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<blockquote data-quote="PyerSilvio" data-source="post: 547487" data-attributes="member: 55799"><p>Abbiamo gia' fatto sanguinose discussioni su questo argomento.</p><p></p><p>Tuttavia, voi tecnici, vi ostinate a diffonfere nozioni fuorvianti.</p><p></p><p>Un non senso.</p><p></p><p>Considerato che le vostre figure professionali, hanno la loro ratio, proprio per sistemare questa materia.</p><p></p><p>Una manna dal cielo per voi.</p><p>Atteso che il 90% del costruito italiano presenta difformita' ed omissioni nelle procedure.</p><p></p><p>Invece alzate le braccia.</p><p>Non si puo' sanare, non si puo' vendere, non si puo' utilizzare.</p><p>Machivel'ha detto..?</p><p></p><p>"Improcedibile" oppure "non ci sia la possibilita' di ottenerlo" non esiste.</p><p></p><p>Se fossero valide queste regole, il comune di riferimento, dovrebbe ammettere di aver sbagliato a concedere la licenza, dichiarare il fabbricato inagibile e procedere prima con gli sgomberi e poi con le ruspe.</p><p>Circostanza inaudita dai tempi dell'olocausto.</p><p></p><p>La mancanza del rilascio del certificato, puo' essere determinato, dai piu svariati motivi.</p><p>Da tanto che sono gli adempimenti e gli oneri necessari.</p><p></p><p>Tuttavia la pratica, e' soggetta a controlli a campione e, una volta ttrascorso il termine legale, il silenzio sul fascicolo presentato, ne determina l'assenso.</p><p></p><p>Per ogni prassi, esistono interventi e procedure di "ravvedimento tardivo", che possono sopperire.</p><p>Cio' perche' evidentemente, e' impensabile rimettere edifici e strutture nel rispetto delle norme odierne, quando all'epoca della loro progettazione queste, non erano neppure state lontanamente concepite.</p><p></p><p>Il rilascio della concessione quindi e' solo questione di tempo.</p><p></p><p>I casi piu complessi si verificano nei condomini.</p><p>Non tanto per questioni economiche quanto per quelle di volonta'.</p><p></p><p>Molto spesso, i proprietari costretti a svendere, per la mancanza del certificato, con i soldi che lasciano sul "campo", potrebbero sanare ogni pendenza che ostacola il nulla osta, dovuto dall'intera compagine condominiale ed avanzare pure i soldi.</p><p></p><p>Mentre nel caso di specie, trattandosi di un'unita' commerciale, la procedura puo' essere avanzata anche in via individuale.</p><p>Prassi assai diffusa.</p><p></p><p>Sono tantissimi.</p><p></p><p>I proprietari che svendono i loro oggetti perche' malconsigliati.</p><p></p><p>Da cio' ne consegue che il fatto, che la mancanza della dotazione non costituisca elemento ostativo alla vendita, sia di proporzioni gigantesche.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="PyerSilvio, post: 547487, member: 55799"] Abbiamo gia' fatto sanguinose discussioni su questo argomento. Tuttavia, voi tecnici, vi ostinate a diffonfere nozioni fuorvianti. Un non senso. Considerato che le vostre figure professionali, hanno la loro ratio, proprio per sistemare questa materia. Una manna dal cielo per voi. Atteso che il 90% del costruito italiano presenta difformita' ed omissioni nelle procedure. Invece alzate le braccia. Non si puo' sanare, non si puo' vendere, non si puo' utilizzare. Machivel'ha detto..? "Improcedibile" oppure "non ci sia la possibilita' di ottenerlo" non esiste. Se fossero valide queste regole, il comune di riferimento, dovrebbe ammettere di aver sbagliato a concedere la licenza, dichiarare il fabbricato inagibile e procedere prima con gli sgomberi e poi con le ruspe. Circostanza inaudita dai tempi dell'olocausto. La mancanza del rilascio del certificato, puo' essere determinato, dai piu svariati motivi. Da tanto che sono gli adempimenti e gli oneri necessari. Tuttavia la pratica, e' soggetta a controlli a campione e, una volta ttrascorso il termine legale, il silenzio sul fascicolo presentato, ne determina l'assenso. Per ogni prassi, esistono interventi e procedure di "ravvedimento tardivo", che possono sopperire. Cio' perche' evidentemente, e' impensabile rimettere edifici e strutture nel rispetto delle norme odierne, quando all'epoca della loro progettazione queste, non erano neppure state lontanamente concepite. Il rilascio della concessione quindi e' solo questione di tempo. I casi piu complessi si verificano nei condomini. Non tanto per questioni economiche quanto per quelle di volonta'. Molto spesso, i proprietari costretti a svendere, per la mancanza del certificato, con i soldi che lasciano sul "campo", potrebbero sanare ogni pendenza che ostacola il nulla osta, dovuto dall'intera compagine condominiale ed avanzare pure i soldi. Mentre nel caso di specie, trattandosi di un'unita' commerciale, la procedura puo' essere avanzata anche in via individuale. Prassi assai diffusa. Sono tantissimi. I proprietari che svendono i loro oggetti perche' malconsigliati. Da cio' ne consegue che il fatto, che la mancanza della dotazione non costituisca elemento ostativo alla vendita, sia di proporzioni gigantesche. [/QUOTE]
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