La circolare n°26, a pag.13, rimarca che nel caso in cui l'opzione esercitata in sede di registrazione del contratto e, quindi all'inizio della prima annualità, sia revocata a valere dalla seconda annualità, resta comunque valida la rinuncia al locatore agli aggiornamenti del canone per un periodo corrispondente a quello della prima annualità per il quale il locatore si è avvalso di tale regime. Pertanto il locatore non può richiedere gli aggiornamenti del canone relativi alla seconda annualità.
Contratto 01/08/2011. Canone mensile € 700,00. Opzione cedolare attivata.
Ad agosto 2012 revoco l'opzione. Non applico l'ISTAT, chiamiamola, per comodità, ISTAT 1, che mi consentirebbe un aumento di (ipotizziamo) € 10,00 mensili.
Ad agosto 2013 applico l'ISTAT 2, che mi consente di aumentare il canone mensile di (ipotizziamo) € 12,00.
Una volta che si revoca il regime, il canone applicato, da quel momento in avanti, è semplice su ISTAT 2 (€ 712,00) o composto per stratificazione su ISTAT 1, anche tenendo conto delle quote di ISTAT, maturate nelle annualità della cedolare, sia pure fino a quel momento non richieste al conduttore (ovviamente per chi resta nel regime della cedolare)?
Contratto 01/08/2011. Canone mensile € 700,00. Opzione cedolare attivata.
Ad agosto 2012 revoco l'opzione. Non applico l'ISTAT, chiamiamola, per comodità, ISTAT 1, che mi consentirebbe un aumento di (ipotizziamo) € 10,00 mensili.
Ad agosto 2013 applico l'ISTAT 2, che mi consente di aumentare il canone mensile di (ipotizziamo) € 12,00.
Una volta che si revoca il regime, il canone applicato, da quel momento in avanti, è semplice su ISTAT 2 (€ 712,00) o composto per stratificazione su ISTAT 1, anche tenendo conto delle quote di ISTAT, maturate nelle annualità della cedolare, sia pure fino a quel momento non richieste al conduttore (ovviamente per chi resta nel regime della cedolare)?