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A Uno Mattina il pensiero del Notaio Clarizio sull'attività degli Agenti Immobiliari
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Testo
<blockquote data-quote="stepo" data-source="post: 91376" data-attributes="member: 20956"><p>Gentile Presidente,</p><p>sono a richiederLe un chiarimento in merito ai provvedimenti che il Vostro Albo assume nei confronti di agenzie Vostre affiliate che manifestino comportamenti scorretti, come quello nel quale mi sono purtroppo imbattuto, considerando la componente etica che dovrebbe accompagnare la attività di una agenzia immobiliare e vista la delicatezza dell'argomento.</p><p>Verso metà ottobre ho firmato proposta di acquisto di un immobile e sulla proposta l'agenzia dichiarava la presenza di IPOTECA, che sarebbe stata estinta prima del rogito. In proposta lasciavo in deposito un assegno intestato al venditore, chiedendo che fosse incassato al preliminare, da eseguire entro due settimane dalla data di accettazione della proposta, per aver modo di sbloccare del denaro da un fondo.</p><p>La mia proposta veniva accettata dal venditore, che chiedeva tuttavia di anticipare il preliminare di una settimana, oppure di incassare subito l'assegno in caparra. </p><p>Accettavo quindi di anticipare il preliminare di una settimana.</p><p></p><p>A seguito di visura ipotecaria eseguita dal mio Notaio, a due soli giorni antecedenti la data fissata per il preliminare, vista anche l'urgenza impostami da agenzia e venditore, scoprivo grazie che l'immobile era gravato da PIGNORAMENTO, sicchè il Notaio mi allertava di non firmare preliminare e di sospendere subito la proposta a mezzo telegramma.</p><p>Se non fossi stato quindi allertato dal mio Notaio nel non eseguire il preliminare, avrei consegnato al venditore, una cifra consistente per l'acquisto di un immobile gravato da pignoramento in corso, senza ricevere alcuna informazione e garanzia dalla agenzia, nonostante la lauta mediazione che avrebbero incassato !</p><p></p><p>In seguito a ciò, ho incontrato molte difficoltà per acquistare l'immobile, tra cui l'impossibilità di ottenere mutuo dalla mia banca ed avendo tra l'altro sbloccato fondi per effettuare il preliminare poi non più effettuato, che ad oggi mi avrebbero reso una cifra ben superiore.</p><p></p><p>A fronte di tutte queste difficoltà, ho comunicato all' agenzia a mezzo telegramma, che la proposta si intendeva risolta e li invitavo a rendermi a mezzo raccomandata, l'assegno lasciato in deposito fiduciario.</p><p>Di tutta risposta l'agenzia mi ha risposto di recarmi in agenzia per definire la trattativa, non avendo alcuna intenzione di restituirmi l'assegno a mezzo raccomandata.</p><p></p><p>Vista la notevole arroganza mostratata dall'agenzia, ovviamente non mi sono recato in sede, certo che l'agenzia mi volesse sottoporre qualcosa da firmare per restituirmi l'assegno ed essendo la trattativa a mio avviso chiaramente conclusa, dopo ripetute richieste per riavere indietro l'assegno per raccomandata, ho dovuto incaricare un avvocato e probabilmente dovrò procedere presso sedi giudiziarie, con ulteriori spese e problemi, oltre all'aver generato la necessità di ricominciare la ricerca di un appartamento adatto.</p><p></p><p>Certo di una cortese risposta porgo cordiali saluti,</p><p>Stefano</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="stepo, post: 91376, member: 20956"] Gentile Presidente, sono a richiederLe un chiarimento in merito ai provvedimenti che il Vostro Albo assume nei confronti di agenzie Vostre affiliate che manifestino comportamenti scorretti, come quello nel quale mi sono purtroppo imbattuto, considerando la componente etica che dovrebbe accompagnare la attività di una agenzia immobiliare e vista la delicatezza dell'argomento. Verso metà ottobre ho firmato proposta di acquisto di un immobile e sulla proposta l'agenzia dichiarava la presenza di IPOTECA, che sarebbe stata estinta prima del rogito. In proposta lasciavo in deposito un assegno intestato al venditore, chiedendo che fosse incassato al preliminare, da eseguire entro due settimane dalla data di accettazione della proposta, per aver modo di sbloccare del denaro da un fondo. La mia proposta veniva accettata dal venditore, che chiedeva tuttavia di anticipare il preliminare di una settimana, oppure di incassare subito l'assegno in caparra. Accettavo quindi di anticipare il preliminare di una settimana. A seguito di visura ipotecaria eseguita dal mio Notaio, a due soli giorni antecedenti la data fissata per il preliminare, vista anche l'urgenza impostami da agenzia e venditore, scoprivo grazie che l'immobile era gravato da PIGNORAMENTO, sicchè il Notaio mi allertava di non firmare preliminare e di sospendere subito la proposta a mezzo telegramma. Se non fossi stato quindi allertato dal mio Notaio nel non eseguire il preliminare, avrei consegnato al venditore, una cifra consistente per l'acquisto di un immobile gravato da pignoramento in corso, senza ricevere alcuna informazione e garanzia dalla agenzia, nonostante la lauta mediazione che avrebbero incassato ! In seguito a ciò, ho incontrato molte difficoltà per acquistare l'immobile, tra cui l'impossibilità di ottenere mutuo dalla mia banca ed avendo tra l'altro sbloccato fondi per effettuare il preliminare poi non più effettuato, che ad oggi mi avrebbero reso una cifra ben superiore. A fronte di tutte queste difficoltà, ho comunicato all' agenzia a mezzo telegramma, che la proposta si intendeva risolta e li invitavo a rendermi a mezzo raccomandata, l'assegno lasciato in deposito fiduciario. Di tutta risposta l'agenzia mi ha risposto di recarmi in agenzia per definire la trattativa, non avendo alcuna intenzione di restituirmi l'assegno a mezzo raccomandata. Vista la notevole arroganza mostratata dall'agenzia, ovviamente non mi sono recato in sede, certo che l'agenzia mi volesse sottoporre qualcosa da firmare per restituirmi l'assegno ed essendo la trattativa a mio avviso chiaramente conclusa, dopo ripetute richieste per riavere indietro l'assegno per raccomandata, ho dovuto incaricare un avvocato e probabilmente dovrò procedere presso sedi giudiziarie, con ulteriori spese e problemi, oltre all'aver generato la necessità di ricominciare la ricerca di un appartamento adatto. Certo di una cortese risposta porgo cordiali saluti, Stefano [/QUOTE]
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