danielemarilungo

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Professionista
Buongiorno , ho avuto una sentenza di sfratto da una persona che nell'intimazione presentata in tribunale si definisce proprietaria dell'appartamento locato, ho scoperto in seguito che l'appartamento è invece ancora di proprietà della cooperativa edilizia che lo ha costruito e che lo ha solo assegnato in locazione con promessa di futura vendita ,non sono peraltro sicuro che l'assegnazione sia a nome della dichiarante proprietaria o di suo padre. Vorrei sapere se l'intimazione di sfratto è annullabile e se l'assegnatario dell'appartamento ha il potere di sublocarlo a prezzi di mercato.
Saluti
daniele marilungo
 

studiopci

Membro Storico
Sinceramente è tutto un pò strano, se il tribunale ha emesso sentenza di sfratto dovrebbe averlo fatto sulla base di atti e documenti ufficiali ( contratto di fitto, atto di proprietà, ricevute, ecc.ecc. ) oltre al fatto che ci dovrebbe anche essere una motivazione per lo sfratto, poi c'è il fatto che se la cooperativa ha usufruito di contributi o agevolazioni , non c'è la possibilità prima di cinque anni di affittare, di strano c'è che l'immobile sia ancora di proprietà della cooperativa, ma forse chi ha iniziato il procedimento di sfratto sarà il presidente, secondo me per capire bene la situazione e perchè ti si possa dare una risposta precisa è fondamentale capire bene come è il tutto:
1- chi ti ha fatto il contratto di affitto, che tipologia, se è stato registrato
2- da quanto tempo esiste la cooperativa, che finalità aveva e come ha costruito.
3 - a che titolo questa persona ti ha intimato la sfratto e perchè.
 

danielemarilungo

Nuovo Iscritto
Professionista
Non sò con esattezza quando è stata costituita la cooperativa ma lo statuto è stato adeguato nel 2005 e la coperativa avrà termine nel 2050,lo scopo della cooperativa è " la costruzione di case popolari ed economiche da assegnare ai soci in locazione anche con patto di futura vendita o riscatto o in proprietà ". Il contratto di locazione è stato redatto dalla " sig.ra xxx in seguito denominata locatore" senza che fosse pecificato a quale titolo locase l'immobile . Nell'intimazione di sfratto la sig.ra xxx si definisce invece proprietaria dell'appartamento. Essendo la stessa nella migliore delle ipotesi solo assegnataria ha commesso un falso in atto pubblico dichiarandosi proprietaria al fine di raggiungere lo scopo dello sfratto? e se anche avesse avuto il titolo per locare avrebbe dovuto farlo ai costi convenzionati dal comune di Roma ? .
Ringrazio
Daniele
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Bisognerebbe leggere la Convenzione.

In linea di massima un assegnatario è considerato all stregua di proprietario


e se anche avesse avuto il titolo per locare avrebbe dovuto farlo ai costi convenzionati dal comune di Roma ? .

In genere si, ci sono dei limiti dati dalla Convenzione, ma ripeto, bisognerebbe leggere la convenzione.

Silvana
 

studiopci

Membro Storico
Come ti ribadiva la collega Silvana, bisognerebbe leggere la convenzione , per poter capire e poi resta il fatto che mi sembra molto strano che il tribunale abbia dato seguito ad un procedimento di sfratto intentato da persona non autorizzata, per cui evidentemente la persona che ha iniziato la procedura ne aveva i requisiti in qualche modo.
 

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