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Lei vuole riconoscere il contributo di lui: quindi non vedo gironi infernali. Dipende: non sappiamo come risolveranno il problema.

Aver dato dei soldi per il pagamento di un certo bene, non ti rende comproprietario di quel bene. Ti rende donante della somma , o creditore, nel caso la dazione configuri un prestito.

Può essere. Però ripeto, mai sentito di mutui da 20.000 euro.

Ho dato per scontato che il cugino defunto non avesse eredi. Si presume che il notaio farà le debite verifiche.

Si, infatti. Una sarebbe la situazione "normale", in cui due persone pagano insieme un immobile,e ne diventano insieme proprietari. Semplice, e definitivo. L'altra sarebbe un pasticcio fondato sui se e sui ma, che non darebbe certezze. Allora meglio fare un riconoscimento di debito, cioè, detto...

Giusto

Ufficio complicazioni cose semplici. Perché non intestare la casa anche a lui da subito ?

Mi pare che questo punto potrebbe essere chiarito meglio; hai visto la planimetria dell’immobile ? Corrisponde o no allo stato di fatto ? Hai verificato che la destinazione degli ambienti corrisponda a quello che intendi comprare ? Per quanto riguarda l’Ape , se non c’è ancora , è inutile...

Non mi pare un acquisto rischioso: parlane con il notaio.

Si, penso di sì. Ma essendo un diritto inalienabile (art. 1024 cc), secondo me sarebbe una tutela parziale: cioè può vivere lì in eterno, ma non ci si possono facilmente ricavare dei soldi, in caso di disaccordo. Direi che sarebbe l’ultima ratio…

Tu prima hai scritto: Se non puoi contestare l'immobile, non ha senso nemmeno che abbia l'usufrutto. Ma forse il problema è la contestazione del mutuo, non dell'immobile. Ovvero, potresti avere il mutuo intestato solo a te, e l'immobile intestato a entrambi, con lui che ha il ruolo di terzo...

Se non può avere un immobile intestato, non può avere nemmeno l'usufrutto, che è pignorabile. Direi anch'io che l'unica soluzione è che facciate risultare nell'atto di acquisto che i soldi extra-mutuo ce li mette lui ( risulterà come una donazione indiretta) , e poi una scrittura privata per le...

Direi che si tratta comunque di penale. @matusalemme , il caso da te citato parla di recesso; è assodato che in quella situazione la penale deve essere ben inferiore alla provvigione ( anche se bisognerebbe fare dei distinguo, a seconda che il recesso avvenga poco dopo la firma dell’incarico, o...

Ok, siamo d’accordo; dal tuo post precedente avevo capito diversamente 😉

Era esattamente quello che sottintendevo: per proposta conforme rifiutata si è sempre potuta chiedere penale pari alla provvigione. E mi pare anche logico; l’agente in quel caso il lavoro lo ha fatto al meglio, ci manca solo che non venga pagato il giusto…

Direi invece che basta comunicare di volersi avvalere della facoltà di cedere il contratto, già concessa nel preliminare.

La questione potrebbe essere diversa, allora... Premetto che bisognerebbe leggere la proposta, la sospensiva e i relativi termini per l'avveramento, e conoscere nel dettaglio la normativa di riferimento per l'edificabilità di quel terreno (che, oltretutto, non era ancora frazionato, a quanto...

E' più che certo; o sono presenti tutti i comproprietari , oppure per gli assenti serve la procura. Non è necessario che tu chieda conferma, ma se ti senti più tranquillo puoi parlargliene senza problemi; il notaio lo paghi tu, e sei nella posizione di fargli qualsiasi domanda che serva a...

Non c'è nessun consiglio da darti, ormai, se non quello di andare a riprendere il tuo assegno, se ancora non ti è stato restituito. Anche avendo accettato la tua proposta, il contratto che si è formato è rimasto inefficace, perché la potenzialità edificatoria menzionata come condizione...

Se il marito è comproprietario dell'immobile, la moglie potrà presentarsi da sola esclusivamente se munita di procura notarile del marito, che le attribuisce il potere di firmare anche a suo nome, e di incassare il saldo prezzo anche per conto suo. Il tuo notaio si sarà gia accertato che tutto...