Risultati ricerca

"è opportuno precisare che, trattandosi di un credito personale, qualora l'immobile alienato o quello acquisito risultino in comunione, il credito d'imposta deve essere imputato agli aventi diritto, rispettando la percentuale della comunione. Ai fini della definizione dell'ammontare del credito...

Le due frasi non sono in contrasto. La seconda è relativa alle condizioni per poter usufruire del credito d'imposta (riacquisto entro un anno ... etc.). La prima è relativa alla prescrizione decennale per poter utilizzare il credito una volta che si sia formato.

La normativa negli ultimissimi anni non è cambiata, la prescrizione decennale è tutt'ora valida. Ti cito un estratto della circolare AdE 19/2001: "Con riferimento all'utilizzazione del credito nel pagamento dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale nonchè dell'imposta sulle successioni e...

La prescrizione decennale vale dal momento in cui si forma il diritto al credito, cioè dal momento dell'acquisto di una prima casa successivo alla vendita di altra prima casa e sempre che ne sia stata fatta richiesta nell'atto di acquisto.

No.

Sempre fino a concorrenza dell'imposta pagata sul nuovo acquisto. Se per esempio Patrizia pagasse un'imposta di registro o IVA inferiore a 8000 euro, per esempio 5000 euro, il credito d'imposta sarebbe di 5000 euro.

Quando si usufruisce delle agevolazioni prima casa (nel tuo caso per la parte ereditata nel 2009) e si rivende entro 5 anni, si devono pagare le imposte che si sarebbero dovute pagare se non si fosse usufruito delle agevolazioni + sanzione e interessi. Questo a meno che non ri riacquisti entro...

Il problema è che se rivendi ora l'immobile, avendo usufruito delle agevolazioni sulla quota ereditata nel 2009, dovrai pagare la differenza di imposte ipotecaria e catastale (2% e 1% contro 168+168) più sanzione e interessi (le imposte e la sanzione da applicare ovviamente solo sulla quota...

Nel caso di dichiarazione dei redditi è possibile usufruire del credito d'imposta che non ha trovato capienza nella prima dichiarazione successiva al riacquisto, anche nelle successive dichiarazioni.

Non mi riferivo all'imposta di successione, ma all'imposta di registro (che non si paga in caso di successione, al contrario delle imposte ipotecaria e catastale), presupposto questo che permette di poter usufruire delle agevolazioni su un successivo acquisto anche se si è usufruito di tali...

Aggiungo a quanto scritto da Antonello che "Il credito d'imposta è pari all'imposta di registro o all'IVA pagata sul primo acquisto. In ogni caso non può essere superiore all'imposta di registro o all'IVA dovute sul nuovo acquisto: non può pertanto dar luogo a rimborso." Di conseguenza sia che...

Stai tranquillo. Anche se avessi usufruito delle agevolazioni prima casa su una o entrambe le case acquisite per successione, potresti comunque usufruire delle agevolazioni per un successivo acquisto a titolo oneroso. Infatti, in caso di successione, non si paga mai l'imposta di registro.

Hai usufruito delle agevolazioni prima casa sulla successione del 2009?

Mi spiace per matbif, ma purtroppo se non si riacquista entro 12 mesi dalla vendita della "prima casa" altro immobile per il quale si usufruisce delle agevolazioni prima casa il credito d'imposta è perduto per sempre.

Sì, ma il reddito derivante dalla locazione dovrà comunque essere imputato al proprietario. Reddito da locazione: va dichiarato da chi ha il diritto reale sull'immobile FiscoOggi.it Affitto di un immobile da parte del comodatario FiscoOggi.it

Bravo! Comunque veramente assurdo che un notaio ignori il concetto di pertinenzialità.

Infatti non si capiva per quale motivo non lo volesse fare.

Perché il notaio non vuole indicare il box come pertinenziale?

http://www.agenziaterritorio.gov.it/sites/territorio/files/Circolare%202010%20n.%202%20-%20DL%20n.%2078-2010%20art.%2019%20comma%2014.pdf In particolare leggere par. 3 punti d) ed e) in particolare cito: "L'obbligo della dichiarazione di variazione in catasto sussiste nei casi in cui la...

In realtà non è come scrivi. In base alla circolare AdE 17/2006 in caso di unico mutuatario al 100% e proprietà suddivisa al 50% tra lo stesso mutuatario e altro soggetto, l'importo da tenere in considerazione nel calcolo degli interessi effettivamente detraibili nel rapporto (Costo...