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Utente Cancellato 46356
Ospite
a metà marzo ho visto un immobile costituito da una casa di 60 metri con asservito un giardino di 750 metri. al momento della visione dell'immobile sul giardino era ben visibile una apertura verso una proprietà adiacente. ho chiesto cosa significasse e l'agente mi ha risposto che, considerato che il proprietario era fuori, il fratello confinante entrava nel terreno per coltivare l'orto. non c'era alcun diritto e si poteva chiudere in qualsiasi momento. ho così sottoscritto la proposta di acquisto con la classica frase prestampata "con ogni servitù attiva e passiva" poi accettata dal venditore. data di stipula prevista fine luglio. dopo aver dato piu volte la disponibilità alla stipula, qualche giorno prima della stipula l'agente mi dice che al momento della divisione dei fondi tra fratelli il padre aveva posto nell'atto la servitù di passaggio per accedere alla via pubblica. lui lo ha appreso dopo una ricerca in archivio riesumando l'atto del padre. mi ha comunicato che nè il venditore nè lui sapevano nulla della servitù e nè tantomeno gli era stata comunicata in fase di conferimento del mandato. il fratello per rinunciare alla servitù vuole 8000 euro. l'agenzia mi dice che i venditori stanno contrattando sul prezzo. ho paura che se li metto in ora poi sarò obbligato a stipulare con la servitù. se chiedo la risoluzione rischio di perdere la caparra. quindi gli devo dare del tempo per vedere se risolvono la questione tra di loro? per il tipo di servitù può avere importanza per estinguerla il fatto che da 15 anni il fondo del fratello a seguito di lottizzazione ha circa 20 metri di fronte su una strada pubblica e che dal lato del terreno in fase di acquisto, ha altri 20 metri di fronte su terreni ora di proprietà comunale con destinazione piazza?
grazie
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