Sono in trattativa per l'acquisto di prima casa, tramite una nota agenzia immobiliare, da un costruttore che ne detiene la proprietà. Ci troviamo in provincia di Avellino in Regione Campania. L'immobile inserito in un parco di costruzione 2011 è costituito da seminterrato senza accesso carrabile (accatastato come locale sgombero) di 80 mq; un piano rialzato (accatastato come piano terra) con cucina, bagno, soggiorno di circa 70 mq; una mansarda per la zona notte (accatastato anche qui come locale sgombero) con 3 camere da letto ed un bagno di circa 70 mq, con altezza media di 2.40 m e altezza minima di 1.40 m; giardino sul retro e giardino sul davanti. Sugli elaborati consegnati al comune conformi a quanto riportato al catasto, il piano mansardato (il sottotetto) non ha tramezzi che identificano le camere ma solo un ripostiglio, praticamente una difformità da quanto realizzato. Il progetto è costituito da un permesso di costruire, una variante, ed una scia (nov. 2011). Dalla visura catastale l'immobile inoltre risulta appartenente ad una catagoria A3, classe U, 4.5 vani, con rendita di circa 200 euro. Nel PRG comunale la zona è di categoria B1 ovvero "Completamento denso del tessuto urbano moderno", in cui sono consentite le destinazioni d’uso residenziali e misto residenziali, terziarie, produttive, commerciali. Non occupandomi del settore, non conscendo a fondo la materia legale e normativa, ho necessità di capire come può essere possibile, e se lo è, sanare catastalmete il piano mansardato, e quindi pagare le tasse appropriate (IMU e Tarsu). Inoltre non capisco come mai, se i requisiti ci sono, questa operazione non sia stata già fatta dal costruttore. Se è possibile tale variazione vorrei capire in che modo muovermi per rendere chiara la situazione di quest'immobile. Visto la convenienza economica sono intenzionato a comprare ma non vorrei ritrovarmi in una situazione spiacevole in futuro, e rischiare sanzioni anche gravi. Spero di trovare qualcuno che mi possa aiutare. Grazie.