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Se venderai entrambe le case, dovrai trovare un’abitazione , anche se provvisoria; naturalmente dovrai trasferire li la residenza, dove effettivamente andrai ad abitare.

Temo che non sia possibile, mentre sarebbe possibile il contrario (cioè comprare come prima casa una nuova abitazione, impegnandosi a vendere entro un anno dal nuovo acquisto quella ereditata precedentemente come prima casa). Ti suggerirei di consultare un notaio.

Si, infatti: bisognerebbe leggere cosa è stato firmato.

Se con la “vecchia” agenzia (o con il “vecchio” titolare) ti sei trovato bene, puoi sempre cercare di accordarti per una provvigione inferiore, proprio sulla base del fatto che non sei un nuovo cliente che hanno dovuto reperire loro. Provare a chiedere non costa nulla !

No: se la casa viene intestata a tua madre, alla sua morte anche tuo fratello avrà diritto ad una quota (dando per scontato che tua madre non avrà altri beni da lasciare in eredità. Puoi solo pensare di prestarle i soldi (o almeno di far risultare ufficialmente che glieli presti, anche se da lei...

Il testamento sarebbe perfettamente valido, ma il legittimario leso potrebbe impugnarlo, come detto sopra.

Dopo; prima è vietato dalla legge.

Meglio comunque; lo paghi tu, e fa i tuoi interessi

Se tuo padre lo desidera, alla morte di tuo fratello, può impugnare la disposizione testamentaria lesiva della sua quota di legittima, e ci sarà un procedimento legale . In alternativa può rinunciare ai suoi diritti esplicitamente ( firmando un atto di rinuncia all’azione di riduzione e...

Hai fatto bene, ma, come detto, fai le verifiche per conto tuo (senza tecnico del venditore)

Meglio la domanda aperta, senza troppi giri di parole, e senza ricorrere a tariffari non pertinenti.

Oppure un tecnico incaricato da te, di tua fiducia, che si interfacci al posto tuo con i tecnici del Comune.

L’agente può chiederti anche una percentuale diversa, non esiste un obbligo di attenersi agli “usi e consuetudini”, che servono solo se non ci si accorda prima, e sorge qualche controversia in merito all’entità del dovuto.

Non è nemmeno detto che sia possibile: dipende dal piano regolatore del Comune, per quella specifica zona. E per fare la variazione, ammesso che sia possibile, potrebbero volerci molti soldi. Quindi va valutata la situazione specifica, mediante tecnico di fiducia, e il prezzo deve essere...

Nel titolo si parla di difformità catastale, ma è più importante, come ti hanno già scritto, verificare la conformità urbanistica: il bagno/ripostiglio , con altezza 2,26 , potrebbe non essere regolarizzabile, e sarebbe preferibile approfondire il tutto, con un tecnico di fiducia.

Premesso che i valori dell’osservatorio immobiliare sono davvero solo indicativi, non si può fare altro che provare, fidandosi delle indicazioni dell’agente. Se ritiene che la proposta non ha le gambe, non te la farà nemmeno firmare: se invece , secondo lui, può essere una base di partenza per...

Si dovrebbe attivare il venditore, a cui si potrebbero risparmiare grane facendo firmare a lei una dichiarazione di nomina; se non lo vuole fare, naturalmente subirà le conseguenze del suo inadempimento contrattuale. Ma, come ripeto dall’inizio, mi pare logico che si dovrà provare a convincerla...

L’amministratore sicuramente incompetente (o in mala fede),perché non si aspettano 6 anni per fare decreti ingiuntivi ai morosi. Senza sapere se il moroso ha altri debiti , o se la casa è ipotecata, è difficile capire come potrà finire, cioè se il condominio riuscirà a recuperare i soldi: forse...

Per uscire dalla vicenda senza strascichi, lei deve firmare una dichiarazione di nomina. Tutto il resto è più complicato. Lo capirà ? Si spera…

La condizione sospensiva è stata scritta da un incapace: “buon esito del reddito” non significa nulla.Al limite poteva scrivere “buon esito dell’analisi del reddito da parte della banca”… Ma anche se si firmano per accettazione proposte, senza aver capito cosa si firma, non si può cambiare idea...