informazioni.
Ma, dico io, quale realtà oggettiva, più di internet, può soddisfare in pieno questo bisogno? Infatti, solo il web, con i suoi portaloni immobiliari, può moltiplicare le notizie su un immobile, su una villa, su un locale commerciale. Invero, i siti specializzati danno, persino, la possibilità di scremare le offerte: grazie a potenti database, un aspirante acquirente può effettuare la ricerca di un immobile per fascia di prezzo, metratura, tipologia etc., il tutto senza muoversi dal computer, casomai stando al lavoro, nel corso della pausa pranzo. Ed è, partendo da questa necessità, che gli agenti immobiliari potranno trasformare le opportunità del web marketing del real estate in uno strumento di conquista, ampliamento e posizionamento sul mercato.
Tutti gli strumenti di comunicazione ed informazione offerti dalle nuove tecnologie digitali potranno, però, diventare un vantaggio per gli operatori dell’immobiliare, solo se supportate da figure professionali dotate di adeguata preparazione e in grado di fornire tutte le risposte all’utente del web. Il cliente di internet, è, a mio avviso, un utente esigentissimo, che richiede al mediatore un bagaglio informativo adeguato all'epoca della comunicazione digitale per poter fare i primi passi nel suo processo decisionale di compravendita immobiliare. L'agente immobiliare è diventato (ma ne è consapevole?) e diventerà sempre di più nel prossimo futuro, grazie al web, un vero consulente dell’investimento immobiliare. E’ dunque, a questa aspettativa, a questa prospettiva che deve rispondere principalmente l’e-mediatore per vincere la sfide del web.
Ce la farà?
 

Luca1978

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Complimenti per la disanima:ok: , detto questo condivido le tue osservazioni sul futuro della professione, la rete ha inevitabilmente cambiato la vita di molte professioni e gli AI non sono esenti da questa rivoluzione.
Possiamo estendere la domanda da internet alla futuro dell'AI in generale e credo che le risposte sia strattamente correlate, i portali potranno essere uno strumento ma in rete alla lunga peseranno i "pesi massimi" o al massimo in alcune realtà si potranno distinguere dei "pesi piuma" agili e svelti, cosa intendo:domanda: , internet funziona con maggiore visibilità in rete ed è chiaro che più annunci ho in ogni singola zona più sono visibile, quindi se ne deduce, come del resto abbiamo visto negli ultimi anni, che la visibilità in rete costerà sempre di più:rabbia: , ma chi vincerà in rete:domanda: , beh coloro i quali porteranno più pezzi in pubblicità, possibilmente di buona qualità, saranno alla lunga più visibili e se gli utenti del futuro considereranno la rete sempre più un punto di riferimento per i propri consumi credo che gli unici che resisteranno saranno le agenzie immobiliari che saranno capaci di stare sulla piazza virtuale con un certo numero di pezzi, vale per i "pesi massimi" a livello nazionale e vale per i "pesi piuma" a livello locale.
Altra grossa modifica che alla lunga porterà la rete sarà la non necessaria presenza capillare sul territorio, la quale sarà sempre preferibile la dove la popolazione si concentra in una centro abitato, ma dove questa si dirada in tanti piccoli paesi e paesini sarà più funzionale un'ufficio virtuale molto visibile in rete che 2/3 uffici sparsi sul territorio.
Ecco perchè più volte e non solo per queste motivazioni, ho esprresso l'opinione che le piccole agenzie sono destinate al tramonto, o ci si struttura in qualcosa di più grande, almeno a livello locale, oppure il declino è inevitabile, se poi oltre alla rete ci aggiungiamo che il sommerso fiscale si riduce sempre più, che la società basa sempre meno i propri rapporti umani su base delle conoscenze dirette il dato è evidente.
Mi rendo conto che chi è a qualche anno dalla pensione può anche fregarsene di queste considerazioni, ma i giovani devono fare i conti con questa realtà.
 

Ponz

Membro sognante
Agente Immobiliare
La pubblicità della rete non segue le logiche proposte, affatto. qualcuno potrebbe rendere visibile una casa orribile al di sopra di ogni casa bella/a prezzo/altroaggettivoapiacere possibile. In futuro al rete probabilmente non sarà fruita direttamente, ma tramite app o dispositivi particolari, probabilmente, quindi solo chi GESTIRà LE INFORMAZIONI avrà modo di dire la sua più degli altri.

Quindi parlare di portali web che sono il futuro... non vedete ceh si dotano tutti di gestionali? ;)

Non vedete che riducono agli altri gestionali il potere di aggiornamento e di posizionamento?

Chi lo capirà?

Chi sarà che gestirà le informazioni?

Ma mica è un problema nostro...
 

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